Il colore magenta esiste?

Il colore magenta|Il colore magenta

Il magenta è un colore che prende il nome dalla città di Magenta e dalla battaglia che lì fu combattuta dalla quale si avviò il processo di unificazione dell’Italia. Ma il colore magenta esiste?

Il colore magenta esiste?

Il magenta non ha una lunghezza d’onda dominante e questo spinge ad affermare che non sia un colore o addirittura non esista. In realtà è più corretto dire che il magenta non è una tinta spettrale, bensì una tinta composta. La sua tonalità complementare nel diagramma delle cromaticità, è una sfumatura di verde.

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Storia del magenta

Nel 1860, la società britannica Simpson, Maule & Nicholson brevettò, in Gran Bretagna, un colorante sintetico chiamato roseine. Lo stesso colorante sintetico era già stato scoperto in Francia, a Lione, nel 1859 (l’anno delle battaglie di Magenta e Solferino) e brevettato dalla società Renard Frères & Franc con il nome di fuchsine. Il brevetto francese valeva solo in Francia e il brevetto britannico riguardava un procedimento diverso per ottenere lo stesso colorante. Simpson, Maule & Nicholson, per motivi commerciali, chiamarono solferino il colore prodotto dalla roseine, ma presto lo cambiarono in magenta.

Ci sono varie ipotesi sul perché a quel determinato colore sia stato dato il nome della città di Magenta. L’ipotesi più valida è che quando venne scoperta la roseine, Magenta e Solferino erano nomi noti in tutta Europa per le notizie delle battaglie, fra le più sanguinose mai combattute. I mercanti e i pubblicitari inglesi si appropriarono di questi nomi per la loro pubblicità. Molti annunci pubblicitari nel 1859-60 usavano i nomi delle due città per pubblicizzare scialli e vesti, anche se non è chiaro quale fosse il motivo.

L’influenza dei colori nell’arredamento

Pillole di curiosità –  Io non lo sapevo e tu?

  • Il magenta è un colore che non fa parte dello spettro ottico: questo vuol dire che la sua tonalità non può essere generata con luce di una singola lunghezza d’onda. Può essere ottenuto mischiando quantità uguali di luce rossa e blu.
  • Insieme a giallo e ciano, costituisce un colore sottrattivo.
  • La differenza tra il magenta e il viola è la quantità di rosso e blu nella formazione del colore.
  • Una variante del magenta è il fucsia che prende il nome dai fiori dello stesso colore, che ricevettero il nome da Leonhart Fuchs.

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