In arrivo il Bonus trasporti pubblici: come richiederlo

Bonus trasporti

Bonus trasporti pubblici

In arrivo il Bonus trasporti pubblici. Questo rappresenta un aiuto per mitigare gli effetti del caro energia, ed è indirizzato a studenti e lavoratori. Ecco come richiederlo.

In cosa consiste il Bonus trasporti pubblici

Il Bonus per i trasporti pubblici sarà riconosciuto a studenti e lavoratori che hanno un reddito inferiore a 35mila euro. Questa misura è stata introdotta nel decreto Aiuti 2022. Si tratta di un bonus di 60 euro che potrà essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici fino al 31 dicembre 2022 e sarà valido per un solo acquisto.

Bonus trasporti nel dettaglio

Il Bonus trasporti potrà essere richiesto da chi ha dichiarato un reddito personale lordo di massimo 35mila euro nel 2021. Pertanto, è necessaria la certificazione unica con la quale si verifica l’importo del reddito imponibile, indicato anche nel 730 o nel modello Redditi.

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A quanto ammonta il valore del Bonus trasporti

Il valore massimo del Bonus trasporti è pari a 60 euro. In particolare può ricoprire il 100% delle spese da sostenere per l’acquisto o il rinnovo dell’abbonamento per il trasporto pubblico:

  • locale,
  • regionale,
  • interregionale.

Inoltre, può essere utilizzato anche per il trasporto ferroviario nazionale.

Il voucher è nominativo. Infatti, può essere utilizzato per l’acquisto di un solo abbonamento e non è cedibile. Inoltre, non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore ISEE.

Come richiedere il nuovo bonus

Al momento il Ministero non ha ancora comunicato le modalità da sfruttare per effettuare la richiesta. Si pensa che sarà messa a disposizione una piattaforma dedicata dove poter inserire i propri dati fino a esaurimento dei fondi disponibili. In particolare, il governo ha stanziato 100 milioni di euro totali per l’anno 2022.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Entro il 30 giugno sono previste anche altre agevolazioni destinate alle Regioni finalizzate a coprire i servizi di trasporto pubblico aggiuntivi. Queste sono state pensate per garantire un accesso scaglionato alle scuole, volto a evitare il sovraffollamento sui mezzi e diminuire il rischio di contagio da Covid-19.
  • Secondo i dati Anfia relativi al 2018, gli autobus in Italia sono 042, l’80,4% dei quali sono mezzi vecchi, immatricolati entro il 2012. Questi dati dimostrano che la svolta green fatica a prendere piede. Infatti, la maggior parte degli autobus in Italia, sia pubblici che privati, è ancora alimentata a diesel.

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