L’ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani in Puglia

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La corretta gestione dei rifiuti è caratterizzata da politiche, procedure o metodologie mirate a gestire processo dei rifiuti nel miglior modo possibile. Recentemente l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Giovanni Francesco Stea ha promosso nuove procedure l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani in Puglia.

Il progetto per l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani in Puglia

La gestione dei rifiuti oltre a coinvolgere la fase di raccolta, trasporto, trattamento (smaltimento o riciclaggio) e riutilizzo dei materiali di scarto, da qualche anno a questa parte fa riferimento anche alla riduzione degli effetti negativi dei rifiuti sull’ambiente e alla possibilità di recuperare risorse naturali attraverso l’ottimizzazione del ciclo di gestione dei rifiuti urbani. Gli obiettivi del progetto coincidenti con le previsioni del Patto per la Puglia – FCS 2014-2020, relativi all’area tematica “Ambiente” e agli interventi strategici “Gestione dei rifiuti urbani”, prevedono di ridurre la produzione dei rifiuti e di incentivare nuovi modelli e strumenti di servizi di raccolta per aumentare le percentuali di raccolta differenziata, in modo da ridurre le quantità di scarti da avviare allo smaltimento in discarica.

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Che cosa prevede il progetto

La strategia prevede di implementare una riorganizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani per ridurre i rifiuti indifferenziati e aumentare progressivamente i rifiuti differenziati, ovvero organico, carta, plastica e vetro. Ciò sarà realizzabile grazie a interventi mirati al miglioramento di sistemi di raccolta differenziata nei Centri di Raccolta Rifiuti, alcuni dei quali già dotati di centri di riuso. Questi infatti, rappresentano un elemento fondamentale di raccolta integrata, in quanto ampliano la gamma dei servizi offerti all’utenza, come la raccolta di oggetti e scarti tessili da destinare al riuso, o la raccolta di sfalci da potatura e olio alimentare.

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Credits: www.pixabay.com

La diffusione di buone pratiche 

Il progetto inoltre, ha l’obiettivo di diffondere le nuove pratiche di compostaggio grazie al potenziamento degli impianti per il recupero degli scarti organichi e secchi e all’utilizzo di macchine elettromeccaniche per la produzione di compost, specialmente nelle frazioni territoriali. Tutto ciò è finalizzato alla minimizzazione dei costi di gestione e alla riduzione dell’impatto economico sulla collettività, per garantire un miglior tenore di vita ai cittadini.

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shutterstock_Di Evan Lorne

Il revamping degli impianti per la raccolta dei rifiuti urbani

All’insegna dell’innovazione, tra le novità più accattivanti è previsto il revamping degli impianti per la raccolta dei rifiuti urbani. Ciò prevede modifiche e integrazioni che permettono di migliorare l’impianto sotto numerosi punti di vista. Quello della sicurezza, dell’ergonomia, dell’automazione, della produzione oraria e della qualità delle frazioni merceologiche in uscita, per il recupero delle materie prime e al fine di diminuire il ricorso alla discarica con l’obiettivo di ridimensionare radicalmente la dipendenza dagli inceneritori.

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo. E tu?

  • In Italia solo grazie al d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 – “Norme in materia ambientale”- conosciuto anche come Testo Unico Ambientale si è iniziato a parlare di “gestione integrata dei rifiuti”. Questo affronta la questione dei rifiuti delineando una serie di priorità e azioni, come lo sviluppo di tecnologie pulite, la prevenzione della produzione di rifiuti, la messa in commercio di prodotti che non contribuiscano alla produzione di rifiuti e all’inquinamento e il riutilizzo, il reimpiego ed il riciclaggio di questi ultimi.
  • La prevenzione dei rifiuticonsiste in un insieme di politiche volte a disincentivare, penalizzare economicamente o addirittura vietare la produzione di materiali e manufatti a ciclo di vita molto breve e destinati a diventare rifiuti senza possibilità di riuso. Quindi i soggetti interessati possono essere sia le imprese quanto i comuni e cittadini, incentivati a ridurre a monte la produzione dei rifiuti, ad effettuare la raccolta differenziata.

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