La redazione di Habitante.it ha avuto il piacere di intervistare l’Architetto Francesco Perrone dello studio X1Architettura.
Salve, architetto Perrone, grazie anzitutto per aver accettato di concedere questa intervista alla redazione di Habitante. Può raccontarci com’è iniziata la sua passione per l’architettura e come ha deciso di intraprendere questa carriera?
La passione per l’architettura credo sia insita in chi si approccia a questa professione ed immagino che chiunque svolga questa attività già dai primi anni di vita mostri un interesse per tutto ciò che ha a che fare con la creazione di qualcosa.
Personalmente ero e sono tuttora affascinato dalla possibilità che concede questo lavoro di vedere realizzato davvero, in maniera tangibile, un qualcosa che da prima si delinea solo nella nostra mente ma che dopo realizzato diventa vero e materico. Inoltre mi rende felice creare quello che per molte persone è uno degli obiettivi principali della loro vita, la realizzazione della loro casa.
Quali sono stati gli elementi chiave della sua formazione presso l’Università Federico II di Napoli che hanno influenzato il suo approccio alla progettazione architettonica?
Il percorso universitario è estremamente personale e ogni studente sceglie quale aspetto dell’architettura approfondire nel corso dei propri anni di studio. Purtroppo l’aspetto della progettazione di interni è abbastanza trascurato nell’ambito accademico napoletano ma in compenso posso dire di aver approfondito molto bene la materia della composizione architettonica ed è proprio la composizione ciò che sta alla base di ogni ragionamento architettonico a prescindere da quale sarà il prodotto finale del lavoro progettuale.
Anche la mia tesi di laurea è stata improntata proprio su un articolato studio di composizione architettonica per un nuovo edificio in una complessa area urbana di Napoli. Una volta terminato il percorso universitario poi mi è stato possibile approfondire tutto ciò che riguarda la ristrutturazione ed il design di interni lavorando presso diversi studi di progettazione specializzati nel settore.
Cosa l’ha ispirata a fondare lo studio X1Architettura nel 2021? Quali erano i suoi obiettivi principali?
Ho deciso di aprire lo studio di architettura X1Architettura principalmente per poter realizzare le idee che avevo in mente e che spesso lavorando per altri professionisti non riuscivo davvero a concretizzare. Quando ho deciso di intraprendere un percorso lavorativo personale l’obiettivo principale che mi sono posto è stato quello di diventare riconoscibile.
Essere riconoscibile in questo campo credo sia possibile solo se si ha la capacità di ricercare soluzioni architettoniche sensate e giustificate che funzionino sempre. Per questo motivo svolgo continuamente una ricerca sulle volumetrie e le cromie all’interno degli spazi e miro principalmente a questi dettagli come “marchi” di riconoscibilità.
Come nasce la collaborazione con altri studi di progettazione architettonica? Quali sono i progetti particolarmente significativi per lei, su cui ha lavorato con queste collaborazioni?
Inizialmente, appena dopo la laurea, ho lavorato come collaboratore con diversi professionisti e studi di progettazione che mi hanno introdotto in questo mondo lavorativo complesso e variegato. Una volta fondato lo studio X1Architettura tramite i social o semplicemente per amicizia sono nate diverse collaborazioni professionali.
Alcuni lavori che ricordo particolarmente interessanti sono stati ad esempio quelli di collaborazione alla progettazione di un edificio per l’università Parthenope di Napoli ma anche quella di una nuova stazione della Linea 6 della Metropolitana di Napoli, con annesso un grande deposito ferroviario.
In che modo l’esperienza in un territorio multietnico come quello campano ha influenzato il suo approccio alla progettazione, specialmente considerando la realizzazione di progetti negli USA?
Lavorando per un periodo nell’area flegrea per un noto studio di architettura ho avuto la possibilità di collaborare alla realizzazione di alcuni progetti negli Stati Uniti. L’area flegrea infatti grazie alla presenza della Nato e alla sua forte vocazione commerciale e navale è ricca di persone che hanno un forte legame con gli USA.
È sicuramene complesso applicare le proprie conoscenze in materia di progettazione in un contesto completamente differente, basti pensare infatti che con gli americani non condividiamo neanche lo stesso sistema di misurazione delle distanze, però infine un lavoro in un qualunque contesto diverso dal nostro penso possa sicuramente aiutare a sviluppare una forma di adattamento al ragionamento progettuale.
Il design italiano inoltre è molto ricercato all’estero per la sua semplicità ed eleganza, e soprattutto negli USA è fortemente apprezzato.
Come affronta la progettazione degli interni rispetto a quella degli edifici? Ci sono principi guida o ispirazioni specifiche che guidano il suo lavoro in questo ambito?
Come spiegavo nella domanda relativa ai miei obiettivi principali credo che la chiave della riconoscibilità in architettura risieda nella giusta scelta delle soluzioni architettoniche. Se quindi dovessi realizzare il progetto di un intero edificio piuttosto che di un singolo appartamento credo che lo affronterei esattamente nello stesso modo, ovvero ricercando la corretta soluzione.
Sono un appassionato dell’architettura contemporanea, delle linee rette, dei colori pastello ed in particolare del design scandinavo. Dallo studio di interni ed architetture d’autore sto sempre di più imparando a gestire all’interno dei miei progetti un giusto equilibrio tra volumi, colori e luci. Credo che ogni progetto abbia una sua identità e che il ragionamento che è alla base di ognuno di esso debba essere visibile nella sua interezza.
Spostiamo il focus verso il mondo degli e-commerce nel settore arredo casa. Una recente ricerca di mercato ha evidenziato che il settore dell’e-commerce di arredamento ha subito una crescita costante e significativa, con un aumento del 30% delle vendite online nel corso dell’ultimo anno. Il 78% degli acquirenti nel settore dell’architettura di interni ha dichiarato di utilizzare piattaforme digitali come fonte principale per la ricerca e l’acquisto di prodotti. Alla luce di questi dati, come pensa che l’e-commerce influenzi il percorso di progettazione degli spazi del futuro e l’esperienza di acquisto dei clienti? E qual è il suo punto di vista sull’importanza crescente dell’e-commerce nel settore dell’architettura di interni?
Arredare una casa con soluzioni di design sempre nuove e che possano accontentare ogni volta i diversi gusti dei clienti non è semplice. L’e-commerce sicuramente aiuta a poter usufruire, se pur solo visivamente, dell’intera produzione di un brand con tutte le possibili combinazioni di materiali e colori, dando così al cliente la massima possibilità di scelta.
Credo che un passo necessario da fare per ogni produttore di arredamento con vendita online sia fornire ai professionisti, oltre ai cataloghi, anche tutti i modelli necessari ad una progettazione tridimensionale in modo da poter permettere ai clienti una corretta visione del prodotto mediante la realizzazione di render fotorealistici.
Grazie, Architetto Perrone, per averci concesso il suo tempo.