IT.A.CÀ : arriva a Napoli il Festival del Turismo Responsabile

IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile

IT.A.CÀ , il primo e unico festival in Italia che si occupa di turismo responsabile è arrivato a Napoli, per la prima edizione di “Itinerari, culture e identità del turismo universale” . Questo il titolo scelto dalla rete di oltre trenta realtà territoriali che ha portato il festival nella città partenopea, dal 12 al 14 ottobre. Un programma ricco di eventi che ha interessato in particolare i Quartieri Spagnoli e l’Area Vergini Sanità, protagonisti di visite guidate, racconti, laboratori e musica. 

Le due aree periferiche di Napoli hanno in comune non solo una radicata condizione di disagio sociale ed economico, ma anche una forte spinta all’attivismo, di cui si fanno carico i residenti . Oggi ad esempio, si è svolta la visita guidata alle Catacombe di San Gaudioso, a cura della Cooperativa La Paranza ONLUS – Catacombe di Napoli. L’associazione ha ottenuto ampi riconoscimenti a livello nazionale per aver recuperato e valorizzato un patrimonio inestimabile del Rione Sanità.

IT.A.CA’ Napoli vuole raccontare proprio il  lavoro di chi abita in questi quartieri, le iniziative di valorizzazione e il desiderio di rivalsa. E vuole farlo attraverso itinerari urbani, dibattiti, mostre, visite guidate allo scopo di dimostra che il turismo non è solo un motore economico e non è un arrivo ma una partenza. Attraverso la scoperta, il viaggio si genera condivisione, l’identità territoriale si consolida e diverse culture si incontrano e comunicano tra loro.  

Il cartellone molto fitto della prima edizione del Festival, si chiude con l’evento “Napole è… mille culture”. Oggi, domenica 14 ottobre dalle ore 19, si terrà un dibatto su Cittadinanza, Immigrazione e Integrazione nello scenario dell’ex Convento dell’Immacolata e S. Vincenzo, nel Rione Sanità.

Che cos’è il turismo responsabile?

Turismo responsabile significa turismo messo in atto seguendo principi di  di giustizia sociale ed economica, nel rispetto dell’ambiente e delle culture. È anche uno degli Obiettivi del Millennio che le Nazioni Unite hanno individuato e si sono impegnate a raggiungere. Dal sito di IT.A.CÀ leggiamo che il turismo responsabile : 

  • Riconosce la centralità della comunità ospitante locale
  • Favorisce l’interazione fra industria turistica e comunità ospitante
  • Contribuisce allo sviluppo umano, sociale e civile delle persone e del territorio.

Come si fa?

Itinerari a piedi o in bici, seminari, laboratori, degustazioni, visite guidate ma anche documentari e musica sono alcuni dei mezzi per un turismo più etico e rispettoso dell’ambiente, che mette al centro il benessere dei cittadini. Riscoprire luoghi lontani dai classici itinerari turistici, fare del turismo una risorsa non solo economica, nel rispetto del territorio e di chi lo abita: questi sono i punti di partenza del turismo responsabile.

Perchè IT.A.CÀ

Partiamo dal nome : ît a cà = sei a casa? in dialetto bolognese. Perché il viaggiatore responsabile parte da casa e arriva in un’altra casa, una Itaca da raggiungere.

 IT.A.CÀ – Migranti e viaggiatori, festival del turismo responsabile vuole migliorare la competitività del settore turistico, settore fondamentale in Italia. Portare il festival in un territorio significa anche favorire il coordinamento tra gli Enti pubblici, le associazioni e gli imprenditori.

Questo implica non solo la costruzione di un’offerta turistica in grado di valorizzare le peculiarità culturali, artistiche, eno-gastronomiche o paesaggistiche di un luogo, ma anche il prosieguo di quanto messo in pratica per il Festival nella realtà quotidiana. Una spinta, insomma, a inserire il territorio nelle rete dei grandi itinerari turistici senza che perda di identità.

Ada Maria De Angelis

 

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