L’Istat ha rilevato che in Italia è in eccesso di peso un minore su quattro.
La ricerca è stata condotta sul biennio 2017-2018, rilevando circa 2 milioni e 130 mila bambini e adolescenti in eccesso di peso, pari al 25,2% della popolazione di 3-17 anni (28,5% nel 2010-2011). La maggior parte di loro non pratica sport o alcuna attività fisica. Inoltre, nonostante il 74,2% di bambini e ragazzi consuma frutta e/o verdura ogni giorno, solo il 12,6% arriva a 4 o più porzioni. Un quarto dei ragazzi invece consuma quotidianamente dolci e bevande gassate.
Forti le differenze di genere. Il problema è diffuso maggiormente tra i maschi (27,8% contro 22,4%) ed è più frequente tra i bambini di 3-10 anni, età in cui si raggiunge il 30,4%. Fortunatamente, al crescere dell’età, il sovrappeso e l’obesità diminuiscono, fino a raggiungere il valore minimo tra i ragazzi di 14-17 anni (14,6%).
Nel mondo ci sono oltre 340 milioni di bambini e adolescenti di 5-19 anni in eccesso di peso, nel quadro europeo l’Italia è tra i Paesi con i livelli più alti di obesità tra i bambini di 7-8 anni. Nei paesi dell’Ue è obeso quasi un bambino su otto tra i 7 e gli 8 anni. Il primo posto spetta a Cipro (20%), ma l’ Italia segue a ruota con la Spagna (18%), e precede Grecia e Malta (17%).
Obesità infantile: un problema geografico e sociale
L’eccesso di peso tra i minori aumenta significativamente tra Nord e Sud (18,8% Nord-ovest, 22,5% Nord-est, 24,2% Centro, 29,9% Isole e 32,7% al Sud). Le percentuali sono molto elevate in Campania (35,4%), Calabria (33,8%), Sicilia (32,5%) e Molise (31,8%). Nel tempo l’eccesso di peso diminuisce in quasi tutte le regioni, anche se le graduatorie rimangono sostanzialmente invariate.
Il problema ha anche una connotazione sociale: tendono a essere maggiormente in sovrappeso o obesi i bambini e i ragazzi che vivono in famiglie con risorse economiche scarse o insufficienti, ma soprattutto in quelle in cui il livello di istruzione dei genitori è più basso. La percentuale di bambini in eccesso di peso è infatti pari al 19% tra quanti vivono in famiglie con genitori laureati ma raggiunge il 30,1% se i genitori non sono andati oltre la scuola dell’obbligo. Esiste anche un’associazione tra l’inattività fisica dei figli e quella dei genitori: 47,9% se entrambi genitori sono sedentari contro 9,8% se nessuno dei genitori lo è.
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