“Non si viene in Italia in cerca di cose gradevoli. Ci si viene in cerca della vita.”
Edward Morgan Forster
Italia, il Paese più ricercato per calore umano, qualità della vita, passione, cibo, arte e cultura. Il Paese in cui il mondo ha trovato nello stivale la sua culla. Il Paese dalle mille aspettative, il Paese “invidiato”.
Non è facile raccontare l’Italia, perché non è facile esprimere con poche parole la sua “Grande Bellezza”, quindi, ci si aspetta solamente di viverla nelle sue stratigrafie socio-culturali e miriadi di finestre paesaggistiche che la raccontano per scorci.
L’Italia è la manifestazione evidente di un mosaico a scala urbana caratterizzato da tasselli che creano un pattern unico nel suo genere. Legante di questa scenografia urbana, i suoi abitanti.
Italia: Alcuni dati sul Rapporto Osservasalute 2017
Abitanti che hanno fatto la storia di questo Paese e che oggi purtroppo sono la sua “nota dolente”. Infatti, secondo l’ultimo Rapporto Osservasalute 2017 presentato a Roma al Policlinico Gemelli, l’Italia è la nazione in cui oltre un italiano su 5 ha più di 65 anni, inoltre, il Paese in cui il numero di abitanti tende a diminuire.
Questa tendenza è dovuta sostanzialmente “al saldo negativo della dinamica naturale (nascite e decessi) e alle cospicue cancellazioni imputabili, in parte, ancora al riallineamento Anagrafe-Censimento”. Un ulteriore dato riguarda “la tendenza alla posticipazione delle nascite, tanto che l’età media al parto delle residenti giunge 31,7 anni (italiane: 32,3 anni; straniere 28,7 anni)”.
Un dato ancor più interessante è quello legato alla crescita dei “giovani anziani”. Infatti, “sono poco meno di 6,6 milioni e rappresentano il 10,9% della popolazione residente”. Il dato viene poi supportato anche da quello sulla stabilità degli “anziani” (un range tra coloro che oscillano tra i 75 e gli 84 anni). Sono “oltre 4,8 milioni e rappresentano l’8,0% del totale della popolazione”. Stabile, invece, la popolazione dei “grandi vecchi”, circa 2 milioni, quindi, più o meno il 3,4% del totale della popolazione residente.
Altro dato a cui bisogna prestare particolare attenzione è quello relativo agli “italiani anziani non autosufficienti” e che necessitano di aiuto nel vivere il quotidiano. Questo gruppo arriverà entro il 2028 a circa 1,6 milioni di abitanti, mentre sempre in crescita è anche quello di coloro che non sono completamente autonomi. Un dato che entro il 2028 arriverà a circa 4,7 milioni.
Cosa significa tutto questo?
Semplice, bisogna ringiovanire la nostra Italia.
Antonio Ippolito