McDonald’s cancella l’hamburger vegetale dai menù negli USA: “Nessuno vuole il McPlant”

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La decisione di McDonald’s di ritirare il McPlant dai menù negli Stati Uniti riflette un trend più ampio nel mercato americano, dove l’interesse per le alternative alla carne è in calo rispetto al boom registrato tra il 2019 e il 2021.

Il McPlant: un sogno infranto

Il McPlant, l’hamburger vegano di McDonald’s, aveva fatto il suo ingresso nel mercato statunitense due anni fa, suscitando grande interesse e curiosità. Tuttavia, il sogno di conquistare i palati americani con un’alternativa vegetale si è scontrato con la realtà dei consumi, portando la catena di fast food a ritirare il prodotto dai suoi menù.

Joe Erlinger, presidente della divisione statunitense di McDonald’s, ha annunciato la decisione durante una recente conferenza, spiegando che il McPlant “non ha avuto successo” nemmeno nelle città più attente alle tendenze alimentari come San Francisco. Secondo Erlinger, i consumatori americani non sembrano ancora pronti ad abbracciare le proteine vegetali quando si recano da McDonald’s, preferendo i classici prodotti a base di carne bovina o suina.

Un trend in declino

McDonald’s cancella l’hamburger vegetale McPlant

Questa decisione non sorprende del tutto. Già nel 2022, McDonald’s aveva annunciato che il periodo di sperimentazione del McPlant sarebbe stato di breve durata. I dati di vendita, infatti, non erano incoraggianti: nei ristoranti dell’area di San Francisco e Dallas si vendevano in media solo 20 McPlant al giorno, contro i 40-60 previsti, e nelle zone rurali del Texas il numero scendeva ulteriormente.

Il Good Food Institute, un’organizzazione non profit che studia e promuove la diffusione di proteine vegetali, ha confermato questa tendenza, segnalando un calo dell’interesse per le alternative alla carne negli Stati Uniti.

La situazione in Europa

Diversa è la situazione in Europa, dove i McPlant continuano ad essere presenti nei menù di diversi Paesi, tra cui Svizzera, Regno Unito, Irlanda, Paesi Bassi e Portogallo. In Italia, il McPlant era stato introdotto nel 2021 per un periodo limitato, ma attualmente le uniche opzioni vegane presenti nel menù fisso sono l’insalata mista e le patatine fritte.

Il futuro delle alternative vegetali nel fast food

McDonald’s hamburger vegetale McPlant

La decisione di McDonald’s di abbandonare il McPlant negli Stati Uniti solleva interrogativi sul futuro delle alternative vegetali nel settore del fast food. Nonostante questo passo indietro, McDonald’s ha dichiarato di essere aperta a introdurre nuove opzioni vegetali nel futuro se i consumatori le richiederanno. Resta da vedere se il mercato statunitense sarà pronto ad accogliere queste novità e se le alternative vegetali riusciranno a ritagliarsi uno spazio stabile tra le preferenze dei consumatori.

Il mercato delle alternative vegetali continua a crescere a livello globale, nonostante alcune sfide. Nel 2023, il mercato statunitense degli alimenti a base vegetale ha raggiunto un valore di 8,1 miliardi di dollari. Tuttavia, le vendite di unità sono diminuite del 9% rispetto al 2022, mentre il valore in dollari è sceso del 2%​ (The Good Food Institute)​​ (Fortune Business Insights)​. Questa tendenza è attribuita all’inflazione e all’aumento dei prezzi, che hanno spinto i consumatori a ridurre le spese alimentari complessive.

A livello globale, il mercato delle carni alternative è valutato a 18,78 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che crescerà fino a 33,3 miliardi di dollari entro il 2031, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 20,5%​ (Grand View Research)​​ (Allied Market Research)​.

In Europa, la domanda di prodotti a base vegetale è sostenuta da una crescente consapevolezza riguardo alla sostenibilità e al benessere animale, mentre in Asia Pacifico, la crescente coscienza sanitaria sta spingendo l’adozione di diete a base vegetale​ (Fortune Business Insights)​.

Questi dati indicano che, nonostante le sfide, le alternative vegetali hanno un potenziale significativo di crescita, guidato da innovazioni continue e una crescente domanda da parte dei consumatori di opzioni alimentari più salutari e sostenibili.

La casa di domani è sostenibile e vegana! (habitante.it)

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