Millennials Farmers: l’agricoltura degli under 35

||giovani agricoltori Millennials Farmers||||

Ormai siamo tutti a conoscenza dell’influenza dei Millennials nel panorama sociale e lavorativo: invece chi sono i “Millennials Farmers”? Scopriamo insieme un particolare di questo “target” che non conosciamo.

Cosa sono i Millennials Farm

Da una parte i Millennials, dei quali tutti siamo a conoscenza senza in realtà sapere niente. Visti da tutti come una nuova generazione ricchi di grinta e idee, nonché desiderosi di esperienze e possibilità. Dall’altra parte invece un’agricoltura simbolica, tradizionale e un po’ messa da parte per favorire gli altri settori economici. È semplice capire il risultato: dei giovani agricoltori con prospettive solo in salita.

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Questi sono i Millennials Farmers, sono i giovani under 35 che scelgono l’agricoltura come lavoro e stile di vita. Categoria in cui l’Italia risulta prima in Europa, sono circa 60.000 (di cui 30.000 solo negli ultimi 2 anni) i Millennials Farmers che portano speranza ed innovazione al mondo dell’agricoltura.

È grazie a questi numeri che negli ultimi 5 anni abbiamo assistito ad un aumento del 36% del settore. Sono molto comuni anche i laureati che però cambiando totalmente strada si riscoprono contadini. Solo tra il 2016 e il 2017 sono state presentate 30.000 domande. La gran maggioranza delle domande arrivano dal sud Italia con il 61% (di cui 9240 solo da Sicilia e Puglia).

Discussione sui Millennials Farmers

“L’agricoltura ha trovato il modo di innovarsi. Pur essendo il comparto ‘tradizionale’ per eccellenza, l’agricoltura ha saputo reagire alla crisi economica, adeguandosi alle sfide emergenti. L’andamento sui mercati, anche internazionali, potrebbe ulteriormente migliorare con una più efficace tutela contro la cosiddetta “agropirateria” che fattura oltre 100 miliardi di euro l’anno.”

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Queste sono le parole di Daniele Virgillito (presidente della Ungdcec) durante il convegno di questo mese all’Università degli studi di Foggia. Durante l’incontro è emerso anche come le innovazioni tecnologiche possano aiutare i nuovi agricoltori ad aumentare i numeri di produzioni, nonché aumentare le possibilità di guadagno grazie al turismo.

Qualsiasi tipo di attività legato al cibo e alla natura può essere un ottimo mezzo di trasmissione di conoscenza: lavoro nel territorio rurale, orti, fattorie e masserie con percorsi didattici enoturistici, attività educative rivolte alle scuole e ai cittadini. Non è insolito vedere questo tipo di servizio turistico, del quale abbiamo un importante esempio in Toscana con il Toscana Wine Architecture.

I Millennials Farmers come nuova speranza

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha affermato: “L’agricoltura è una delle gambe su cui si reggono la nostra economia. La qualità della vita dei cittadini non può prescindere da uno sviluppo ecosostenibile che parta proprio dal settore agroalimentare e la scelta di Foggia come sede dell’incontro è coerente con la vocazione naturale di una città e di un territorio che vogliono raccogliere la sfida per riagganciare la qualità della vita, la questione sociale e un nuovo sviluppo ambientalmente orientato.”

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Questo sono i Millennials Farmers. Non sono giovani che non hanno avuto fortuna in altri lavori ed hanno approfittato della generosità dell’Europa. Sono specialisti nell’agricoltura di precisione e tecnologica, dottori nelle malattie della coltivazione, scienziati nelle colture alternative ed innovative nonché pubblicitari nei social network.

Niente è lasciato al caso e tutto è importante, nell’agricoltura come nel settore dell’industria e del turismo. Finalmente, con i Millennials Farmers, l’agricoltura avrà sicuramente tutto ciò che serve per uno sviluppo intelligente e a tempo indeterminato. Confidiamo nella tradizione e nelle nuove generazioni e l’Italia avrà un futuro prosperoso. Già abbiamo avuto le prime dimostrazioni.

Leggi anche: “Toscana Wine Architecture: il turismo dell’eno-architettura”

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