Tra le iniziative sostenibili nel mondo c’è Lifehaus, la casa off-grid, economica e di riciclo che ha l’obiettivo di risolvere il problema dei rifiuti e della cementificazione. Questo è un nuovo modello di casa progettato da un giovane architetto libanese, Nizar Haddad, appassionato di bioarchiettettura e greenbuilding. Scopri di più.
Lifehaus e le tecniche di costruzione naturali e sostenibili
Lifehaus è stata realizzata utilizzando tecniche di costruzione antiche, grazie all’ausilio di fanghi, argilla e olio di semi di lino, infatti la sua progettazione aspira a un ritorno alla natura e alle origini. Inoltre, incorpora queste tecniche ai dettami dell’upcycling, utilizzando pneumatici usati, lattine di alluminio e bottiglie di vetro e acciaio e calcestruzzo, e a quelli dell’autosufficienza energetica per creare abitazioni economiche e al tempo stesso sostenibili. Nonostante si basi sull’utilizzo di materiali naturali reperiti localmente, è caratterizzata da dettagli di lusso e uno spirito sostenibile che la rende un’abitazione a impatto zero. Infatti, è del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico.
Un’abitazione sostenibile che risolve i problemi sociali
L’iniziativa si inserisce nel trend delle abitazioni “a energia zero”, è una soluzione per chi sceglie di vivere immerso nella natura, ma allo stesso tempo compie un passo in più. Il progetto, infatti, è concepito per rispondere anche ai problemi che affliggono il Libano sul fronte ambientale. La regione del Beirut sta affrontando una spaventosa crisi dei rifiuti per via del sistema di raccolta non ottimale. Per di più, il Paese affronta anche un problema di desertificazione in parte causato dalla presenza dell’industria edile, che ha trasformato intere colline in discariche. Tutto ciò, mentre cresce la domanda di abitazioni e i cittadini hanno bisogno di continuità nell’approvvigionamento di risorse come acqua ed elettricità. Proprio per questo essere off-grid rappresenta una buona soluzione per avere a disposizione queste risorse autoproducendole.
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Una serra per coltivare ortaggi e pannelli solari per generare energia pulita
La costruzione della Lifehaus punta sulla progettazione passiva per garantire il fresco d’estate e il caldo d’inverno. La scelta dell’architetto è ricaduta su una struttura ipogea per sfruttare la capacità della terra di trattenere il calore e l’umidità, proteggendo dal freddo, dalla pioggia e dal vento. Così, l’abitazione è in grado di produrre da sé l’energia necessaria ai suoi inquilini, che possono anche contare su una serra per coltivare il cibo di cui hanno bisogno. L’acqua piovana, inoltre, viene raccolta attraverso un sistema ad hoc, che ne consente anche il riciclo.
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Una casa che offre sostenibilità ambientale e massima efficienza energetica
Oltre all’utilizzo dei rifiuti come un vero e proprio tesoro, nella Lifehaus anche la parte organica viene utilizzata come fertilizzante nel giardino. E grazie alla possibilità di interrare parte delle mura nel terreno, offre l’opportunità di sfruttare il tetto come parte coltivabile del proprio cibo. Questa innovazione non solo minimizza le perdite di calore, ma rende anche l’edificio antisismico. In poche parole Lifehaus, dal design low cost, è un’abitazione perfetta per tutti quei Paesi in via di sviluppo o per accogliere i rifugiati.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Dal 2015 ogni 100 nuove case fatte in Italia, sei sono state costruite in legno, un materiale sostenibile in grado di resistere alle scosse di terremoto.
- Secondo l’Istat l’efficienza produttiva dal 2019 è cresciuta dal 5 al 15% ed è direttamente proporzionale con la crescita della sostenibilità ambientale.
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