Coniugare il design e l’ecosostenibilità con la necessità di insonorizzare un ambiente: una esigenza del tutto moderna.
Il problema del rumore e dell’inquinamento acustico negli ambienti domestici e di lavoro ha coinvolto negli ultimi anni un sempre più nutrito numero di persone. Anche dal punto di vista medico un recente studio della University of British Columbia su 6.300 soggetti che lavorano in ambienti lavorativi molto rumorosi ha dimostrato che questi hanno un rischio due o tre volte maggiore di contrarre patologie cardiache rispetto a quelli che lavorano in ambienti silenziosi.
Il rumore eccessivo, infatti, aumenta la pressione e gli ormoni dello stress, con effetti particolarmente significativi quando le persone dormono: il rumore eccessivo sarebbe responsabile di circa 3 mila morti all’anno in Europa, conseguenza di malattie cardiache indotte.
Per questi e altri motivi sempre più persone considerano fondamentale l’isolamento acustico della propria abitazione per proteggersi dai continui e fastidiosi rumori esterni. Il bisogno di tranquillità per lavorare, studiare o semplicemente per compiere le attività quotidiane, è ritenuto sempre più necessario per vivere in armonia.
I rumori indesiderati posso provenire dall’esterno, dai vicini di casa o ancora da impianti tecnologici obsoleti o malfunzionanti; di conseguenza può rendersi necessario isolare acusticamente le pareti perimetrali e quelle confinanti con gli appartamenti vicini, ed anche i pavimenti e i soffitti.
Isolare gli ambienti
I pannelli fonoassorbenti risultano rispondere ottimamente alle esigenze di una buona insonorizzazione, consentendo di raggiungere un elevato benessere abitativo. La loro caratteristica è riflettere i suoni solo in minima parte.
Tra i materiali con caratteristiche di fonoassorbenza si annoverano le fibre minerali e quelle vegetali. Fra queste rientrano lana di vetro, lana di roccia, moquette, tappeti, tendaggi, poliuretano espanso, melammina espansa, vermiculite espansa, perlite espansa, argilla espansa, polistirene espanso e, come vedremo, la lana di pecora. Essi sono economicamente vantaggiosi; offrono un buon isolamento acustico e termico; migliorano notevolmente la qualità del suono all’interno di un ambiente (eliminando l’eco); attutiscono o annullano i rumori provenienti dall’esterno; resistono all’umidità e alle muffe; sono durevoli, traspiranti ed ignifughi e possono essere totalmente ecologici: una perfetta sinergia tra comfort, eleganza e risparmio energetico.
Grazie alla ricerca, all’innovazione e al design in cui molte aziende hanno investito, i pannelli fonoisolanti sono diventati veri e propri oggetti decorativi, assolutamente originali ed innovativi, perfettamente integrati ai diversi ambienti ed allestimenti: la soluzione di rivestimento fonoassorbente accattivante nei colori e nelle forme, è riuscita coniugare comfort e design, diventando elemento di arredo, grazie alle svariate forme geometriche, 2D e 3D, alla verniciatura e ai rivestimenti in tessuto o in eco stampe digitali.
Nonostante siano molteplici i materiali sintetici o artificiali attraverso cui si riesce a fronteggiare il rumore, i più efficaci sono quelli di origine naturale. Gli isolanti derivati da materie prime rinnovabili, non contengono sostanze chimiche o sintetiche agendo così nel pieno rispetto dell’ambiente. Essi sono riciclabili, biodegradabili e favoriscono un ottimo isolamento. La natura è generosa ed offre moltissimi isolanti acustici come il legno, il sughero, la cellulosa, la lana.
Tra gli elementi di più facile reperibilità, il sughero è quello più pregiato, in quanto costituito da un insieme di celle generate durante la crescita della quercia. È leggero, isolante, impermeabile e traspirante. I pannelli rivestiti con il sughero si utilizzano come copertura termica e acustica per intere pareti, pavimenti e soffitti. La struttura compatta ed uniforme evita la dispersione del calore con conseguente risparmio energetico. Non si altera nel tempo, e funziona anche da isolante elettrico; impedisce la formazione di condense e muffe ed è compatibile con moltissimi materiali: si può infatti dipingere o rivestire con la carta da parati.
Concludiamo con il segnalare l’unico isolante di origine animale utilizzato in edilizia. Proveniente dal riuso di materie prime con un consumo energetico ridotto e un minimo impatto ambientale tanto da costituire una valida alternativa all’impiego di isolanti di origine sintetiche: la lana di pecora. Si tratta di un materiale molto elastico e traspirante che, oltre a essere impiegato come climatizzante sia contro il freddo sia contro il caldo, grazie alla sua particolare microstruttura ha la capacità di assorbire e neutralizzare le sostanze tossiche presenti nell’aria (formaldeide, ozono ecc.). Infine è autoestinguente: in caso di incendio non brucia ma fonde e l’impatto sull’ambiente, come possiamo immaginare, è piuttosto basso, tanto da garantire un basso livello di inquinamento ambientale durante la fase di produzione, da 10 a 40 volte in meno rispetto la produzione di un materiale sintetico come il poliuretano
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