Con l’arrivo dell’estate torna anche l’incubo degli incendi. L’ultimo rapporto Ispra ha fotografato e confrontato la situazione degli ultimi due anni.
Negli ultimi anni sono sempre di più gli ettari di territorio italiano che bruciano. Da un lato le temperature sempre più roventi dall’altro una probabile leggerezza umana fanno sì che gli incendi aumentando di anno in anno devastino un’importante fetta del patrimonio naturale e boschivo italiano.
L’ultimo rapporto Ispra sugli incendi
Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale nel 2021 in Italia sono andati in fumo il triplo degli ettari di terreno bruciati l’anno precedente, nel 2020. Facendo una stima relativa all’ultimo ventennio risulta che il 40-50% del territorio colpito da incendi è costituito da foreste. Rapportando tali valori al solo 2021, poiché un terzo del territorio nazionale italiano è ricoperto da foreste lo scorso anno è andata persa una superficie totale pari allo 0,5%.
Le regioni italiane più colpite dagli incendi: in testa la Sicilia
Tra le regioni più colpite dai roghi lo scorso anno vi è la Sicilia. Difatti solo nel 2021 ha subito incendi su circa il 3,5% della sua superficie complessiva andando a interessare ben il 60% dei comuni dell’isola. Sul territorio siciliano l’impatto sui boschi è stato di circa il 12%. Subito dopo di trova la Calabria, qui la superficie bruciata è stata pari al 2,4%, con l’interessamento di 240 comuni. Qui si è registrato il peggior impatto sui boschi, pari al 37% dell’area totale. Il parco italiano maggiormente colpito nell’estate 2021 è stato il Parco Nazionale dell’Aspromonte, dove ad andare in fumo è stato circa il 10% dell’intero patrimonio boschivo.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Sempre dai dati del rapporto Ispra è risultato che nelle aree nazionali protette gli effetti degli incendi del 2021 hanno interessato un’ampia porzione di ecosistemi forestali, ovvero il 32% dell’area totale bruciata.
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