La guida per non commettere errori nella raccolta differenziata

La guida per non commettere errori nella raccolta differenziata|La guida per non commettere errori nella raccolta differenziata

Fare la raccolta differenziata

Fare la raccolta differenziata negli ultimi anni è un’usanza entrata a far parte delle buone abitudini della maggior parte delle famiglie italiane. Tuttavia, spesso capita, seppur desiderosi di differenziare, di essere incerti sul dove e su come differenziare ciò che si vuole buttare. Ecco la guida per non commettere errori nella raccolta differenziata.

Differenziare correttamente i rifiuti

I cittadini sono spesso confusi su come effettuare una corretta differenziata, anche perché ogni Comune ha le sue regole. Tuttavia, differenziare correttamente i rifiuti, nonostante sia impegnativo, è il primo passo necessario per far partire l’economia circolare. Ecco la guida per non commettere errori nella raccolta differenziata.

La guida per non commettere errori nella raccolta differenziata
La guida per non commettere errori nella raccolta differenziata – shutterstock di Aleksandra Suzi

1 Creme solari

Specialmente con l’arrivo della bella stagione le creme solari sono un prodotto super utilizzato. Spesso quando finiscono non si sa dove buttarle.  Se si tratta di un imballaggio ed è composto di plastica, è necessario gettarlo nel sacco della plastica. Ma se nel contenitore c’è ancora una discreta quantità di crema, il più delle volte scaduta, è necessario gettare il residuo nel sacco dell’indifferenziata, o lavare il contenitore e poi gettarlo nella plastica.

Inoltre, è bene sapere che le creme solari, e più in generale i cosmetici, non devono essere mai gettate nel lavandino, in quanto potrebbero contenere sostanze chimiche pericolose.

2 Palette, secchielli e gonfiabili

In spiaggia si usano secchielli, palette, materassini e giochi vari.  Tuttavia, una volta che non possono essere più utilizzati, è bene sapere che non rientrando nella famiglia degli imballaggi, devono essere buttati nell’indifferenziata.

3 Cartone della pizza

Il cartone della pizza è un altro di quei rifiuti che desta dubbi nel momento in cui deve essere gettato via. Se il cartone è pulito, può essere buttato nel contenitore della carta, facendo attenzione a rimuovere per bene tutti i residui di cibo. Se invece il cartone è molto unto, nel caso in cui la confezione sia di cartone compostabile, potrà essere buttata nell’umido, viceversa dovrà essere buttato nel sacco dell’indifferenziata.

4 Spazzolino e tubetto del dentifricio

Spazzolino e dentifricio sono sicuramente due oggetti che non mancano nei bagni delle nostre. Tuttavia, nonostante lo spazzolino sia composto di plastica non rientra nella raccolta differenziata, in quanto anch’esso non appartiene alla famiglia degli imballaggi. Pertanto, deve essere gettato nel sacco dell’indifferenziata. Invece, il tubetto del dentifricio che è un imballaggio, deve essere gettato nel contenitore della plastica per essere riciclato, seppur presenti residui di dentifricio.

Corepla: la raccolta della plastica è in crescita

5 Gusci: uova, cozze, frutta secca

Di fronte ai gusci di uova, cozze, molluschi, crostacei e quelli della frutta secca, molto spesso non si sa come comportarsi:

  • Quelli delle uova sono composti da materiale biodegradabile, pertanto possono essere gettati nel contenitore dell’umido.
  • I gusci delle cozze e di tutti gli altri crostacei, non però quelli dei molluschi, devono essere gettati nel sacco dell’indifferenziato.
  • Mentre quelli della frutta secca composti da materiali biodegradabili possono essere gettati nel contenitore dell’umido.

6 Stuzzicadenti

Gli stuzzicadenti, molto utilizzati nelle cucine, devono essere gettati nel contenitore dell’umido. In molti li gettano nell’indifferenziata. Tuttavia, essendo fatti di legno sono completamente naturali, quindi biodegradabili e compostabili.

7 Scontrini

Gli scontrini seppur composti da materiale celluloso, non si possono gettare nel contenitore della carta! Infatti, sono realizzati in carta termica, con componenti che reagiscono al calore, che li rendono non riciclabili. Pertanto, devono essere inseriti nel contenitore dedicato alla raccolta indifferenziata.

8 Cenere

Durante i mesi invernali l’utilizzo del camino e delle stufe incrementa la produzione di scarti di cenere. Questa appartiene alla categoria di residui naturali, infatti può essere raccolta nel contenitore del residuo organico, solo se la cenere in questione non contiene sostanze nocive. Invece se deriva da legno verniciato, sigarette o altri rifiuti deve essere gettata nel contenitore dell’indifferenziata.

In ogni caso, la cenere naturale può anche essere riutilizzata. È un ottimo fertilizzante per concimare l’orto, se mescolata al terreno e al compost. E in più, può essere utilizzata anche per formare la lisciva, un sapone naturale. Ciò mescolando una parte di cenere e cinque di acqua.

Come smaltire le pitture avanzate?

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il servizio di raccolta e riciclo è ormai capillare in tutto il Paese: sono 7.583 i Comuni serviti (96%) con il coinvolgimento del 98% dei cittadini. Il valore economico direttamente distribuito dal Consorzio ammonta complessivamente a 723 milioni di euro, dove la quota di valore principale resta quella destinata ai Comuni e/o convenzionati da loro delegati.
  • Ogni anno negli Stati Uniti vengono venduti circa 800 milioni di galloni di vernici e pitture per architettura. Sapevate che circa il 10% rimane inutilizzato ed è disponibile per il riciclaggio? Le leggi sull’amministrazione di pittura e vernice richiedono al loro settore di fabbricazione di sviluppare un programma finanziariamente sostenibile e responsabile dal punto di vista dell’ambiente, per la gestione delle pitture e vernici per architettura post-consumatore (avanzate). I fabbricanti di pittura e vernice hanno fondato PaintCare, un’organizzazione non a scopo di lucro, per gestire programmi di amministrazione di pittura e vernice negli stati che hanno leggi applicabili.

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