La nuova tendenza degli italiani è il consumo di vetro perché ritenuto il packaging più green. Da anni si parla di sostenibilità ambientale, di risparmio energetico, di attenzione all’ecologia e a uno stile di vita più sensibile al nostro pianeta: una ricerca europea emersa da InSites, commissionata dalla community di Friends of Glass, sostiene che un consumatore su due in Europa ha aumentato il consumo di contenitori in vetro negli ultimi tre anni, il 57% in Italia.
Per circa 28 milioni di italiani (8 su 10) il vetro è un materiale sostenibile da preferire a molti altri, magari anche più economici in commercio. Al primo posto le ragioni che spopolano maggiormente sono legate alla “salute dei cibi” e soprattutto al fatto che sia “riciclabile”.
Il vetro e le abitudini degli italiani
La ricerca pone l’attenzione sulle abitudini degli abitanti italiani ed europei: cosa usano per conservare i cibi o portare il pranzo in ufficio? Scopriamo, infatti, che una persona su due utilizza proprio contenitori in vetro e ne sono soddisfatti: l’85% dei cittadini comunitari e il 91% degli italiani lo consiglia vivamente. Dal punto di vista della sicurezza alimentare, il 53% degli intervistati europei lo sceglie perché ritiene sia il miglior materiale di confezionamento per i cibi. Gli italiani sono i più grandi consumatori di questo green packaging, subito dopo i francesi che si classificano con il 67%. Per le bevande invece il vetro è ritenuto il materiale da imballaggi più sicuro per il 73% degli intervistati. In particolare, in Italia, l’utilizzo di packaging come bottiglie e vasetti in vetro è superiore alla media europea, soprattutto per prodotti quali olio, aceto, vino, birra, salse e condimenti, frutta sciroppata e bibite.
Il dato che emerge dall’indagine, sottolinea Marco Ravasi, Presidente della sezione contenitori in vetro di Assovetro, quindi è che “l’Italia è tra le prime nazioni d’Europa per la scelta di contenitori in vetro, più rispettosi dell’ambiente, più sicuri per gli alimenti e simbolo dell’economia circolare”. L’aspetto interessante è che gli italiani si stanno sempre più abituando a leggere le etichette non solo per il contenuto del prodotto, ma anche per la sostenibilità del contenitore. I consumatori ritengono infatti che il vetro abbia il rischio più basso di interazione con il cibo (14%): dal punto di vista macroscopico, il vetro si comporta da inerte, fornisce cioè una barriera di protezione naturale che garantisce di conservare al meglio il prodotto al suo interno (cibi e bevande).
Il packaging in vetro è sostenibile anche per l’economia italiana
Altro aspetto importante è inerente allo sviluppo economico che comporta questa tendenza di massa da parte degli abitanti italiani: la produzione di bottiglie in vetro nei primi mesi del 2017 ha avuto un incremento dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Questo dato si traduce in una lavorazione di 3,7 milioni di tonnellate di materiale (circa 62 kg per abitante) che offre lavoro a 36 mila addetti e garantisce un fatturato di 1,5 miliardi di euro l’anno.
Vediamo infatti che è uno dei pochi materiali di maggior uso comune che può essere riciclato al 100%: basti pensare che 9 bottiglie su 10 di quelle che noi vediamo quotidianamente sono riciclate. Lo scenario dei prossimi anni prevede un aumento di percentuale di riciclaggio fino al 75%, quindi di due terzi del totale, giustificato dalla forte ascesa di questa tendenza sostenibile.
Il riciclo è una pratica virtuosa che tutti dovremmo praticare anche nell’ottica del risparmio dei costi dei prodotti, in termini di risparmio nel regime fiscale delle industrie, nonché per il beneficio ambientale. Quest’ultimo è stato stimato pari a una riduzione del 20% di emissioni di azoto, 9% di zolfo e 50% di polveri per il riutilizzo del vetro usato in 10 anni.
Un materiale più eco-friedly del vetro è davvero difficile da trovare!
“È incoraggiante vedere – ha dichiarato Adeline Farrelly, segretario generale di FEVE, la Federazione Europea dei Produttori di Contenitori in Vetro, commentando la ricerca a nome della community di Friends of Glass – che i consumatori sono diventati più consapevoli dei benefici dell’imballaggio in vetro. Sebbene questi risultati siano rassicuranti, come settore, non possiamo accontentarci e rimaniamo impegnati nel nostro obiettivo di informare i consumatori sulle proprietà uniche di sostenibilità e riciclo del vetro. Non importa – ha aggiunto – quante volte viene riciclato, la natura del vetro comporta che la sua qualità non diminuisce mai, il vetro resta vetro. Oggi, gli europei possono contribuire attivamente a raggiungere un tasso di riciclo del 100%, conferendo le bottiglie di vetro nell’apposito contenitore per la raccolta differenziata. Il vetro può essere infinitamente riciclato come parte di un’economia circolare positiva, all’interno di un ciclo chiuso”.
In ultimo è importante osservare come tutti gli intervistati ritengono importante l’utilizzo del vetro in quanto risulta sicuro per la conservazione dei cibi e delle bibite ed è riciclabile; ma solo le generazioni meno giovani si soffermano sull’importanza della qualità del cibo e dell’azione protettiva che svolge il vetro. Per questo è fondamentale una maggiore sensibilizzazione e informazione, al fine di portare più consapevolezza dei temi ambientali che riguardano gli abitanti del nostro pianeta in prima persona, giovani e meno giovani.
Serena Giuditta