Non si placano gli incendi che stanno distruggendo le foreste siberiane da mesi. E intanto i ghiacciai della Groenlandia stanno svaporando.
Oltre 2,7 milioni di ettari di alberi: è l’equivalente per estensione di Piemonte e Val d’Aosta. E stanno bruciando in Russia nell’indifferenza più totale. Sono gli incendi che stanno devastando da mesi questa fredda regione del globo.
E non è tutto: il fumo ha circondato almeno 800 città. In Russia le regioni di Irkutsk, Buryatia, Sakha e Krasnoyarsk hanno dichiarato lo stato d’emergenza: le ceneri e le micropolveri hanno letteralmente coperto i cieli delle città limitrofe alla zona dei roghi.
Fumi che hanno ormai raggiunto Stati Uniti e Canada, attraversando lo stretto di Bering.
Fumi e le polveri fini, oltre a essere particolarmente pericolosi per bambini e anziani, sono emergenza ambientale e un grande pericolo per la salute di tutta la popolazione
La Nasa, che sta analizzando il fenomeno, ha dichiarato che con gli incendi si sono liberate ingenti quantità di anidride carbonica. Si tratta di uno tra i gas responsabili dell’effetto serra e del riscaldamento globale. Inoltre gli incendi rilasciano anche grandi quantità di nerofumo, altamente pericoloso per uomini e animali. Il fumo – spiegano gli esperti – rimane nell’atmosfera così a lungo da modificare le temperature dell’intero pianeta e può avere un impatto meteorologico e climatico devastante.
Le brutte notizie non sono finite.
L’ondata di caldo eccezionale che ha investito gran parte del globo da almeno due mesi, e che ha contribuito ai roghi, non ha risparmiato nemmeno un paese come la Groenlandia. Questo fenomeno sta causando una accelerazione nella fusione del ghiaccio in piena zona artica.
Mercoledì 31 luglio, secondo l’Istituto Meteorologico Danese, in Groenlandia si sono riversati in mare circa 12 miliardi di tonnellate di acqua. E in tutto il mese di luglio nell’Atlantico si sono riversate oltre 197 miliardi di tonnellate d’acqua, provocando l’innalzamento dell’oceano di 0,5 millimetri. Tanto per renderci conto dei numeri, un miliardo di tonnellate, corrisponde al contenuto d’acqua di 400mila piscine olimpioniche.
Groenlandia: le alte temperature hanno fatto riversare in mare 12 miliardi di tonnellate d’acqua (in un solo giorno)
È la conseguenza delle elevate temperature che si sono registrate sull’area facendo sciogliere il ghiaccio. È stato infatti il luglio più caldo dal 2012: la differenza di temperatura rispetto alle medie stagionali, in certe zone del Paese, è stata di oltre 13 gradi °C.
Il documentarista Caspar Haarloev ha ripreso lo scioglimento del ghiaccio durante la produzione di un documentario sul cambiamento climatico chiamato ‘Into the Ice’. “È stato incredibilmente affascinante esplorare la grande e misteriosa criosfera. Tutto questo ghiaccio giace lì come un grande mostro addormentato. A nessuno importava prima che iniziasse a sciogliersi. Ora a tutti importa. E per un’ottima ragione”, ha detto Caspar.
Cosa accadrebbe se tutti i ghiacciai della Terra dovessero fondersi? Il livello dei nostri oceani si alzerebbe di 65 metri… Ecco cosa significherebbe per le principali città costiere d’Europa.
In copertina: Foto Shutterstock di sdecoret
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