La Legge di Bilancio e il Bonus Restauro 2022

La Legge di Bilancio e il Bonus Restauro 2022|La Legge di Bilancio e il Bonus Restauro 2022

Anche se quest’anno il Bonus Facciate con il suo maxi sconto del 90% per gli interventi sulle pareti esterne scompare, con importo e detrazione che si riducono, grazie alla Legge di Bilancio entra in scena una nuova agevolazione, il Bonus Restauro 2022 che copre eventuali spese di interventi edilizi, fino a 100.000 euro.

La Legge di Bilancio 2022

La Legge di Bilancio 2022 interviene in modo drastico sui bonus ristrutturazione. Tuttavia, grazie al DL Sostegni bis il panorama delle agevolazioni edilizie di arricchisce di un nuovo contributo, il Bonus Restauro, sempre finalizzato al finanziamento degli interventi di recupero del patrimonio edilizio. In particolare questo offre un credito d’imposta del 50%, fino al massimo di 100.000 euro e abbraccia un insieme più ampio di spese ammesse. Inoltre, questo nuovo bonus copre le spese sostenute o da sostenere nel biennio 2021-2022.

La Legge di Bilancio e il Bonus Restauro 2022
La Legge di Bilancio e il Bonus Restauro 2022 – shutterstock foto di hanohiki

Bonus Restauro per il recupero del patrimonio edilizio

Mentre il governo Draghi ha stabilito di porre fine al bonus facciate 90% riducendo di fatto l’agevolazione al 60%, contemporaneamente è nato un altro bonus ristrutturazione, il Bonus Restauro. Questo ha molti punti di contatto, ma presenta anche differenze sostanziali con il bonus facciate. Infatti, le due agevolazioni hanno il comune scopo di realizzare quei lavori di recupero del patrimonio edilizio. Tuttavia, questi due bonus differiscono per la platea di beneficiari e le spese ammesse. In sostanza il Bonus Restauro ammette gli stessi lavori del Bonus Facciate, cioè le ristrutturazioni sugli esterni oltre che quelli sugli interni, ma copre anche costi di manutenzione ordinaria e messa in sicurezza. Tuttavia, può essere applicato solo agli immobili storici ad uso abitativo e posti sotto tutela. Pertanto, i finanziamenti sono destinati agli edifici di maggiore interesse storico e artistico.

Bonus Casa 2022: quali bonus saranno prorogati?

I requisiti per il Bonus Restauro 2022

Il bonus restauro riguarda interventi volti al recupero del patrimonio edilizio italiano e a differenza del Bonus Facciate, copre un panorama più vasto di spese ammesse tra cui non solo la ristrutturazione, ma anche la manutenzione ordinaria e la messa in sicurezza delle strutture.

Tuttavia il Bonus Restauro ha anche requisiti più stringenti del Bonus Facciate, infatti, questa nuova agevolazione concerne solo gli edifici posti sotto tutela e quindi classificati come di interesse storico artistico. Inoltre, sono ammessi solo se destinati al solo scopo abitativo, e non ad uso commerciale.

Quindi, nonostante il Bonus Restauro non sia paragonabile al Superbonus 110% e al bonus facciate in Italia questo bonus gode di un’ampia platea di beneficiari, dato che sono molti gli immobili sul territorio nazionale sotto tutela.

Superbonus fino al 2023 e bonus casa unico

Come richiedere ed utilizzare il Bonus Restauro

Il Bonus Restauro consiste di un credito d’imposta, che ammette la possibilità di utilizzo con cessione del credito, pari al 50% delle spese sostenute, per la messa in sicurezza, la manutenzione ordinaria e straordinaria e la ristrutturazione di interni ed esterni, fino ad un massimo di 100.000 euro ad immobile. Sono comunque escluse, però, eventuali spese relative all’acquisto della dotazione tecnologica.

Quindi, la spesa deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi e l’importo è poi restituito come sconto sulle tasse. In ogni caso, al fine di recuperare liquidità, tale incentivo ammette anche la possibilità di cessione del credito spettante.

Il bonus facciate vale anche per scuri e persiane?

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

Il panorama dei bonus edilizi mette relativamente in salvo il Superbonus 110%, per cui è decaduto anche il tetto ISEE per gli edifici unifamiliari.

Il 2022 sarà però l’ultimo anno di vita del bonus facciate che, inoltre, sarà soggetto alla nuova regolamentazione e ai nuovi adempimenti imposti dal Decreto Antifrode il quale stabilisce che dal 12 novembre 2021, data di entrata in vigore del Decreto, l’utilizzo mediante sconto e cessione sia possibile solo con il visto di conformità e l’asseverazione tecnica della congruità dei costi.

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO?  ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA

Per altre curiosità e informazioni continua a seguirci su www.habitante.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts