Come risolvere l’attuale situazione relativa al negativo impatto ambientale del latte?
Gli attuali dati relativi all’impatto ambientale del latte non sono per nulla positivi. Infatti, il latte vaccino, oltre ad essere caratterizzato da una produzione violenta, che scarta i vitelli e tratta le mucche da latte come macchine, è anche insostenibile per l’intero ecosistema.
L’impatto ambientale degli alimenti di origine animale: la produzione di latte
Da sempre l’impatto ambientale degli alimenti di origine animale è al centro dell’attenzione di tutti i ricercatori della comunità scientifica. Nello specifico, si ha un particolare riguardo nei confronti dell’impatto ambientale prodotto dal latte, che sta raggiungendo livelli insostenibili.
Ciò è quanto riportato da importanti ricerche, tra cui quella dell’Institute for Agriculture and Trade Policy (IATP) secondo la quale l’inquinamento delle tredici delle più grandi aziende del settore lattiero-caseario è maggiore di quella dei più grandi produttori di combustibili fossili del mondo.
Le alternative sostenibili al latte vaccino
Ormai è un dato di fatto, il consumo di latte vegetale è in costante crescita in tutto il mondo, mentre diminuisce quello di latte vaccino. Ciò è più che positivo, infatti, secondo un’autorevole ricerca dell’Università di Oxford pubblicata sul Journal of Science, “Reducing food’s environmental impacts through producers and consumers”, ha dimostrato che la produzione di latte vegetale ha un impatto ambientale di gran lunga più sostenibile di quella del latte vaccino, in quanto emette meno gas inquinanti, consuma meno suolo e necessita di meno acqua.
Basti pensare che produrre un bicchiere di latte vaccino ogni giorno per un anno richiede 650 metri quadrati di terreno, l’equivalente di due campi da tennis. Ovvero, 10 volte di più di quanto non ne richieda la produzione di latte d’avena. E nonostante il latte di mandorla e quello di riso richiedano un quantitativo di acqua maggiore rispetto a quello d’avena, se paragonato a quello necessario per la produzione di latte vaccino, resta comunque irrisorio.
Le emissioni di gas serra del latte vaccino paragonate a quelle del latte vegetale
Il negativo impatto ambientale del latte è causato principalmente dall’allevamento intensivo di bovini, che emette nell’atmosfera un’enorme quantità di gas inquinanti, batteri e gas a effetto serra relativi al trasporto, all’energia e alla produzione di mangimi. Tuttavia, come già accennato, alcune ricerche hanno dimostrato come le emissioni di gas serra derivate dalla produzione di latte a base vegetale, siano di gran lunga inferiori. Pertanto, meno si consumano prodotti a base animale, meglio è per il clima e per l’ambiente.
Infatti, pietanze vegetariane e vegane hanno un impatto sul clima tre volte inferiore rispetto a piatti a base di carne. In ogni caso, chi non può fare a meno di mangiare alimenti animali, come i flexitariani, può mangiarli di tanto in tanto, meglio però, se biologici. Inoltre, se fino a qualche anno fa era possibile trovare al massimo il latte di soia, oggi le tipologie di latte vegetale sono tra le più svariate, e accontentano tutti i gusti. Dal latte di avena a quello di soia, riso, cocco, e mandorla, a quello di canapa, miglio, nocciola, kamut, farro, anacardi o lupino. Non resta che iniziare a provarli!