Intervista all’Architetto Giacomo Bonci – L’architettura nell’era digitale: l’uso dei social media per veicolare messaggi ai professionisti del settore

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In un’epoca in cui la tecnologia e i social media sono parte integrante delle nostre vite, molti professionisti trovano modi creativi per sfruttare queste piattaforme digitali per promuovere la loro attività e diffondere messaggi nel proprio settore. Giacomo Bonci, un architetto di successo, è diventato noto su Instagram per la sua abilità nel comunicare con il pubblico di professionisti del settore dell’architettura.

In questa intervista, parleremo con Giacomo per scoprire come utilizza i social media, in particolare Instagram, per promuovere l’innovazione nell’architettura e diffondere informazioni rilevanti nel settore. Scopriremo i vantaggi che ha riscontrato nell’uso dei social media come strumento di comunicazione e come ritiene che l’e-commerce influenzi il percorso di progettazione degli spazi del futuro e l’esperienza di acquisto dei clienti. Infine, Giacomo condividerà la sua visione della casa ideale del futuro e quali elementi innovativi saranno essenziali per le abitazioni, influenzando il modo in cui viviamo negli spazi domestici.

Intervista all’Architetto Giacomo Bonci – L’architettura nell’era digitale: l’uso dei social media per veicolare messaggi ai professionisti del settore

Intervista all'Architetto Giacomo Bonci - L'architettura nell'era digitale: l'uso dei social media per veicolare messaggi ai professionisti del settore
Il team di Edilizia Bonci

Puoi parlare dell’esperienza che hai acquisito durante il tuo percorso di studi universitari e come ti ha aiutato nella tua carriera di architetto?

La mia esperienza universitaria è stata molto positiva, sono riuscito a trovare una strada giusta per realizzare i miei sogni. Io personalmente sono stato uno molto pratico, mentre molti miei compagni realizzavano progetti che non stavano in piedi, io ho sempre realizzato progetti mirati alla realtà. Questo è stato possibile grazie alle conoscenze che apprendevo in cantiere da mio babbo. Un’altra cosa che mi ha insegnato l’università è stata quella di riuscire a darmi degli obiettivi e di riuscire a raggiungerli facendo leva solo su me stesso, sulla capacità di organizzarmi, e questo adesso mi torna molto utile.

Come riesci a gestire due strade parallele nell’edilizia, lavorando sia come architetto nello studio Andrea Mercati che, come Project Manager presso l’impresa edile, Bonci edilizia? Quali sfide incontri e come le affronti?

Il mio lavoro principale è fare architettura nello studio, questo è quello che faccio per la gran parte del tempo. Mi piace molto relazionarmi con i clienti e capire le esigenze che hanno, le paure che incontrano durante il percosro, in modo da rasserenarli e motivarli. Per quanto riguarda il project manager lo faccio più per imparare e stare in cantiere. mi piace molto relazionarmi con i tecnici che progettano le opere. La parte più difficile di questo lavoro è far rispettare i tempi e avere sempre un piano b.

Lo studio Andrea Mercati si occupa principalmente di progettazione architettonica e design di edifici residenziali. Puoi condividere qualche progetto significativo in cui hai lavorato di recente?

Sì, si occupa principalmente di questo. Uno degli ultimi lavori che abbiamo completato da poco riguarda la demolizione e ricostruzione di un edificio residenziale a due piani. Qui avevamo il vincolo di mantenere la sagoma esterna uguale a quella precedente e il problema principale era dividere gli ambienti in maniera armoniosa. Siamo riusciti a creare un ambiente unico a piano terra che comprende il soggiorno e la cucina, mentre al piano di sopra abbiamo inserito la zona notte con una terrazza panoramica per la camera padronale. Abbiamo inserito delle aperture molto grandi, solo sul lato privato, che potessero portale luce agli ambienti. Il cliente alla fine è stato soddisfatto sia perché abbiamo soddisfatto le sue esigenze sia perché abbiamo finito i lavori in poco più di 12 mesi.

Partecipi costantemente a concorsi di progettazione nazionali e internazionali di architettura. Qual è stato il concorso più stimolante in cui hai partecipato finora? Puoi parlarci del tuo progetto e dell’esperienza che ne hai tratto?

Di solito facciamo 3 o 4 concorsi ogni anno. Questo perché ci permette di mantenere la mente allenata sulla progettazione, e poter osare su alcune scelte che di solito sul residenziale non sono fattibili. L’ultimo concorso che abbiamo fatto siamo arrivati tra i primi 10 ricevendo una menzione d’onore, il concorso riguardava la riqualificazione della torre Rinalda a Lecce, promosso da reuseitaly.

Come utilizzi i social media, in particolare Instagram, per promuovere l’innovazione nell’architettura e diffondere informazioni nel tuo settore? Quali sono i vantaggi che hai riscontrato nell’uso dei social media come strumento di comunicazione?

Riguardo ai social media li utilizziamo per promuovere il nostro modo di lavorare e far capire ai clienti che possiamo risolvere i loro problemi. I vantaggi sono sicuramente quelli della visibilità, che non è paragonabile a quella del metodo tradizionale.

Offri anche servizi di consulenza online o direttamente sul posto. Puoi spiegarci di più su questi servizi e come possono aiutare i tuoi clienti a portare il lusso nella propria casa?

Riguardo ai servizi noi realizziamo progetti in tutta Italia, ma per la direzione lavori possiamo farla solo sul posto, perché curiamo molto i dettagli in fase di realizzazione e questo ci costringere a essere molto presenti in cantiere. per portare il lusso sulle case dei  nostri clienti noi adottiamo un metodo minimalista, perché la nostra idea è quella che togliere è meglio che mettere.

Tra i tre strumenti che offri per migliorare un’abitazione (distribuzione arredo, illuminazione e scelta materiali), quale ritieni sia il più importante e perché?

Noi offriamo un servizio di progettazione completo, curando ogni aspetto del progetto. questo perché secondo noi ogni progetto ha bisogno di ogni minimo dettaglio, dai materiali alla luce fino ad arrivare alla distribuzione interna.

Qual è il tuo approccio personale nella consulenza dedicata alla distribuzione interna dell’edificio e alla gestione degli ambienti? Puoi darci un esempio concreto di come hai trasformato uno spazio attraverso la distribuzione degli arredi?

A volte capita di trovare delle case molto belle, ma piene di arredi e di oggetti. Quando si presentano queste situazioni la prima cosa che facciamo è ripensare quell’ambiente completamente libero, dopo di che in base a come sono posizionate le finestre e gli impianti cerchiamo di inserire l’arredo considerando le esigenze del cliente. A questo punto basta inserire un bel divano, un tavolo e una cucina elegante che che il gioco è fatto.

Qual è il tuo punto di vista sull’importanza crescente dell’e-commerce nel settore dell’architettura di interni? Secondo una recente ricerca di mercato, il settore dell’e-commerce di arredamento ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, con un aumento del 30% delle vendite online nel corso dell’ultimo anno. Inoltre, il 78% degli acquirenti nel settore dell’architettura di interni ha dichiarato di utilizzare piattaforme digitali come fonte principale per la ricerca e l’acquisto di prodotti. Alla luce di questi dati, come pensi che l’e-commerce influenzi il percorso di progettazione degli spazi del futuro e l’esperienza di acquisto dei clienti?

Credo che in questo momento chi non lavora online ha già perso in partenza. Compreso anche tutto ciò che riguarda i prodotti di design. Adesso possiamo parlare a distanza con un consulente di un’azienda di cucine e scegliere quella più adatta a noi. Con le misure che il tecnico sul luogo fornisce possiamo far arrivare oggetti da tutto il mondo, anche se consiglierei prima di guardare in Italia perché è difficile trovare di meglio

Secondo la tua visione, come sarà la casa ideale del futuro? Quali caratteristiche o elementi innovativi ritieni che diventeranno essenziali per le abitazioni e come potranno influenzare il modo in cui viviamo negli spazi domestici?

La casa ideale dovrà avere degli spazi interni come logge, aperte e con piante o piccoli alberi, questo per chi vive in città, altrimenti come per il mio caso è necessario un giardino. Dentro casa servirà uno spazio per lavorare, che sia isolato dal resto delle attività, non lavorare dove si mangia e dove si dorme perché a lungo termine crea dei problemi di orientamento. Mentre gli spazi per il giorno dovranno essere liberi e flessibili. La zona notte la penso come un ambiente intimo ed accogliente, con camere da letto grandi e luminose.

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