Affordable Art Fair torna a Milano dal 25 al 27 gennaio presso gli spazi di Superstudio Più di via Tortona 27. Habitante vi racconta l’esperienza di Matteo Cugnasca, uno dei giovani artisti che espongono all’interno della mostra.
Questo week end a Milano si terrà la nona edizione di Affordable Art Fair, la mostra di opere d’arte accessibili a tutti. All’interno degli spazi milanesi di Superstudio Più, infatti, saranno presenti ben 85 gallerie internazionali con quadri, fotografie, lavori di street art e grafiche, tutti in vendita a importo minore di 6.000 euro.Arte e social media, la cultura passa anche dal web
L’evento ha l’obiettivo di rivoluzionare l’idea di collezionismo e di arte consentendo a tutti, esperti d’arte e non, giovani e meno giovani, di potersi avvicinare a questo mondo acquistando un’opera a prezzo moderato.
Proprio per questo, con l’intento di trasmettere questo messaggio positivo, Affordable Art Fair si sposta periodicamente nelle diverse città del mondo: oltre a Milano, New York, Hong Kong, Singapore, Amsterdam, Battersea, Bristol Bruxelles, Amburgo, Londra, e Stoccolma.
Il motto della nona edizione di Affordable Art Fair è “Lose yourself in art” e tra le novità di questa edizione vi sono una sezione totalmente dedicata agli Outsider (malati, autodidatti, irregolari, artisti che vivono situazioni di disagio emotivo), la Mediterranean Collection, galleria che propone un «viaggio creativo» in Spagna, Portogallo, Albania e Iran e la Wide Art Fair, la prima fiera d’arte virtuale.
Durante la manifestazione vi sono, inoltre, numerose interessanti iniziative. Sarà possibile, ad esempio, assistere ad incontri e talk con ospiti di tutto rispetto. Domenica pomeriggio, alle 17 e 30, sarà possibile incontrare il noto chef Alessandro Borghese. Ogni anno, non mancano, inoltre, spazi riservati ai più piccoli. Per i bambini quest’anno sono previsti lo Spazio Bimbi curato dall’associazione culturale LopLop e l’installazione Rolling Ground di Inkyo Back (Ek Art Gallery)
Per questa edizione la redazione di Habitante ha il piacere di farvi scoprire uno degli artisti che espone presso Affordable Art Fair. Si chiama Matteo Cugnasca, è nato a Milano nel 1988 ed ha conseguito una laurea in Design del Prodotto alla Nuova Accademia di Belle Arti (NABA).
Come ti sei avvicinato al mondo dell’arte?
All’università studiando design industriale ho scoperto la reale passione per l’arte. Mi piaceva sporcarmi le mani nelle ore di laboratorio. Il mio carattere curioso, entusiasta e sperimentatore mi ha avvicinato a questo mondo. Durante il percorso universitario ho sperimentato materiali, tecniche e applicazioni in artwork che si collocano tra grafica, pittura e scultura.
Oltre all’università, quale è stato il tuo percorso formativo?
Fondamentali nella mia formazione sono stati i soggiorni di studio all’estero, in Australia e, in particolare, negli Stati Uniti, la patria di molti artisti contemporanei di fama mondiale come Jasper Johns, Shepard Fairey, Keith Haring e Frank Stella che mi hanno attratto irrimediabilmente. Attualmente, infatti, vivo e lavoro proprio negli U.S.A.
Quali temi tratti nelle tue opere d’arte?
Il mio primo nucleo di lavori aveva come tema predominante l’uomo, il movimento e la velocità, ora la mia attenzione si è spostata su un tema più intimo e riflessivo: la perfezione, categoria estetica in cui si dibatte la condizione umana. Questa collezione che si intitola “Perfection/Imperfection”, ha alla base la forma geometrica del cerchio, forma perfetta per antonomasia, e gioca con diverse dimensioni e con l’effetto negativo/positivo.
Ci spieghi meglio qual è la tecnica che hai utilizzato per questa collezione?
Si tratta di una tecnica molto precisa ma, da un certo punto di vista, casuale e basata sull’improvvisazione. È fatta di tratti e segni che rievocano la calligrafia cinese, di cui, però, si ha la percezione solo dopo un attento sguardo ravvicinato. Di primo acchito e in una visione d’insieme i quadri appaiono come immagini delimitate nella loro forma circolare su fondo bianco, il colore dell’assenza. Da vicino si percepiscono segni e colori. Come dire, l’apparenza inganna e occorre andare oltre per arrivare all’essenza.
È, dunque, questo il significato di “Perfection/Imperection”?
Si. È proprio così. Dall’imperfezione alla perfezione il percorso non è però lineare, a volte è tortuoso e caotico, a volte a scambio alternato, altre ancora circolare. Come in questo caso, come nella vita.
Sito internet http://www.matteocugnasca.com
Profilo instagram: https://www.instagram.com/matteocugnasca_art
Per info e approfondimenti sull’evento consultare il sito affordableartfair.com
Orari: venerdì 25 e sabato 26 gennaio, 11.00-21.00; domenica 27 gennaio, 11.00-20.00
Prezzi: ingresso 13 euro (ridotto 11 euro). Ingresso gratuito per gli under 16
Claudia Sgalambro
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