La redazione di Habitante.it ha avuto il piacere di intervistare Giusi Starace, Designer, Progettista d’interni e Consulente d’arredo.
Salve, grazie anzitutto per aver accettato di concedere questa intervista alla redazione di Habitante. Dove ha tratto ispirazione per intraprendere la carriera di interior designer, considerando la sua formazione in campo umanistico e la laurea in Design e Comunicazione presso l’Università di Napoli?
Il mondo umanistico legato alla passione per la storia dell’arte mi ha permesso di studiare il maniera approfondita tutte le bellezze che grandi maestri del passato hanno avuto modo di realizzare. Dalla pittura e scultura ho appreso il senso dell’estetica e della proporzione unito poi alla mia grande passione per il mondo dell’interior.
Questa passione è nata così per caso. Affiancando mio padre nella progettazione d’interni, mi sono accorta di quanto questo campo mi affascinava. Ho deciso di approfondire i miei studi selezionando la facoltà di Architettura e specializzarmi in Design degli Interni e di pari passo iniziare a visitare tutte le fiere di settore in giro per il mondo.
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Come l’esperienza nel campo ebanistico ha influenzato la sua prospettiva nella progettazione d’interni e nella realizzazione di arredi “su misura”?
L’esperienza e lo studio in campo ebanistico è stato fondamentale e lo è ancora oggi. La conoscenza delle essenze in legno, la loro duttilità e lavorazione, gli incastri lignei, permettono di lavorare e soprattutto progettare arredi su misura unici. Una delle regole fondamentali nei miei progetti è quella di realizzare non solo ambienti funzionali ma l’arredo deve legarsi alla perfezione con lo spazio circostante.
Può raccontarci un progetto di design d’interni particolarmente significativo per lei e spiegarci come ha affrontato le sfide e implementato soluzioni innovative?
Come dico sempre ai miei clienti, non esiste un progetto grande o piccolo, semplice o difficile. Ogni progetto è sempre una nuova sfida, una nuova emozione per me ma soprattutto per la committenza. Abbiamo il compito di rendere reale ciò che il nostro cliente ha sempre sognato, immaginato a sua somiglianza non nostra.
È difficile scegliere tra tanti progetti quale possa essere più significativo perché ognuno di essi mi ha lasciato qualcosa. Ci sono state richieste e sfide impossibile e credo che anche in futuro ci saranno, ma il bello è tutto lì quando si realizza qualcosa che si pensava ineseguibile.
Il suo approccio alla progettazione d’interni è caratterizzato da linee guida legate a soluzioni innovative. In che modo integra la sua conoscenza dei temi storico-artistici nella creazione di spazi moderni e innovativi?
Gli spazi moderni devono essere luoghi funzionali dove il committente può sentirsi a casa. Si pensa spesso che innovare porti a qualcosa fuori dagli schemi, particolare, insolito e talvolta innovazione e funzionalità sembrano viaggiare in direzioni diverse.
Può un interno essere fruibile e bello allo stesso tempo? Può lo studio di un arredo multifunzionale essere innovativo e allo stesso tempo accattivante? Queste sono le domande che mi pongo e provo ogni volta a trovare soluzioni diverse. Il senso della proporzione, dello stile, dell’eleganza, nasce da continue ricerche di settore e dalla mia formazione professionale.
Quali sono i principali elementi che caratterizzano il suo gusto eclettico e ricercato nella progettazione d’interni, e come assicura che ogni dettaglio sia curato con attenzione?
Amo mixare gli stili, un tavolo classico con delle sedute moderne e minimal, arredi di recupero uniti a design ricercati. Grande attenzione è dedicata all’illuminazione e i giusti complementi d’arredo come vasi e piccoli ninnoli che danno quella marcia in più al progetto.
La consulenza d’arredo è una parte importante dei suoi servizi. Come personalizza la consulenza per adattarla alle esigenze specifiche dei clienti, tenendo conto del loro stile e delle loro preferenze?
Il servizio di consulenza d’interni è cresciuto in maniera trasversale negli ultimi anni. Si basa sul sapere ascoltare il cliente, capire le sue esigenze e riuscire a rendere tangibile ciò che desidera.
Dal progetto di un arredo su misura fino alla scelta e selezione di oggetti d’arredo. È molto versatile e permette con un moodboard fotografico di dare una visione globale al cliente.
Nel suo servizio di “Consulenza & Home Relooking”, come riesce a rinnovare un ambiente con dettagli di rilievo e complementi dal design innovativo, mantenendo al contempo l’armonia con il resto degli spazi?
Questo tipo di servizio è perfetto per chi desidera rinnovare spazi di casa di cui non è particolarmente soddisfatto. I lavori non sono quasi mai invasivi ma seguendo alcuni step come tinta pareti, redistribuzione degli arredi si possono realizzare restyling unici.
Come descriverebbe il suo approccio alla creazione di un “home decor” unico per i suoi clienti, bilanciando funzionalità ed estetica?
Il mondo dell’home decor è qualcosa di unico. Spesso si lascia in secondo piano e si cercano oggetti per riempire spazi vuoti, un po’ a caso. Invece una selezione di quadri e vasellame, di lampade in coordinato con arredi, fino al semplice cuscino sul divano possono fare la differenza. Sottolineo sempre ai miei clienti quanto sia importante questa parte e non nego che spesso mi occupo personalmente dell’allestimento home decor di casa.
Essendo anche una product designer, quali sono gli elementi chiave che tiene in considerazione nella progettazione di mobili e complementi d’arredo per garantire sia forma che funzione?
Quando si progetta un prodotto, che sia arredo o complemento, design e funzionalità devono viaggiare di pari passo. L’estetica cosi come l’utilizzo del prodotto stesso deve essere ben congeniata. Si studia la forma, la tipologia del materiale, le lavorazioni e soprattutto la fattibilità. Sembra stano ma è un lavoro di squadra e di confronto con le varie maestranze e artigiani.
Spostiamo il focus verso il mondo degli e-commerce nel settore arredo casa. Una recente ricerca di mercato ha evidenziato che il settore dell’e-commerce di arredamento ha subito una crescita costante e significativa, con un aumento del 30% delle vendite online nel corso dell’ultimo anno. Il 78% degli acquirenti nel settore dell’architettura di interni ha dichiarato di utilizzare piattaforme digitali come fonte principale per la ricerca e l’acquisto di prodotti. Alla luce di questi dati, come pensa che l’e-commerce influenzi il percorso di progettazione degli spazi del futuro e l’esperienza di acquisto dei clienti? E qual è il suo punto di vista sull’importanza crescente dell’e-commerce nel settore dell’architettura di interni?
Lo sviluppo di piattaforme di e-commerce ha semplificato molto il nostro lavoro soprattutto quando si realizzano consulenze a distanza. Bisogna tenere presente che non tutto può essere acquistato online, ad esempio alcuni tessuti o texture vanno toccate con mano. Trovo che sia un ottimo strumento per noi professionisti perché anche nelle situazioni più complesse permette di trovare magari un oggetto o un mobile d’arredo che sino ad ora sembrava impossibile.
Grazie per averci concesso il vostro tempo. Prima di concludere, quali sono i suoi progetti futuri e le direzioni che intende prendere nel campo della progettazione d’interni e del design, considerando il suo background?
La mia ricerca e curiosità nel mondo dell’interior è continua e ogni giorno raccoglie nuovi stimoli. Il prossimo step è quello di ingrandire lo studio di progettazione puntando ad un laboratorio sartoriale, unendo le mie conoscenze con altri professionisti del settore senza dimenticare gli artigiani.
Desidero offrire al cliente finale un servizio su misura: dall’idea al progetto fino al realizzo così da semplificare tutte le fasi che intercorrono durante una ristrutturazione. Tutti sappiamo che realizzare una casa non è mai una passeggiata, ci sono tanti ostacoli scelte e ripensamenti che avvengono. Creare progetti emozionali che raccontano la storia di chi inizierà ad abitare luoghi sino ad ora solo immaginari.