“Le tecniche dell’Estasi” è il libro di Lorenzo Speltoni, studioso di psicologia ed antropologia, che osserva culture e religioni degli abitanti del mondo. Intervista all’autore.
Chi è Lorenzo Speltoni e come nasce la sua curiosità nei confronti dell’uomo e di tutto ciò che vive ed ha vissuto nel passato?
Mi considero un libero ricercatore che vive appassionatamente la cultura in maniera indipendente con entusiasmo.
Debbo dire che l’uomo mi ha sempre affascinato fin dalla tenera età. Da bambino ero stregato, dall’immaginazione: sorprendente proprietà della mente umana di creare prima inesistenti.
Crescendo ho, poi, cominciato a chiedermi quanto la mente fosse fondamentale per la creazione della realtà e ho sempre condotto ricerche indipendenti.
La comprensione del passato è fondamentale per la costruzione del presente e la progettazione del futuro, in qualsiasi ambito dell’esistenza, compresa la Spiritualità.
Credo che l’interesse verso la comprensione di chi siamo e di cosa stiamo facendo sia una prerogativa che nasce spontaneamente nel momento in cui ci si rende conto di quanto sia meravigliosamente terrificante essere “vivi”.
All’interno del suo volume si scoprono miti e legami esistenti tra sostanze, presenti in natura capaci di alterare lo stato fisico e psicologico umano, culture e religioni.
Cosa l’ha spinta a voler fare chiarezza su questa tematica?
Sono sempre stato attratto dalla mente umana. Lo studio della psicologia mi ha portato ad imbattermi, nelle tecniche di manipolazione della coscienza.
La cosa che più mi affascinò fu capire che ciò che noi chiamiamo “realtà” non è altro che un’elaborazione della nostra mente.
Le sostanze psichedeliche provocano cambiamenti nella percezione del reale, e queste alterazioni a volte sono così intense che possono modificare l’idea che una persona ha della vita.
Rimasi affascinato dalla scoperta che popoli e società di ogni epoca e di ogni parte del mondo possedevano tradizioni di ogni tipo che prevedevano l’uso di sostanze psicotrope. La cosa che più mi stupì fu scoprire che culture differenti e distanti, sia geograficamente che cronologicamente, possedevano ritualità simili fra loro.
Tutto questo mi fece pensare che c’è un fattore comune in tutti noi, che ci rende davvero differenti dal resto delle forme di vita finora conosciute: la Coscienza.
Secondo il suo punto di vista, le culture e le religioni degli uomini nel mondo stanno evolvendo? Se sì, in che modo?
Questo è un quesito molto complesso. Che il mondo stia cambiando credo sia un dato di fatto indiscutibile.
Un grande filosofo dell’ottocento, Friedrich Nietzsche, si rese conto che le religioni monoteiste erano destinate a concludersi, ed egli definì questo passaggio “la Morte di Dio”. Il filosofo dichiarò, inoltre, che l’uomo non sarebbe riuscito a sopportare questa “Morte”.
Credo che il mondo in cui oggi ci ritroviamo a vivere sia la prova che Nietzsche aveva ragione. È, infatti, evidente che le grandi religioni monoteiste abbiano perso quasi completamente il loro potere e il loro valore. Le nostre società, però, non sono ancora riuscite ad evolvere trovando un nuovo modo di approcciarsi eticamente all’esistenza.
Questo è un grave periodo di crisi per l’umanità, e, infatti, molte problematiche a livello psichico e comportamentale sono drasticamente in aumento.
Personalmente credo che il mondo stia andando incontro ad un cambiamento in ogni caso inevitabile. Per questo, sarà importante capire come trovare il giusto equilibrio tra la nostra crescita tecnologica ed il bisogno di soddisfare l’attrazione per il Sacro.
Come immagina il legame tra uomo, magia e religione nel futuro?
Tenderà a sciogliersi a causa del progresso della scienze e di necessità più “terrene” (quali lavoro, ricchezza, ecc.)?
Riuscire a fare una previsione veritiera credo sia pressoché impossibile, poiché ci sono troppi elementi ancora in fase di mutamento.
Quel che mi auguro personalmente, è che la Magia torni ad essere compresa e intesa per ciò che è veramente, per il semplice fatto che in realtà è assolutamente associabile alla Scienza.
Al contrario di quanto generalmente si pensa, le pratiche spirituali si basano su aspetti concreti di azione e reazione ripetibili nel tempo.
Se all’uomo bastassero cose come la realizzazione sul lavoro e il guadagno economico per sentirsi appagato dalla propria esistenza questo pianeta sarebbe già una sorta di paradiso. Ma l’uomo è un diamante dalle molte facce. Alcuni di questi lati li conosciamo, altri sono ancora dei misteri da svelare, ed è per questo che credo ci sarà un ritorno ad una ricerca della spiritualità.
Ci attendono tempi avversi e cambiamenti, ma sono convinto che questo rimescolamento delle carte sul banco da gioco della Vita alla fine farà nascere un nuovo ordine.
Gli effetti degli scacchi sulla psicologia: un gioco che ti cambia la mente
Un ringraziamento speciale al Sig. Lorenzo Speltoni per la massima disponibilità.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Più del 40% degli italiani, nell’arco della loro vita, si sono rivolti almeno una volta ad uno psicologo.
- Nel mondo esistono oltre 10 mila religioni differenti.
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