ProSense è un apparecchio di ultima generazione che permette di ridurre l’inquinamento indoor. Si tratta di uno strumento che rientra perfettamente tra le innovazioni della smart home moderna ed è stato sviluppato dall’azienda Airgloss. Per capirne meglio le potenzialità e il funzionamento ne abbiamo parlato con Ciro Formisano, direttore tecnico e amministratore delegato.
Airgolss – ProSense per monitorare e ridurre l’inquinamento indoor
L’inquinamento degli ambienti interni è qualcosa che difficilmente si percepisce senza gli strumenti adeguati. Nell’ambito delle nuove tecnologie di Smart Home, si sta facendo molto per migliorare la sicurezza della casa e ProSense è un prodotto fatto apposta per rispondere a queste esigenze.
Spesso si ignora il problema della qualità dell’aria all’interno. Mi può fornire qualche dato?
Solitamente, l’attenzione sull’inquinamento è focalizzata sempre sull’esterno, in particolare sulla città e le auto. In realtà, nel 2015, con la fondazione Airgolss abbiamo analizzato quanto l’ambiente interno possa essere spesso più pericoloso. Si pensi ad esempio ai fornelli a gas, che rendono l’ambiente domestico dieci volte più inquinato di quello all’aria aperta, oppure ai materiali di costruzione. Oggi inoltre, con i sistemi di building automation, gli edifici vengono progettati in maniera sì efficiente e tecnologica ma spesso peccano in sistemi di ventilazione adeguati ed espongono alla presenza di sostanze dannose.
Quali sono le conseguenze?
I primi sintomi di malessere dell’individuo possono partire proprio da qui: mal di testa, nausee e disturbi di concentrazione e sonnolenza possono essere i primi campanelli d’allarme di ambienti non controllati. Noi di Airgloss ci poniamo come l’occhio che interviene per migliorare, al fine di monitorare ciò che si respira.
Airgloss ha sfruttato una tecnologia spaziale della NASA per mettere a punto ProSense. Può dirci di più?
La tecnologia è passata dall’essere utilizzata sulla Stazione spaziale internazionale, alle case, agli hotel e luoghi pubblici. Il nostro team, tra il 2011 e il 2012, ha lavorato a progetto su una richiesta da parte della NASA per riprogrammare l’unità tramite algoritmi intelligenti. Il focus riguardava proprio il problema della contaminazione dell’aria all’interno della ISS.
Da questa esperienza, la decisione di portare la tecnologia in altri ambiti. Il lavoro è diventato un caso unico in Europa: l’Agenzia spaziale europea ha visto questa innovazione e ha finanziato e seguito personalmente il prodotto, certificandolo. Il ritorno sull’investimento è uno dei primi obiettivi di questo progetto e mostra come gli investimenti in ambito spaziale siano utili anche per la vita quotidiana.
Come funziona quindi Airgloss ProSense?
È una soluzione innovativa presentata al CES di Las Vegas un paio di anni fa per monitorare la qualità dell’aria con intelligenza artificiale. Si tratta di un dispositivo che fornisce le info ai sistemi per assicurare il massimo comfort abitativo. Genera quindi dei report per migliorare il comfort ambientale della propria casa.
In particolare, il suo obiettivo è quello di analizzare l’aria per un periodo abbastanza lungo. Le informazioni ottenute vengono gestite tramite PC o smartphone e permettono di avere una visione chiara sulla dinamica dell’ambiente e di intervenire effettivamente per migliorarlo. Per ogni situazione analizzata vengono poi dati dei suggerimenti e l’utente può verificare i miglioramenti nel tempo o capire di che intervento ha bisogno.
Secondo i dati dell’osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano sulla Smart Home, le soluzioni innovative per la sicurezza degli ambienti sono al primo posto, con un valore di 150 milioni di euro, pari al 28% della spesa (+15% nel 2019). Come commenta questo dato?
Mi trovo assolutamente d’accordo con la rilevazione. Si tratta di un trend degli ultimi tre anni. Ciò che abbiamo potuto constatare è la velocità di crescita del mercato con cui si è passati da una domanda a zero a una percezione non più stand alone, che ci ha permesso di integrare le nostre soluzioni anche con realtà e settori affini già molto affermati sul mercato.
Aggiungerei inoltre che la pandemia ha focalizzato ulteriormente il problema e accelerato il processo di consapevolezza sul tema. Se prima era scontato vivere a contatto, oggi con il distanziamento sociale e la necessita di cambiare frequentemente l’aria, molte più persone sono diventate informate e orientate alla sicurezza. Un ambiente non ventilato e ricco di germi non è più ammissibile.
Ci dice infine qual è il vostro maggior punto di forza?
Non ci limitiamo a produrre il prodotto ma avviamo una vera e propria campagna informativa e istituzionale su come gestire l’ambiente. Ci teniamo a far parte di gruppi di smart home per capire come migliorare e supportare la richiesta di mercato e diamo contributi anche nelle scuole. Il ruolo educativo è fondamentale non solo per capire l’importanza di vivere in un ambiente salubre ma anche per diffondere la conoscenza e far veicolare il messaggio dai più giovani alle famiglie.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Nel 2019 il mercato della Smart Home in Italia ha raggiunto i 530 milioni di euro, con un +40% rispetto all’anno precedente. Dati: Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
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