L’abitante in viaggio: il riad, oggi come ieri un’oasi urbana piena di fascino

Habitante, per sua natura curioso ed entusiasta esploratore dell’habitat umano, viaggia alla scoperta dei modi di abitare, risiedere, antropizzare lo spazio. Oggi voleremo, metaforicamente, in Nord Africa alla scoperta del riad, l’abitazione urbana tradizionale in Marocco.

Un po’ di storia del riad… un modello abitativo più vicino di quanto pensiamo 

Questa forma di architettura spontanea ricca di fascino esotico potrebbe rintracciare le proprie origini più vicino alla nostra civiltà di quanto potremmo credere.

Non è ben chiaro quando e come i primi Riad comparvero nella regione, ma le due ipotesi più accreditate ritengono che questo tipico modello di abitazione a più piani strutturata intorno ad un cortile o giardino centrale sia una evoluzione funzionale, culturale ed estetica della domus romana.

Secondo alcuni studiosi, infatti, l’antica città romana di Volubilis ( oggi importante sito archeologico e patrimonio del UNESCO) fu la fonte di ispirazione per la prima architettura urbana del regno islamico degli Idrisidi, che sul finire del 700 d.C fecero proprio di questa città la capitale del loro regno.

Secondo un’ipotesi alternativa, invece, il riad avrebbe fatto la sua comparsa con la forma che conosciamo ben più tardi, quando nel IX secolo la dinastia degli Almoravidi conquistò la penisola Iberica. Le maestranze artigiane cristiane, ebree e musulmane che da qui raggiunsero il Marocco portarono con sé l’idea di ordinare gli ambienti domestici intorno ad un cortile centrale di pianta quadrangolare, già presente nella Spagna pre islamica con il nome di patio. 

Tuttavia, sebbene dal punto di vista puramente strutturale la disposizione del riad sia davvero affine a quella della villa romana, gli elementi architettonici di questa abitazione tradizionale rivestono un ruolo particolare, carico di significati e funzioni culturali e spirituali.

“Riad”, il giardino domestico per ristorare l’anima ed avvicinarsi a Dio

La casa islamica, anche quando era situata nella medina, proprio nel rumoroso cuore commerciale della città, come il riad, era considerata un luogo di intimità e riservatezza.

Da questo punto di vista la conformazione del riad, quasi del tutto privo di affacci esterni, completamente raccolto attorno all’impluvium , avvolto nella colorata ricchezza dei propri mosaici floreali e geometrici, dei propri tessuti e tendaggi, era quella perfetta per una vera oasi urbana di pace e tranquillità.

Le esigenze intorno a cui l’architettura del riad prese forma però, non erano solo culturali, ma soprattutto spirituali.

La ricerca dell’armonia spirituale suggeriva infatti la realizzazione di un luogo abitativo sereno, vuotato dalle tensioni, scandito dall’ordinamento ritmico degli ambienti, che racchiudesse proprio nel suo centro un elemento di alto valore simbolico: il giardino.

Il nome stesso riad significa letteralmente “giardini”.

Nella tradizione coranica il giardino non è un semplice luogo di ricreazione, ma costituisce una rappresentazione del Giardino dell’ Eden, del Paradiso terrestre, un luogo di delizia e bellezza.

Il fascino inalterato dell’Eden 

Sono passati secoli da quando il riad ha assunto il suo aspetto tradizionale, ma ancora oggi, spesso sapientemente restaurato, adempie magnificamente al suo ruolo di oasi urbana piena di fascino, un luogo vibrante, dedicato al riposo, all’introspezione e alla contemplazione della bellezza.

Marrakech ha fortunatamente riscoperto e valorizzato il tesoro custodito nella sua medina e ha saputo rivisitarlo, nel grande rispetto della tradizione, per offrirlo ad un visitatore curioso e desideroso di sperimentare un’esperienza culturale che trascenda gli ormai stantii canoni tradizionali del lusso, del confort commercialmente inteso, per proiettarsi in una dimensione abitativa diversa e profonda, seppure solo per qualche giorno.

Qualche indirizzo?

La città di Marrakech conta tra i 1500 e i 2000 riad. Molti di questi sono ovviamente abitazioni private, ma sono numerosissimi quelli che, dopo accurati restyling, ospitano hotel, B&B, caffè, ristoranti e gallerie d’arte.

Sui siti turistici si possono trovare dettagliate classifiche dei migliori riad.

Vogliamo darvi qui un veloce assaggio…

Dar Cherifa 

Questo riad del XV secolo restaurato con gusto è il primo caffè letterario di Marrakech, ed ospita esposizioni, serate a tema ed eventi culturali e gastronomici.

Riad Kheirredine 

Un piccolissimo Eden, classificato come miglior hotel del 2014 da TripAdvisor, che ospita 7 camere in cui la singolare sintesi tra eleganza italiana e tradizione marocchina crea una magica alchimia.

Riad Jardin Sécrét 

Ancora fra i meno popolari, questo hotel è un luogo curato, riservato e familiare che, nonostante la posizione privilegiata nel centro della città, garantisce un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Clarissa Di Stora Gargano

 

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