Torniamo all’antico e sarà un progresso.
Giuseppe Verdi
Addio mobili moderni e oggetti di design. La nuova frontiera è comprare e restaurare oggetti vintage e d’antiquariato. Una ricerca di Barnebys ha mostrato che le persone under 45 si stanno muovendo sempre di più in questa direzione.
Design innovativo: il futuro è nella ricerca di materiali nuovi e alternativi. Anche nel settore “Design”, l’ecosostenibilità è un argomento molto sentito. Si cerca di rendere gli oggetti più green, anche appunto attraverso l’utilizzo di nuovi materiali. Magnesio: leggero e 100% riciclabile, plastiche da fonti di origine naturale, tessuti che catturano l’inquinamento. Ma è solo così che si può aiutare il Pianeta nel settore arredo e design? Scegliere di acquistare e riutilizzare mobili antichi, potrebbe essere una soluzione molto buona dal punto di vista ambientale. Infatti, l’agenzia svedese per la protezione ambientale, afferma che il 20% dell’impatto ambientale totale proviene dalle nostre abitazioni. Di questa percentuale, quasi la metà è costituita proprio da mobili e arredi.
Mobili antichi: una scelta stilistica affascinante e “green”
Secondo Barnebys, le vendite di mobili e arredi di seconda mano nel 2018, sono aumentate del 32% rispetto agli anni precedenti. Una tendenza che riguarda la fascia di età sotto i 45 anni. Soprattutto quella tra i giovani che devono arredare casa per la prima volta. Infatti, l’accessibilità è l’altro punto forte di questa tipologia di oggetti d’arredo. I prezzi che si trovano nei mercatini o su portali dedicati per mobili antichi di qualità, sono addirittura inferiori a quelli che sono esposti comunemente nei grandi magazzini. Un’enorme vantaggio per i giovani, sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista etico. Una scelta ecosostenibile che mira a ridurre gli sprechi anche in questo settore.
Mobili antichi: una scelta stilistica affascinante e “green”
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Il leader della produzione mondiale di mobili è la Cina, con un volume d’affari che supera i 180 miliardi di Euro.
- L’Italia è il quarto produttore al mondo con 16,2 miliardi di Euro di fatturato.
Fonte dati CISL
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