Mobility as a Service: a Torino la rivoluzione della mobilità

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In sperimentazione a Torino il modello Mobility as a service (Mobilità come servizio, in italiano). Un mercato innovativo e già di grande successo nel Mondo, destinato a crescere ancora nei prossimi anni. Nel capoluogo piemontese in avvio il progetto pilota, primo in Italia.

SHUTTERSTOCK – metamorworks

Che cos’è la Mobility as a Service?

Mobility as a Service (abbreviato in MaaS) è l’integrazione di varie forme di servizi di trasporto, pubblico e privato, in un unico servizio di mobilità. Un utente può usufruire di una vasta gamma di opzioni di trasporto e combinarle tra loro: trasporto pubblico, car-sharing o bike sharing, taxi, attraverso un unico canale di pagamento.

Le piattaforme MaaS consentono, in pratica, di pianificare viaggi usufruendo di tutti i mezzi di trasporto disponibili in città e con la possibilità di pagare il servizio tramite un abbonamento mensile o in base all’utilizzo. Piuttosto che dover cercare, prenotare e pagare separatamente per ciascun mezzo di trasporto, il modello Mobility as a Service permette di effettuare queste operazioni in una sola.

L’obiettivo non è solo comodità e ottimizzazione di costo e tempo per chi usufruisce del servizio ma è anche quello di fornire un’alternativa all’auto privata che possa essere altrettanto conveniente e sicuramente più sostenibile.

La prima piattafortma di Mobility as a Service è stata lanciata a Helsinki, Finlandia, nel 2016 ed è oggi un mercato in ascesa. Si stima che entro il 2028 potrebbe raggiungere il valore complessivo di 1.760 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo composto che dovrebbe sfiorare il +50% nel decennio 2018-2028. Si parla, insomma, di una vera e propria rivoluzione della mobilità.

Non è difficile credere a queste stime: basti pensare a quanto sono aumentate le opzioni di car sharing e bike sharing nelle città italiane. In più, i consumatori sono sempre più propensi ad utilizzare sistemi di mobilità che permettano di risparmiare e che siano allo stesso tempo rispettosi dell’ambiente.

La sperimentazione a Torino

Nei giorni scorsi la Giunta Comunale di Torino ha approvato un progetto che vedrà i cittadini sperimentare un servizio Mobility as a Service. Per un anno, circa cento torinesi avranno a disposizione dei buoni di mobilità da utilizzare per spostarsi in città, utilizzando servizi di trasporto in condivisione e a basso impatto ambientale. I cittadini saranno scelti attraverso un bando che terrà conto del coefficiente Isee e privilegerà coloro che hanno deciso di rottamare la propria auto senza acquistarne una nuova.

Come funzionerà?

Gli utenti utilizeranno la piattaforma tecnologica realizzata dalla startup Urbi, appartenente a Telepass e partner della Città di Torino nel progetto europeo IMove. La sperimentazione è coordinata dalla Fondazione Torino Wireless, per gli aspetti organizzativi e da 5T per quelli tecnologici.

Il progetto pilota rientra nel nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del capoluogo del Piemonte. Si tratta di una strategia che punta a integrare i servizi di trasporto sfruttando le nuove tecnologie e la mobilità in condivisione. In questo modo si prevedono vantaggi economici e benefici alla quealità dell’aria.

A Torino la strada per la mobilità del futuro è aperta.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu? 

  •  Oggi esistono piste ciclabili e stazioni di bike sharing in oltre cinquecento città e in settanta Paesi del Mondo; nel 2004 solo in undici Paesi.
  •  Secondo l’ultimo rapporto Mobilità sostenibile del ministero dell’Ambiente in Italia si contano ben 7.679 vetture condivise.

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