Il turismo emiliano e il problema della ripartenza

Turismo in Emilia Romagna

Dai corsi gratuiti online per gli operatori turistici, agli incentivi economici per le imprese e ai bonus vacanza per le famiglie al di sotto di un certo reddito. Ecco come il comparto del turismo reagisce al lockdown del coronavirus

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Come tutti sanno il settore turistico rappresenta per l’Italia una risorsa strategica

In termini numerici, l’apporto del turismo al PIL italiano è attorno al 13%. L’Emilia-Romagna è una regione in cui convivono tutte le forme di offerta turistica, mare, montagna, terme, città d’arte, enogastronomia.

“Il turismo vale il 13% del Pil ed è un settore sul quale l’emergenza coronavirus ha avuto un impatto enorme: ci vorrà del tempo prima che il turismo internazionale riprenda e dobbiamo quindi lavorare sul turismo interno, italiano, di prossimità”. Lo ha dichiarato il ministro Dario Franceschini annunciando che “nel prossimo decreto ci saranno incentivi seri per le imprese del turismo ma anche per far viaggiare le famiglie”.

L’importanza del turismo a livello regionale è testimoniata dal fatto che negli ultimi cinque anni si siano contate circa 60 milioni di presenze turistiche. In questi tempi di Coronavirus, il settore turistico è fra quelli più colpiti. La stagione estiva è ormai alle porte, ma l’emergenza è ancora lontana dall’essere superata e il turismo avrà anche dei tempi di recupero più lunghi, rispetto ad altri settori. La preoccupazione degli operatori del settore è tangibile e a questo proposito c’è stato nei giorni scorsi un incontro via web con l’assessore regionale Andrea Corsini.

Corsini ha spiegato che la regione ha stanziato due milioni di euro da destinare a tutte le strutture ricettive, quindi alberghi, campeggi, agriturismi, bed&breakfast, per gli interventi di sanificazione, da affrontare ora in attesa di una riapertura, comunque ancora incerta. La regione, inoltre, si sta attivando per studiare regole per usufruire dei locali pubblici, in convivenza con il Coronavirus. Non si deve dimenticare, purtroppo, che nel prossimo futuro dovremo convivere con questo virus, come con quelli di altre malattie già note. La ripartenza, ribadisce Corsini, sarà comunque subordinata alla sicurezza, che resta l’obbiettivo primario.

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Gli incentivi per la ripresa prevedono gli aiuti dati dal governo ai lavoratori stagionali, che sono una gran parte di quelli del settore, oltre alle dilazioni delle scadenze fiscali per le imprese. In più si pensa ad incentivare di nuovo la domanda, con la creazione di un bonus vacanza per le famiglie al di sotto di un certo reddito, spendibile in Italia, entro la fine del 2021. A giudizio di Corsini, questo ‘potrebbe essere uno stimolo importante per il settore’.

Un’altra idea scaturita da questo periodo di crisi è quella che viene dall’ente Destinazione turistica Emilia. Questo ente, sorto per promuovere in modo organico il turismo nelle provincie di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, pone l’accento sulla formazione. La presidente dell’ente, Natalia Maramotti, afferma che in questo tempo di forzata inattività è più che mai fondamentale giocare d’anticipo e sfruttare il tempo per colmare le proprie lacune, per non farsi cogliere impreparati al momento della riapertura.

Pertanto, l’ente ha deciso di organizzare un ciclo di corsi gratuiti via web, per gli operatori turistici. Sono già in programma alcune lezioni a partire dal 16 Aprile. Si parlerà di Social e New Media e di come utilizzarli al meglio, di turismo digitale, di evoluzione del marketing, di comunicazione nella cultura.

Il turismo enogastronomico tra passato, presente e futuro

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

 

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