L’aumento dei prezzi influisce sempre più sul mercato mutui e affitti. Di seguito maggiori informazioni e dati a riguardo.
Nomisma ha pubblicato uno studio in merito all’aumento dei prezzi che ha colpito il mercato mutui e affitti. Ecco cosa c’è da sapere e maggiori informazioni a riguardo.
I dati pubblicati dallo studio Nomisma: ecco cos’è emerso
L’aumento dei prezzi continua a colpire in modo incessante sia il mercato mutui che affitti. In particolare, Nomisma ha condotto uno studio dove è emerso come tra le famiglie più prosperose e ampie, ben 1 su 5 dichiara di non avere la possibilità per accedere al credito. Nello specifico, si tratta di una percentuale pari al 21,1% sul totale delle famiglie, presentandosi come il triplo della media generale pari invece al 7,5%.
In realtà, però, oltre ad intaccare le famiglie più numerose, il fenomeno ha colpito anche le famiglie con pochi figli e le persone che vivono da sole con più di 45 anni. Si tratta di una percentuale pari rispettivamente al 13,1% e 10,7%. Inoltre, lo studio ha fatto emergere come le famiglie che temono di trovare tali difficoltà nel corso dell’anno a venire sono aumentate dal 31,4% al 34,8%.
Le parole dell’Abi in merito ai dati pervenuti dallo studio del mercato mutui
L’associazione ha evidenziato come come “i dati indicati riflettono il supporto del mondo bancario in Italia a sostegno delle famiglie”. A favore di questo, è stata promossa “l’adozione da parte dei propri associati di ulteriori misure in favore delle famiglie con mutui a tasso variabile senza cap, al fine di attenuare gli impatti dell’incremento dei tassi d’interesse sull’importo delle rate”.
Inoltre, lo studio ha evidenziato un aumento notevole in merito alla durata dei nuovi mutui stilati a partire dagli ultimi anni andando a superare i 24 anni.”Quest’ultimo andamento può in parte riflettere l’esigenza di contenere l’importo delle rate di rimborso, in un contesto caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse e dalla ripresa delle quotazioni degli immobili residenziali”.
Infine, l’Abi ha deciso di presentare una serie di raccomandazioni e suggerimenti proprio alle banche con l’obiettivo di arrestare, seppur lievemente, questa situazione di difficoltà. Nello specifico, è stato proposto:
- un allungamento del piano per supportare l’acquisto della prima casa;
- una maggiore stabilità per quanto riguarda i contratti di mutuo ipotecario.