Internet delle cose: quando il futuro è sempre con noi

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Chi avrebbe mai pensato, anche solo poco più di un decennio fa, che grazie alla tecnologia nota come Internet delle cose avremmo potuto rendere una sveglia intelligente, oppure risparmiare sulla bolletta della luce e del gas? Solo i più smaliziati con la tecnologia, probabilmente.

A quanti di noi infatti, soprattutto a coloro che vivono in case costruite non propriamente l’altro ieri, è capitato di impallidire di fronte alle bollette della luce e del gas? Abbiamo il vago sospetto di poter tranquillamente rispondere in questi termini: «più o meno a tutti». Stiamo forse esagerando? Oppure amiamo la polemica? Nessuna delle due cose.

Negli ultimi anni si è difatti assistito ad una vera e propria impennata nel costo di quei suddetti due elementi (gas ed energia elettrica) dai quali, volenti o nolenti, dipendiamo anima e corpo; rincaro che ci ha aiutato a divenire inevitabilmente degli eterni scontenti scorbutici (sì, qui stiamo un pochino esagerando, ma solo lievemente).

Ecco allora svelato il mistero del perché, di questi tempi, abbiamo qua e là potuto assistere al sorgere di molti cantieri isolati nei pressi delle abitazioni dei nostri vicini; ville, case e casette assortite che, al pari di vere e proprie fortezze in declino, cercavano disperatamente di resistere ai micidiali assalti di bollette inferocite. Ora, non che un cappotto termico non serva…altro che sì, ma il vero problema, che non riesce a risolvere, è quello dei costi di realizzazione! Soprattutto per quanto riguarda il cappotto termico esterno. Bisogna, in media, spendere cifre considerevoli per ricoprire l’intera nostra casa.

Che dilemma, la cura sembra non essere all’altezza del malanno…quindi? È tutto perduto? La risposta sembrerebbe essere un chiaro e rassicurante «NO!».

Infatti, dove i metodi tradizionali non arrivano, ci pensa proprio quella tecnologia della quale abbiamo parlato in apertura:  la tecnologia dell’Internet degli oggetti, meglio noto come Internet delle cose.

Ognuno di noi, giunti a questo punto, potrebbe tranquillamente domandarsi: « Ma…

…che cos’è l’internet delle cose? »

È proprio vero… anche quando non ne siamo affatto intenzionati, è davvero facilissimo imbattersi in qualche bizzarra novità! Tanto semplice e spontaneo da sembrare un po’ più di una semplice coincidenza. Quando poi lo strumento con il quale ci avventuriamo alla scoperta dell’infinita vastità di ciò che ignoriamo (mm… sì, l’internet delle cose era compreso nella vastità di ciò che chi scrive ignorava e ancora ignora) è internet, la strana coincidenza diviene una legge.

E se vi dicessimo che questa volta la vera novità, con la quale potrete esaudire anche i vostri desideri di risparmio espressi in precedenza, è proprio Internet stesso? Ne rimarreste colpiti, vero? Immaginiamo di sì.

In quale strano modo internet potrebbe rappresentare una vera novità? Internet esiste da una vita!

Sì, ma non  è sempre esistito come Internet delle cose!

Dovendo descrivere l’Internet delle cose potremmo dire, prima di tutto, che la sua natura e il suo funzionamento non sono assolutamente di difficile comprensione.

Grazie a una metafora, potremmo pensare agli oggetti della nostra casa (sveglia, lavandini, specchiere, wc, interruttori della luce e del gas) come a parti del corpo che, collegate al cervello (internet), prendono vita divenendo a loro volta intelligenti.

Grazie all’Internet delle cose (una tecnologia meno costosa di qualsiasi altra che comporti semplici modifiche strutturali all’abitazione) potremmo perciò avvantaggiarci di molte comodità .

Tra gli innumerevoli benefici dei quali saremo in grado di godere con l’Internet delle cose, oltre alla sveglia che deciderà di suonare in anticipo poiché a conoscenza del traffico insolito sulla nostra strada abituale, non possiamo dimenticare, soprattutto, l’intelligente gestione della luce e del gas che, al posto nostro, deciderà di illuminare e riscaldare gli spazi abitativi nel miglior modo possibile.

Piccolo appunto: l’internet delle cose, il futuro può essere davvero molto divertente

beneficio dell'internet delle cose
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L’Internet delle cose, ad esempio, può permetter a tutti gli appassionati del running di godere di un paio di scarpe realmente intelligenti! Tramite la connessione internet, infatti, le nostre scarpe da corsa, perfettamente collegate a quelle in quel momento indossate dal nostro sfidante, saranno in grado di informarci in tempo reale dello stato in cui versa la nostra gara a distanza. In questo modo non si potrà di certo barare quindi… abbandoniamo divani e poltrone e fuori ad allenarci!

Oltre gli scopi ludici e francamente accessori che questa tecnologia è in grado di offrirci, un’altra funzione salta subito all’occhio: l’importante aiuto che è in grado di offrire a chi non gode di una salute di ferro. I vasetti delle nostre medicine, grazie all’internet delle cose, potrebbero essere in grado di avvisarci in caso di mancata assunzione del medicinale.

Si potrebbe volere qualcosa di più? È già molto, ne siamo sicuri.

Di solito si sente dire che chi non ha testa ha gambe, ma, in questo caso, sarebbe invece più appropriato dire: « chi non ha testa, ha l’INTELLIGENZA DELLE COSE! ».

È proprio tutto oro quel che luccica?

Diciamo sì e no allo stesso tempo. Sì perché l’impatto di questa tecnologia è senz’altro positivo, no perché all’Internet delle cose potrebbe essere legato qualche problemino di sicurezza della privacy.

Dovremmo quindi farci prendere dallo sconforto e smettere di leggere questo articolo poiché ormai poco interessante? Assolutamente no, dovremmo piuttosto assumere un atteggiamento rilassato e razionale. In fin dei conti, chi di noi non comprerebbe un computer per i problemi di virus? Molto pochi.

Jean-Pascal Tricoire
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In merito all’esistenza di possibili criticità legate all’uso dell’Internet delle cose, Jean-Pascal Tricoire, ceo della multinazionale Schneider Elecrtic, ha infatti tenuto a specificare, presso l’Innovation Day tenuto a Parigi a inizio Aprile, che l’azienda spende e continuerà a spendere parecchi soldi per la sicurezza dei dati personali. Un motivo in più, insomma, per essere ancor più fiduciosi verso questa tecnologia.

In quest’ultima parte dell’articolo, abbiamo deciso di esporre le criticità legate all’uso dell’internet delle cose proprio al fine di sensibilizzare lo sguardo critico dell’Habitante consumatore. Solo da uno sguardo a 360° su quello che ci circonda, con i vantaggi e i problemi che vi ineriscono, può infatti derivare un più sano e consapevole utilizzo dell’habitat (naturale e tecnologico) e delle sue risorse. Mai essere prevenuti, ma sempre dotati di un’attenzione che, mai, si può considerare eccessiva.

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