Non si può essere al mondo senza abitare. Si abita non meno di quanto si esiste. Abito, dunque, sono.
Siamo una società di ricerche e tendenze, le mode influenzano le nostre vite più di quanto pensiamo. Siamo persone spinte dalla curiosità, osserviamo il mondo che cambia e, insieme ad esso, cambiamo anche noi. È per questo che nasce Habitante, il progetto che vuole mettere al centro dell’attenzione l’abitante e le sue abitudini in continua evoluzione.
Ma che legame c’è tra l’abitante e l’abitare?
Non si può essere al mondo senza abitare. Si abita non meno di quanto si esiste. Abito, dunque, sono.
Non è casuale, infatti, che dai nostri studi emerge che le persone mettono la propria abitazione al centro di tutto. Perché ogni essere umano risponde al bisogno di senso di appartenenza, di identità e, quindi, di un nido che accoglie, protegge e ci “fa sentire a casa”. Ognuno con le sue abitudini, ma che vive abitando.
Abitare, che deriva dal latino “habitare”, frequentativo del verbo “habere”, significa “continuare ad avere” ma più comunemente indica l’azione di avere abitudine in un luogo. Abitare significa, quindi, appartenere a delle abitudini e abitare un habitat, un luogo che comporta la produzione o l’adozione di abitudini locali. Abitudini che si formano dalle nostre interazioni con l’ambiente che ci circonda, mediante le quali noi abitiamo il mondo.
Ogni abitante vive abitando luoghi differenti e si innesca, così, uno stretto legame tra territori, corpi e costumi la cui intersezione dà vita all’identità stessa. Se abitiamo in campagna abbiamo stili di vita diversi da un cittadino. Se viviamo in montagna o al mare le nostre consuetudini variano così come se abitiamo in Italia o in un altro Paese. E se abitiamo vicino ad una zona altamente inquinata, dovremo adottare precauzioni cui altre persone, che hanno la fortuna di abitare in zone salubri non hanno mai pensato. L’habitus si costituisce, dunque, in relazione a pratiche, conoscenze, abilità legate al territorio.
Ogni abitante vive la propria abitazione, perché è grazie ad essa che si esce dal flusso caotico della vita, perché nel proprio nido ci si ritira e si prendono le distanze dalle urgenze e dai pericoli, perché così ci si concede tempo e uno spazio per sé. Quello spazio piccolo, grande o che sia, ma che comunque ci fa sentire liberi di Essere. Casa come posto dove ogni mattina inizia un nuovo giorno, da soli o con la nostra famiglia, ma dove ci sentiamo al sicuro. Quel luogo dove si riflette la nostra personalità, dove si dà libero sfogo alla propria creatività identificandosi negli ambienti, dove rituali ed abitudini si succedono. Tessuti, colori e profumi che contraddistinguono il nostro posto nel mondo, il punto di riferimento delle nostre vite.
Ogni abitante vive il mondo intero, perché ci è stato donato uno spazio immenso, che vogliamo sentire nostro, identificandoci nella nostra terra, nella cultura e tradizioni del posto che ci ospita.
Sonia Carrera