Secondo quanto emerge dall’Annuario Statistico italiano del 2019 dell’Istat circa il 68,9% della popolazione residente in Italia ha dato un giudizio positivo sul proprio stato di salute.
Se da una parte abbiamo uno dei sistemi di assistenza sanitaria migliori al mondo, dall’altra sempre più italiani non riescono a curarsi. Dal Settimo rapporto sulla povertà sanitaria di Banco Farmaceutico emerge che quasi mezzo milione di persone povere nel 2019 non ha potuto acquistare i farmaci di cui aveva bisogno per ragioni economiche.
La spesa annua media per curarsi a persona è di 816 euro. Le famiglie più abbienti spendono per i farmaci non coperti dal Servizio Sanitario Nazionale il 42% del proprio budget sanitario, mentre quelle povere il 62,5%. Questo quanto dichiara Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.
Gli italiani non riescono a curarsi; alcuni dati del sistema sanitario nazionale
L’assistenza territoriale di base, sia di tipo medico, sia diagnostico che altri servizi quali l’assistenza fornita in strutture residenziali o semiresidenziali, ruota attorno alla figura del medico di famiglia. Questo è il principale riferimento per le cure di base del cittadino. In Italia se ne contano circa 44 mila, con un valore di 7,2 medici ogni 10 mila abitanti.
Anche le strutture per l’assistenza residenziale e semiresidenziale hanno un ruolo importante nel favorire il processo di deospedalizzazione, soprattutto nel garantire una risposta adeguata alla domanda sanitaria da parte di persone non autosufficienti o con gravi problemi di salute. Nel triennio 2015-2017 il numero di posti letto nelle strutture sanitarie per l’assistenza residenziale è rimasto stabile ma i tassi per 10 mila abitanti passano da 40,3 posti letto del 2015 a 40,6 nel 2017.
Secondo i dati Istat rilevati nel 2017 in Italia ci sono circa 9 posti letto ogni 10 mila abitanti in strutture sanitarie semiresidenziali. A livello territoriale, l’offerta di posti letto in strutture residenziali e semiresidenziali presenta una disparità evidente fra Nord e Sud e valori per le regioni settentrionali decisamente più elevati rispetto a quelli del Mezzogiorno.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Per curarsi meglio scegliere la Francia, ma non sono male anche la Danimarca e Malta. All’ultimo posto si posiziona la Romania, a metà troviamo la Finlandia e il Regno Unito è al decimo posto.
- In Italia abbiamo Bologna, Trieste e Venezia in testa per l’abilità del personale medico, seguite da Genova e Napoli. Perugia è in testa per la rapidità delle visite mediche mentre Genova, Torino e Bologna sono al top per quanto riguarda le attrezzature mediche.
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In copertina: foto di Lunatta su Shutterstock