Crescere in natura: uno spazio per i più piccoli a stretto contatto con gli animali

Crescere in natura|Associazione Bellotta

La redazione di Habitante ha il piacere di poter intervistare l’associazione “La Bellotta”. Un luogo che accoglie i più piccoli, con un bellissimo progetto chiamato Crescere in Natura.

Al confine tra Piemonte e Lombardia, un luogo in cui i più piccoli possono entrare in contatto diretto con gli animali e la natura.

Avete creato un luogo in cui i bambini possono entrare direttamente in contatto con la natura. Come avete pensato di accogliere i bambini nel progetto crescere in natura? E quali sono i primi passi che fanno i più piccoli da voi?

L’esplorazione è un’innata attitudine dei bambini fin dalla primi mesi di vita, è la naturale e spontanea modalità con la quale conoscono sé stessi, gli altri e il mondo. A noi non resta che assecondare e nutrire il bisogno di conoscenza dei bambini, restituendo loro la possibilità di esplorare anche lo spazio all’aria aperta, così ricco di stimoli senso-motori.

Scavare nella terra, osservare un lombrico, nominare e annusare fiori e piante, arrampicarsi sugli alberi, costruire con i sassi, accarezzare un asino sono tutte esperienze che permettono al bambino di conoscere le possibilità del proprio corpo. Ma anche la varietà di colori, forme, dimensioni, consistenze, fragranze, temperature, ecc. Conoscere quindi il mondo e sviluppare, attraverso l’esperienza diretta e concreta, conoscenze, competenze e abilità (motorie, cognitive, emotive, relazionali).

All’inizio i genitori accompagnano i bambini ad una graduale conoscenza del nuovo contesto e delle educatrici, lasciando ai piccoli la libertà di scoprire spazi, materiali, giochi.

Ovviamente l’ampia possibilità di fare e giocare liberamente fa in modo che ciascun bambino trovi il proprio spazio e attività d’interesse.

Sarà poi cura dell’educatore predisporre tempi, modi e contesti perché i bambini sperimentino e crescano anche nella dimensione di gruppo, facendo esperienza della bellezza ma anche della fatica del fare insieme, del condividere, cooperare, litigare.

Arrivano le Aule Natura: per rispettare la natura anche a scuola

La fascia adatta al vostro progetto è quella che va da 1- 6 anni, che tipo di attività proponete ai più piccoli?

Il progetto Crescere in Natura ha dato vita 5 anni fa ad un percorso di educazione all’aperto per i bambini da 1 a 6 anni, al quale si è aggiunto nel 2020 anche un percorso per la fascia della scuola primaria. Il contesto all’aria aperta è a misura di tutti, a prescindere dall’età perché la sua varietà e ricchezza crea continuamente, e a volte inaspettatamente, condizioni, situazioni e stimoli per sperimentare e sperimentarsi, quindi per scoprire, conoscere e crescere a tutte le età.

Molto spesso proponiamo la stessa esperienza a bambini d’età molto diversa, lasciando la possibilità a ciascuno di intraprendere un proprio percorso a seconda delle abilità e degli interessi che ciascuno di loro porta con sé. Per esempio, nell’esperienza di manipolazione dell’argilla l’obiettivo non è quello di produrre un bel manufatto ma di toccare, annusare, fare esperimenti, dar spazio a domande, inventare, costruire. Tutte azioni ed esperienze che possono fare insieme un bambino di due anni, di cinque o di nove. La verticalità delle età diviene così occasione preziosa per arricchire l’esperienza di tutti.

Le attività proposte sono molto varie: dall’esplorazione del prato o del bosco, alla scoperta dei materiali naturali (terra, sassi, foglie, semi, bastoni, ecc.), dalla costruzione con materiali destrutturati e di riciclo (cartoni, tubi, scarti di stoffa, resti di gomitoli di lana, tappi, ecc.), alla cura dell’orto e degli animali, l’accendere il fuoco e leggere insieme un buon libro o albo illustrato.

Più ricche e varie sono le esperienze che i bambini avranno modo di vivere, maggiori sono le loro possibilità di conoscere e sviluppare competenze.

Invece, per quanto riguarda lo spazio, com’è collocato? Si parla di una iurta, giusto?

Abbiamo a disposizione uno spazio molto ampio, perché l’Associazione ha sede presso una vecchia cascina ristrutturata in un terreno dalle grandi dimensioni. Uno spazio vario e diversificato: prati curati ma anche incolti e selvatici, un boschetto, il paddock degli asini, un parco giochi attrezzato ma sobrio, una tenso-struttura arredata con tavoli e panche. Ma anche un lungo viale alberato che in ogni stagione cambia volto, regalando possibilità di incontri, esperienze ed emozioni.

La iurta è lo spazio al chiuso a disposizione dei più piccoli, luogo caldo, accogliente e a misura dei bambini. Un pavimento di legno e pietra, una struttura naturale autoportante, una forma circolare, pochi giochi, qualche materiale, molti libri fanno di questo spazio una vera tana! Al suo esterno una “cucina di fango”, una vasca di sassi, un piccolo orto di erbe aromatiche. Anche un cerchio di tronchi con al centro un braciere di pietre per il fuoco, spazio della vita sociale del gruppo.

Inoltre, un’ampia sala e un appartamento offrono riparo sicuro nelle giornate di maggior freddo o pioggia battente, oltre che accogliere materiali, libri, strumenti per i bambini più grandi della scuola primaria.

Dentro e fuori sono in continuo e costante dialogo, passaggio e scambio: possiamo leggere e studiare anche sdraiati sul prato, osservare una foglia con l’ingranditore in sala. Oppure dipingere en plein air o nel Closlieu, il meraviglioso e colorato spazio per il gioco del dipingere!

Poi esiste il mondo fuori! Prati, boschi, il Ticino ed il suo parco, ma anche il paese con la biblioteca, il Museo, le vie ed il mercato: ogni luogo è occasione d’incontro ed esperienza.

Associazione Bellotta
Crescere in natura: uno spazio per i più piccoli a stretto contatto con gli animali – concesso da Crescere in Natura- Associazione Bellotta

Come avete pensato di far incontrare i bambini con gli animali? Avete avuto molti riscontri positivi?

I bambini sono naturalmente attratti dal mondo animale, accompagnati da curiosità e meraviglia!

Il contesto offre quotidianamente la possibilità di fare piccoli e grandi incontri anche con “il selvatico”: leprotti nei prati, poiane che volteggiano, bisce di passaggio, il suono del picchio o il canto del cuculo, il rospo nella roggia. Le mantidi che depongono le uova: tutti incontri ricchi di emozioni e domande.

Ogni giorno si vanno poi a salutare gallo e gallina, le caprette alle quali portiamo bucce di frutta e verdura, e gli amati asini.

I bambini della scuola hanno, due mattine a settimana, la responsabilità di dare acqua pulita e fieno fresco a tutti gli animali: una preziosa esperienza di cura.

Anche i più piccoli danno il loro contributo, pulendo il paddock, spazzolando gli asini e facendogli tante coccole! Sono questi momenti preziosi d’incontro con l’alterità animale per sviluppare conoscenze, per sostenere il senso del rispetto e responsabilità. Un modo per venire in contatto con le proprie emozioni (la felicità nello stare accanto ad un asino ma magari anche la paura; la noia e la fatica della cura ma anche l’affetto che proprio di questa si nutre).

Perché crediamo che solo nell’incontro e nell’esperienza diretta con un luogo o un animale possano nascere e crescere la conoscenza e l’affetto. Quegli elementi alla base dei sentimenti di protezione e cura necessari per il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente, verso scelte consapevoli. Questa è per noi l’essenza dell’educazione ambientale.

Per voi è molto importante che le varie famiglie, gli educatori e i genitori, abbiano un momento di confronto, giusto? Come funziona Crescere in natura?

Il progetto di outdoor education vede coinvolte molte famiglie che cercano contesti altri rispetto a quelli più tradizionali per le esperienze educative e sociali dei loro bambini.

Molti i momenti d’incontro e confronto tra genitori ed educatori: colloqui, incontri a tema, feste e momenti di gioco e attività condivise, scambi quotidiani di informazioni.

E’ per noi importante restituire ai genitori le modalità, le pratiche, gli obiettivi del progetto di educazione all’aperto, al fine di far emergere “i perché” delle scelte che guidano le esperienze quotidiane proposte. Perché dare ai bambini la possibilità di giocare con i bastoni? E dedicare tanto tempo all’esperienza diretta nell’acquisizione di contenuti e competenze? O di stare fuori anche quando piove?

Tutte domande che spesso i genitori portano e che vengono accolte e rilanciate, mostrando benefici ma anche “costi” delle esperienza proposte. Perché le esperienze in natura portano con sé non solo possibilità e bellezza, ma anche aspetti faticosi e un po’ spiacevoli, quali il caldo d’estate, gli insetti, i vestiti sporchi, i rischi.

Ecco, il tema del valore del rischio educativo è sicuramente uno di quei temi che val pena approfondire e su cui confrontarsi. Non solo con i genitori ma anche costantemente nell’équipe di lavoro. Non un rischio fine a sé stesso ma una possibilità di vivere un’esperienza, protetta e con un adulto accanto, al fine di sviluppare capacità per l’auto-protezione. O meglio ancora, per la protezione di sé stessi e del gruppo.

Uno stare fuori, in natura, che non significa solo stare all’aria aperta ma aprirsi al mondo e agli altri attraverso le esperienze, il corpo, le relazioni, le emozioni.

Grazie per il tempo dedicato

Bambini e animali domestici: un legame forte e fondamentale

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Uno studio condotto dalla Dott.ssa Tanja Sobko dell’Università di Hong Kong ha verificato il rapporto tra bambino e natura.  I risultati mostrano che, i bambini che hanno un rapporto più stretto con la natura, hanno un minore disagio psicologico. Ma anche un minore iperattività e difficoltà nel relazionarsi con il mondo.

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