La cucina è un luogo in cui possono avvenire molti incidenti, data la presenza contemporanea di impianti di acqua, gas ed elettricità. È necessario rispettare precise norme di sicurezza in cucina per evitare incidenti. Per qualsiasi modifica della cucina dovete affidarvi ad un personale esperto. Scopriamo di più.
La sicurezza in cucina – i parametri minimi
Le norme per la regolamentazione edile non sono una questione affatto semplice, cambiano di regione in regione. La metratura minima per una cucina abitabile infatti dipende dai Regolamenti edilizi locali. Quello di Milano stabilisce che, per essere abitabile, la cucina debba essere di almeno 5 mq, a Firenze invece lo è a partire da 9 mq. Per quanto riguarda l’altezza minima utile per una cucina in genere la regola è di 2,70 metri, nei comuni di montagna, invece può scendere a 2,55 metri. La cucina ovviamente deve essere provvista di finestra apribile per rendere possibile l’areazione dell’ambiente. A Roma le parti apribili dei serramenti, necessarie per l’aerazione naturale degli ambienti non possono avere ad esempio un’apertura minima inferiore a 1,50 mq. Anche il pavimento e il soffitto della zona cottura devono essere impermeabili, lisci e lavabili, così come le pareti in corrispondenza al piano di cottura.
La sicurezza in cucina – i marchi per impianti e elettrodomestici
Per avere la cucina a norma, è necessario scegliere gli impianti e gli elettrodomestici adatti alla zona cottura. Oltre alla presenza di una giusta aerazione naturale, e di una superficie minima è necessario pensare alla sicurezza degli elettrodomestici che devono avere specifiche caratteristiche, come i marchi obbligatori, CE o IMQ, con i quali si dichiara il rispetto delle direttive comunitarie e circolanti in Europa, infatti questi si basano su un’autodichiarazione di conformità resa dal fabbricante. Per quanto riguarda i materiali, tra i marchi ambientali c’è ISO14001 che attesta che l’azienda rispetta tutte le leggi ambientali dallo smaltimento dei rifiuti, alla riduzione dei consumi energetici. L’Ecolabel assicura che il prodotto ha un ridotto impatto ambientale, mentre l’FSC garantisce l’uso di legno proveniente da foreste gestite in modo responsabile.
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La sicurezza in cucina – organizzare secondo le necessità
Oltre alla scelta del piano di cottura, della cappa, delle tubature per l’acqua, e delle prese elettriche, per le quali sarà necessario affidarvi a degli esperti, per garantire la sicurezza in cucina è bene organizzare lo spazio in modo che tutto ciò che vi serve sia alla portata di mano. È meglio conservare gli utensili da cucina, i coltelli, i detersivi e i prodotti chimici in un posto sicuro. Per evitare l’arrivo di ospiti indesiderati come blatte e scarafaggi, è bene mantenere la cucina pulita e ordinata. Pulire i fornelli e i pavimenti è utile anche per evitare di scivolare e di bruciare qualcosa.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo il D.lgs. n. 81/2008 il datore di lavoro si un ristorante per la sicurezza dei suoi dipendenti nei locali adibiti a cucina deve garantire un ambiente di lavoro sicuro, predisporre macchinari dotati di dispositivi di sicurezza conformi alla normativa vigente, organizzare corsi di formazione e addestramento e dotare i dipendenti dei dispositivi di protezione individuale (DPI), come ad esempio le scarpe antiscivolo.
- L’igiene in cucina per il controllo e la prevenzione delle malattie di origine alimentare è indispensabile per garantire la sicurezza degli alimenti e nei ristoranti la tutela dei clienti. L’igiene in cucina nei ristoranti come in tutte le attività alimentari, è tutelata dal Servizio Sanitario Nazionale e il compito è affidato ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL ed in particolare ai Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) e dai Servizi Veterinari che effettuano controlli per garantire l’igiene in cucina.
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