C’è del magico nel cogliere un sasso dalla terra, demolirlo col fuoco, modellarlo con l’acqua secondo arte ed ingegno, e riottenerlo solido e tenace come in origine sotto l’influsso dell’aria: una pratica costruttiva e una filosofia antica quanto l’uomo.
Empedocle (482-426 a.C.). Il ciclo di lavorazione della calce, tratto da “Della Natura” – La magia della Terra.
Abbiamo incontrato l’importante azienda italiana La Calce del Brenta, originaria della Pianura Veneta, a Santa Croce di Cittadella, un’impresa centenaria e dalla tradizione famigliare che si occupa della produzione, tutta naturale e sostenibile, della calce, per rendere le superfici e finiture delle pareti, totalmente naturali, atossiche e di qualità.
La Calce del Brenta è un’azienda famigliare nata nel 1920, con una tradizione antica. Ci racconta, nel dettaglio, le sue origini e le prime produzioni con la calce?
Nell’Ottocento il fiume Brenta era un luogo speciale, una fonte naturale da cui potevano essere raccolti i sassi per produrre la calce richiesta per affreschi, intonaci e pitture murali.
È proprio in quel luogo che nel 1920 Cristiano De Toni costruisce la fornace di famiglia dove, bruciando gli scarti della sua falegnameria, comincia a produrre la calce. Un’arte che da quasi un secolo viene tramandata di padre in figlio con passione ed esperienza. Da allora, Gaetano, Franco e Mariangela, e poi Anna, Paola e Cristina hanno saputo far evolvere la storia della calce nel tempo, con sapiente attenzione, guardando alle nuove opportunità offerte dal mercato delle costruzioni storiche, moderne ed ecologiche, senza mai tradire le proprie origini.
La Calce del Brenta è anche la storia di una famiglia, in cui la profonda conoscenza del mondo della calce e della storia dell’architettura si unisce alla passione per il proprio lavoro e all’amore per le cose semplici, ma curate in ogni dettaglio. Le ville palladiane, i palazzi veneziani, le ville e le terme romane, ma anche i preziosi insegnamenti ricevuti durante collaborazioni con prestigiosi architetti contemporanei: sono queste le fonti di ispirazione di un’innovazione volta alla protezione dell’ambiente e alla biocompatibilità. Con il settore ricerca e sviluppo impegnato su diversi fronti, sempre attento al passato e al futuro, per creare soluzioni tradizionali ed ecologiche per chi desidera una casa sana, personalizzata e naturale, senza voler rinunciare al design e all’eleganza della materia, del colore e delle forme. Ispirazioni che arrivano da lontano e che vengono plasmate per il futuro. Questa è l’offerta de La Calce del Brenta.
Qual è la filosofia aziendale e da cosa è stata ispirata per la realizzazione dei suoi lavori?
Negli anni l’arte di “fare la calce”, tramandata nella nostra famiglia di padre in figlio, ha ampliato la nostra consapevolezza verso il benessere delle persone, il futuro e l’ambiente.
La nostra filosofia si basa sul desiderio di produrre solo ciò che vorremmo per i nostri figli, conservando quel rispetto dell’uomo nei confronti della natura tipico della storia antica. Siamo orgogliosi di essere oggi, come in passato, l’unico produttore di finiture ad offrire soluzioni tradizionali, ecologiche e totalmente naturali che rendono le pareti di casa più belle e sane.
Nello spirito della sostenibilità e dell’innovazione, in cosa si differenzia la Calce del Brenta?
C’è la natura in tutto quello che facciamo. Nella materia prima semplice, traspirabile, atossica e figlia della Terra. Nel modo di lavorarla, identico da sempre. In tutta la nostra filiera: tecnologica e proiettata verso il futuro, ma sostenibile. Nei nostri prodotti, pensati per rendere gli ambienti più sani e vivibili e ridurre l’inquinamento degli interni. Perché pensare a come vivere meglio, ci viene naturale.
Nel corso della vostra lunga esperienza lavorativa avete collaborato con numerosi architetti e sviluppato numerosi progetti. Ci raccontate di quelli più rappresentativi e importanti che avete realizzato?
Grazie alle nostre finiture sono state decorate le pareti di alcune dei più belli edifici del mondo. Abbiamo avuto l’onore di essere scelti per decorare importanti edifici storici come ville venete -Palazzo Giustiniani a Portobuffolè o Villa Camerini a Nanto, edifici di culto prestigiosi – il Santuario di Loreto ad Ancona o la Chiesa del Sacro Volto con l’arch. Botta a Torino, musei – il Complesso Monumentale della Pilota a Parma, l’Auditorium Paganini con l’arch. Renzo Piano a Parma, il museo del Duomo di Milano, il recentissimo museo etrusco a Milano con l’arch. Cuccinella.
Con i nostri materiali sono stati inoltre eseguiti il restauro di un edificio sul Ponte Vecchio a Firenze, le scuderie del Palazzo del Quirinale, le stanze che ospitano la Pietà Rodanini di Michelangelo a Castello Sforzesco a cura dell’Architetto De Lucchi solo per citarne alcuni.
Abbiamo poi avuto modo di collaborare con vari comuni per stilare il Piano del Colore (ad esempio a Padova o nelle terre delle Langhe e Barolo). Ma non solo restauri ed edifici storici. Innumerevoli sono i negozi di alta moda o di design – lo showroom Amini a Milano con Elisa Ossino o i negozi di design per il mondo con Foster&Partners di Londra. Ma anche hotel di lusso, in particolar modo grazie alla stretta collaborazione con lo Studio Urquiola che ci ha permesso di realizzare uno tra tutti l’hotel Il Sereno sul lago di Como.
Ma non ci fermiamo qui. Siamo continuamente scelti per decorare bellissime abitazioni private tant’è che i nostri prodotti sono arrivati perfino a decorare le stanze del Cremlino a Mosca.
La calce è un materiale naturale. Perfettamente eco – sostenibile. Ci spiegate il suo iter di lavorazione e produzione, partendo dall’estrazione territoriale?
È da un’accurata selezione dalla Terra di ciottoli calcarei che ha infatti inizio la magia della calce. La Terra è la fonte di questo materiale totalmente naturale, a cui dona vitali caratteristiche minerali, rendendola completamente atossica, garante della traspirabilità, nemica di umidità e muffe e facile da lavorare. Per una resa estetica unica e durevole nel tempo.
Poi è il Fuoco che si fa carico della trasformazione più importante. I ciottoli, posti nella fornace alimentata con segatura di legno vergine, sono portati a una temperatura di circa 900°. Questa “cottura dolce”, mantenuta per sette giorni, fa perdere al sasso l’anidride carbonica, trasformandolo in ossido di calcio, la “calce viva”.
È però solo quando il sasso cotto si tuffa nell’Acqua che si ottiene la “calce spenta”, il grassello di calce. Una pasta bianchissima che viene lasciata maturare per lunghi mesi in grandi vasche, secondo un metodo già noto ad Andrea Palladio e descritto ne I quattro libri dell’Architettura.
Un ciclo tutto naturale quello della calce, che si conclude solo grazie all’azione dell’Aria, quando il grassello, riassorbendo l’anidride carbonica presente nell’atmosfera, reagisce tornando a essere solido e tenace come quel sasso che era in origine, con una nuova vita.
E quali sono le sue caratteristiche principali?
Le nostre finiture hanno delle caratteristiche uniche:
- sono un concentrato di natura: sono fatte solo di elementi naturali senza componenti chimici pesanti o solventi. Sono esenti da formaldeide o altre sostanze cancerogene e dannose alla salute.
- Garantiscono muri sani: favoriscono la fuoriuscita dell’umidità eventualmente presente nella muratura e un muro asciutto non consente a microrganismi di svilupparsi lasciando sano l’ambiente che si vive.
- Attente alla salute: con un bassissimo contenuto di VOC, non emettono agenti inquinanti che possono essere causa di allergie e danni alla salute delle persone.
- Ecologiche: sono finiture totalmente composte da calce, la cui forte basicità (pH 13) impedisce naturalmente lo sviluppo delle muffe rendendo l’ambiente salubre e mantenendo un’opportuna umidità, dove le mucose non si seccano e la produzione di polveri fini è ridotta al minimo.
- Sostenibili: la produzione della calce è un ciclo ad emissioni zero, perché l’anidride carbonica rilasciata nell’ambiente durante la cottura del calcare, viene totalmente riassorbita non solo quando il grassello stagiona ma anche quando le finiture asciugano. Per un ciclo a zero emissioni di CO2.
- Semplicità e bellezza: si applicano facilmente e rendono gli ambienti unici con colori caldi e vibranti.
Guardando al futuro, quali idee e progetti vorreste ancora realizzare?
Per creare qualcosa di veramente nuovo ripartiamo ogni volta da zero senza dimenticare le cose che da sempre sappiamo fare bene.
Ogni nostro prodotto è accuratamente studiato per soddisfare le esigenze di chi condivide i nostri valori e desidera un effetto estetico sempre attuale, unico e personalizzato. Siamo sempre alla ricerca di soluzioni di design capaci di coniugare tradizione, innovazione, naturalità e benessere. È proprio questo che ci aspetta nel futuro.
Ringraziamo per la gentile intervista concessa Paola De Toni, co-titolare di La Calce del Brenta.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La produzione mondiale di calce è stimata in oltre 300 milioni di tonnellate per anno.
- In Europa il massimo produttore di calce è la Germania con circa 10 milioni di tonnellate anno. La seguono Italia e Francia con circa 4 milioni di tonnellate anno ognuna.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it