Dopo anni e anni e a causa di continui ricollocamenti di mobili e oggetti d’arredo, concedersi il lusso di perdere il rogito è più che giustificato (comunque, in caso non lo doveste perdere, nessuno se la prenderà eh! tranquilli!). Ecco perché riottenerne una copia è davvero facile, se sai come farlo.
Vendere e comprare casa è sempre stata una prassi molto diffusa presso gli italiani; popolo di grandi risparmiatori che, difatti, non ha mai guardato con simpatia all’alternativa dell’affitto. A parte le innumerevoli difficoltà di questi nostri difficili tempi, comprare casa rimane, o dovrebbe rimanere, un atto principalmente emotivo. In che senso? Un’immagine tratta dall’esperienza di chi scrive dovrebbe venirci in aiuto. Nella mia mente, in tanti anni, mai si è dissolta un’immagine che, filtrata dagli occhi di me bambino, continua a essere sempre vividamente presente: una villetta in stile Liberty un po’ sofferente che, adagiata sul crinale del Sacro Monte di Varese, spunta tra le verdi conifere accarezzate dal soffiare del vento e dal vociare di una fontana poco distante.
In quel preciso momento, in cui tutto intorno a me sembrava essersi fermato, capii che quella casetta, quelle emozioni e una simile frescura avrebbero dovuto essere mie, per il resto della vita. Ovviamente, e per semplicissime ragioni, quella villetta mi guardò dall’alto in basso quando si accorse dei miei pensieri, ma nonostante il suo rifiuto oggi è proprio grazie a lei se ho ben chiaro cosa significhi voler acquistare un immobile, desiderarlo con ogni parte di sé. Chissà, questa esperienza, magari, mi sarà un giorno utile; per ora serbo un ricordo e un’emozione bellissimi mentre continuo, per ora, solamente a sognarla.
A che pro un simile panegirico? Unicamente per ricordare quanto sia semplice innamorarsi di un immobile, ma ancor più semplice non avere tutte le giuste carte in tavola per procedere a un nuovo acquisto. Nella mia situazione fu un’assenza di mezzi, nella vostra potrebbe essere uno smarrimento delle carte che vi serviranno per la vendita della vostra vecchia abitazione, per esempio. Perché sì, nella maggior parte dei casi bisogna vendere una vecchia abitazione per acquistarne poi una nuova. Il “pezzo di carta” incriminato, quello maggiormente incline a perdersi e a suscitare malesseri, grattacapi e fibrillazioni è l’atto di provenienza, noto a tutti come rogito.
« Ho perso la copia del rogito! »: è davvero un problema insormontabile?
« Il nostro rogito, non lo trovo! Devi tenere più in ordine i cassetti dei documenti! Come facciamo adesso? Addio alla vendita di questa vecchia catapecchia che, guarda caso, proprio tu hai voluto a tutti i costi comprare! ».
« Cosa?? Adesso la colpa sarebbe mia?? Sei tu che non hai la testa, la perderesti se non l’avessi attaccata al collo! ».
Quella che abbiamo appena ascoltato è una stereotipata conversazione tra un marito e una moglie contrariati dalla perdita del famoso rogito. Ora, quello che dovreste realmente chiedervi prima di inseguirli nella loro isteria coniugale, è se, in fin dei conti, ha realmente senso fare tanto baccano. Ne ha? La risposta è: NO.
Andiamo a scoprirlo insieme? Dai!
A chi rivolgersi in caso di perdita del rogito
Qualora doveste accorgervi di aver perso il rogito, la prima cosa da fare è…non litigare come la coppia conosciuta in precedenza, ma rivolgervi al vostro notaio; lui ne avrà sicuramente una copia. Infatti, una delle funzioni meno note del non troppo amato notaio è proprio quella di conservare gli originali dei documenti e garantire a voi una vita di coppia più amorevole e rilassata, oltre a diminuire la vostra scorta di sigarette o ansiolitici quotidiani.
Immaginate ora di telefonare al notaio per domandargli la famosa copia del rogito e di non trovare nessuno, o, peggio ancora, di sentire una voce che, dalla vostra cornetta, vi comunica che il numero al quale avete chiamato è inesistente. Possiamo comodamente immaginare (ora tocca a noi farlo) le non felici e lusinghiere parole che si troverebbero a inondare la vostra casa o il vostro ufficio. Inutile dirlo, anche in questo caso la vostra reazione sarà stata eccessiva. Perché? Perché la legge ha provveduto a risolvere ogni simile evenienza. A voi tocca solo capire il motivo della mancata rintracciabilità del notaio. Se il numero inesistente o l’assenza di una risposta dalla vostra cornetta sarà da imputarsi a una cessazione di attività, non vi rimarrà che rivolgervi al programma Archinota del Ministero di Grazia e Giustizia, lì ogni vostra richiesta sarà esaudita. Ma la cessazione dell’attività non è l’unica causa che potrebbe aver generato i vostri problemi. Potrebbe anche essere che il vostro notaio si sia trasferito, sia andato in pensione o, nella peggiore delle ipotesi, morto. In questi casi potrete agire nel modo seguente: rivolgervi all’Archivio Notarile competente; presso questi uffici, infatti, il vostro rogito sarà presente per ben cento anni. Trascorso il periodo indicato, il rogito non verrà distrutto ma potrà essere reperibile presso l’Archivio Nazionale dove, salvo casi imprevisti, sarà custodito per sempre.
Habitanti, avete visto che la perdita del rogito non rappresenta un problema insormontabile? Che molto spesso siamo portati a ingigantire quelli che, in realtà, sono solo dei piccoli inconvenienti, una semplice macchia d’olio su una superficie di vetro, insomma, delle sciocchezze? Nel corso di questo articolo speriamo, con i nostri consigli, di avervi risolto un dilemma e, perché no, strappato un sorriso. Impegnarci per costruire un habitat migliore è il primo passo, il secondo è invece quello di guardare alla nostra vita con un bel sorriso sul viso che, ne siamo sicuri, non solo non guasta mai, ma contribuisce anche a rendere ciò che ci circonda ancora più stimolante e desiderabile. Molto dipende dagli occhi con i quali si guarda alle cose.