Kristalia, sostenibilità nel Design Made in Italy

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Kristalia nasce nel 1994 per volontà di un gruppo giovane di friulani appassionati di jazz. Ed è nelle loro terre che si lasciano ispirare dalla bellezza che li circonda e decidono di imprimere un ritmo nuovo, che incontri l’innovazione del design.

In pochi anni Kristalia diventa un riferimento dentro e fuori dall’Italia: negli anni Duemila fa la storia dei tavoli allungabili; nel successivo decennio è una delle aziende di design alla quale i designer guardano con più interesse e da alcuni anni si è aperta al mondo del contract.

L’importanza del Made in Italy nel mondo

Kristalia, “cristallo e Made in Italy”

Kristalia nei primi anni dalla sua nascita si afferma come azienda specializzata nella produzione di complementi prevalentemente in vetro. Da qui il suo nome, che deriva dalla fusione delle due parole chiave: cristallo e made in Italy. Ma quel nome è evocatore anche di un’altra specificità, che continua a contraddistinguere Kristalia anche quando la produzione del vetro verrà abbandonata a favore del furniture design: cioè la trasparenza.

Kristalia, sostenibilità nel Design Made in Italy
Kristalia, sostenibilità nel Design Made in Italy – www.kristalia.it

Nel 2014, Kristalia decide di investire su se stessa, a cominciare dalla sua sede, potenziando quella esistente, intervenendo sulle aree industriali dismesse e procedendo con una nuova bonifica del terreno e delle strutture che ospita.

Possiamo affermare che Kristalia è un’azienda innovativa, creativa, molto attenta all’impatto ambientale e legata al territorio italiano e, in particolare, friulano.

Abbiamo incontrato Manuel Da Ros, Direttore Marketing dell’azienda, che ci racconta il loro impegno sulla sostenibilità aziendale.

Il dialogo nasce dal confronto sui dati emersi dall’ultima rilevazione di Big Hub, in collaborazione con Business Intelligence Group, sugli acquisti nel settore Casa & Giardino in Italia durante il lockdown.

Gli abitanti italiani ci hanno detto che sono disponibili a spendere il 13% in più per prodotti attenti alla salute, ecosostenibili, personalizzati e innovativi. Cos’è che sta facendo la vostra azienda su questi temi?

Parlando di ecosostenibilità, negli ultimi anni abbiamo lavorato molto sul diminuire l’impatto sull’ambiente delle lavorazioni interne, come ad esempio togliere tutta la plastica degli imballi arrivando al 95% di cartone riciclabile. Abbiamo portato in casa alcuni passaggi di lavorazioni per diminuire gli spostamenti su ruote dei semilavorati.

Stiamo lavorando sempre più spesso con materiali ecosostenibili come tessuti o plastiche da riutilizzo. Abbiamo sempre portato avanti il concetto che un nostro prodotto deve avere un vita lunghissima, anche questo è un’aspetto ecologico.

Sposiamo inoltro il concetto “less is more” togliendo tutto il superfluo dai nostri prodotti. Passando alla personalizzazione abbiamo integrato internamente una verniciatura, totalmente ecologica oltretutto, per dare un ventaglio molto più ampio di colori e quindi di personalizzazioni al cliente.

L’innovazione per noi è tutto, ogni nostro prodotto nasce da una sfida di innovazione, che non è solo ricerca e sviluppo di nuovi prodotti o materiali innovativi, ma è anche utilizzare tecniche e materiali non comuni nel mondo dell’arredo, quindi guardare ad altri settori (moda, elettronica, ecc.).

Abbiamo realizzato un’indagine sulle famiglie italiane per capire quanto il lockdown avesse avuto un impatto sulla loro dimensione sociale, personale e quella dei consumi. Guardando questo grafico, qual è il dato che più vi fa riflettere? E perché?

grafico ricerca di mercato italiani dopo il lockdown
Foto: Come cambieranno gli italiani dopo il lockdown – Big Hub

Sicuramente il rapporto con l’aria aperta, infatti ci siamo accorti di come gli italiani abbiano riscoperto i giardini di casa, i terrazzi. Questo speriamo sia un trend che continui, noi realizzando prodotti per l’esterno vediamo come questi temi siano normali e quotidiani all’estero, soprattutto in nord Europa dove paradossalmente il clima è meno mite, la famiglie investono molto in prodotti per vivere l’esterno delle abitazioni.

Guardando questo grafico, qual è il dato che più vi fa riflettere? E perché?

Foto: Come cambieranno gli italiani dopo il lockdwon - Big Hub
Foto: Come cambieranno gli italiani dopo il lockdown – Big Hub

Pensano al nostro mondo ci interessano due voci: il lavorare da casa e il fare attività fisica in casa. Due aspetti che gli italiani hanno scoperto in questo periodo e che potrebbero rimanere un trend anche nel prossimo futuro. Per questo infatti ci siamo e ci stiamo attrezzando per trovare soluzioni adeguate a queste esigenze perché erano aspetti mai presi in considerazione nello sviluppo di prodotti pre Covid 19.

Guardando questo grafico, qual è il dato che più vi fa riflettere? E perché?

Foto: Come cambieranno gli italiani dopo il lockdwon - Big Hub
Foto: Come cambieranno gli italiani dopo il lockdown – Big Hub

Ci auguriamo che sia veritiero, è un paradosso secondo noi perché siamo la culla del design ma chi compra il design italiano sono gli stranieri; quindi speriamo ci sia una controtendenza.

Guardando al futuro, qual è il contributo che la sua azienda può dare per migliorare la qualità della vita degli abitanti?

Non siamo così “spocchiosi” da pensare di poter migliorare la qualità della vita delle persone. Possiamo dire che facciamo del nostro meglio per cercare innovazioni, qualità nei prodotti, concentrati sull’ecologica.

Possiamo sbilanciarci però nel dire che cerchiamo di migliorare la qualità per i nostri collaboratori e per chi vive vicino alla nostra sede riaprendo appena possibile il nostro club ove gratuitamente si può assistere a spettacoli musicali, teatrali o dibattiti e presentazioni.

Tendenze di Stile 2021: il report dell’Habitat e dell’abitare

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Secondo l’Osservatorio sull’Habitat e l’Abitare, più della metà degli abitanti si occupa personalmente della scelta d’acquisto prodotti per l’abbellimento, la manutenzione, la ristrutturazione e la sistemazione della casa, del terrazzo o giardino (il 54%)
  • C’è un buon 46%, comunque, di persone che condivide la scelta dell’acquisto insieme alla famiglia, amici o conoscenti

Se vuoi il report completo dell’Osservatorio sull’Habitat e l’Abitare contattaci a info@habitante.it

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