Il tram a Bologna, un’opera sprecata dopo la pandemia

il tram a bologna Postacchini

Secondo Postacchini di Confcommecio Ascom il tram a Bologna è un’opera sprecata dopo la pandemia. Infatti, ha affermato che non saranno in molti i cittadini che vorranno salirci dopo il Covid.

Il tram a Bologna secondo Postacchini

Durante un incontro web organizzato dalle associazioni Idee al Centro e Vivere la Città, Enrico Postacchini che è anche presidente dell’Aeroporto, ha nuovamente bocciato la proposta dei tram i cui lavori per la linea rossa dovrebbero partire nel 2021. In quanto, per una vera riqualificazione urbana ed ecosostenibile della città bisogna liberare le strade da tutti i mezzi in sosta, grazie a parcheggi a silos. Solo così è possibile una vera riqualificazione con piste ciclabili e giardini. Quindi, anche il tram che nonostante faciliti il trasporto, va ad appesantire il caos nel centro urbano.

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Il Passante di Bologna

Negli ultimi trent’anni al fine di risolvere le criticità del trasporto urbano di Bologna sono state studiate molteplici soluzioni. Sono state studiate in maniera approfondita varie soluzioni prima di consolidare la scelta progettuale del Passante di Mezzo. Questa rappresenta la migliore soluzione in termini di costi benefici e di visione integrata dell’infrastruttura. Anche in questo caso secondo Postacchini si tratta di un rimedio dell’ultimo momento voluto dal Governo 5 Stelle, che tuttavia ha portato a qualcosa di buono.

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo. E tu?

  • Postacchini di Confcommercio si è espresso in maniera insoddisfatta anche su Fico, un altro investimento non andato a buon fine. Infatti, il centro resterà chiuso almeno fino a Pasqua, ma nel frattempo saranno avviati gli investimenti che lo trasformeranno in un parco divertimenti, con sette diverse aree tematiche, nel tentativo di rilanciarlo.
  • Tutto il parco sarà oggetto di un restyling generale per rendere più chiara la sua identità, visto che uno dei problemi emersi da un’indagine di Nomisma è che i visitatori lo vedono come un ibrido incerto fra ristorante, centro commerciale e parco.

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