Il borgo di Cassinetta di Lugagnano tra il Naviglio e il Ticino

Il borgo di Cassinetta di Lugagnano tra il Naviglio e il Ticino|Il borgo di Cassinetta di Lugagnano tra il Naviglio e il Ticino

Il borgo di Cassinetta di Lugagnano, in provincia di Milano, è uno dei borghi più belli d’Italia. Scopriamo tutto quello che offre per vivere un weekend.

Il borgo di Cassinetta di Lugagnano: le origini antiche

Sarebbe più corretto chiamare questo borgo Cassinetta e Lugagnano, poiché anticamente i due abitati erano distinti. Di origine romana è Lugagnano, sulla sponda destra del Naviglio, il cui nome deriva probabilmente da Lucanianus, aggettivo riferito al nome proprio Lucanius. Il toponimo Cassinetta ha origine dalla quattrocentesca Cassina Biraga fondata da Maffiolo Birago, maestro d’aula della Camera Ducale di Filippo Maria Visconti, signore di Milano.

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Il borgo di Cassinetta di Lugagnano: tra storia e cultura senza tempo

Le origini affondano nell’epoca romana: ci sono indizi di un insediamento costituito probabilmente da piccole comunità agricole. In un documento del 1251 compare per la prima volta il nome di Lugagnano (Lucanianus); nel XIII secolo esiste un castello circondato da un fossato, appartenente ai Casterno e poi ai Pietrasanta; quest’ultima famiglia lo vende nel 1358 al vicino territorio di Robecco. Nel 1435, Maffiolo Birago, maestro d’aula della Camera Ducale di Filippo Maria Visconti, fa costruire la chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate. Tuttavia, nel 1451, il duca di Milano Francesco Sforza dà Lugagnano in feudo a Baldassare Barzi e ai suoi discendenti, con diritto di dazi di vino, pane, carne. Tuttavia, nel 1656, dopo la condanna per fratricidio di Girolamo Barzi, il feudo è devoluto alla Camera Ducale e l’anno seguente è concesso al generale Giovanni Vasquez de Coronado, castellano di Milano, con facoltà di darlo ad altri. Ancora, nel 1657 Lugagnano è infeudata al conte Angelo Trivulzio, ma il capitano Girolamo Barzi, venuto a transazione con la regia Ducale Camera. In ultimo, arriviamo al 1862: con l’unificazione dei due territori il Comune assume la nuova denominazione di Cassinetta di Lugagnano.

Il borgo di Cassinetta di Lugagnano tra il Naviglio e il Ticino
Credits: shutterstock_Claudio Giovanni Colombo

Il borgo di Cassinetta di Lugagnano: monumenti da scoprire

I due nuclei urbani di Cassinetta e Lugagnano, situati sulle rive opposte del Naviglio Grande, sono collegati da un ponte a schiena d’asino. Il ponte sul Naviglio fu ricostruito nel 1862 per facilitare la navigazione sul canale. Accanto è posta la statua di San Carlo Borromeo, realizzata nel 1749 per ricordare la sua breve sosta nel 1584: ammalato, si fermò qui mentre navigava sul Naviglio diretto a Milano, dove sarebbe morto poco dopo. Di origine quattrocentesca, ma rimaneggiata nel Settecento, è la chiesa di Santa Maria Nascente e Sant’Antonio Abate. Le residenze nobiliari sul Naviglio, appartenute alle più importanti famiglie milanesi sono “ville di delizia”. Infatti, la definizione fu coniata nel XVIII secolo dall’incisore Marcantonio Dal Re, in occasione dell’illustrazione del suo libro sulle bellezze architettoniche del luogo.

Tra le ville da non perdere ricordiamo:

  • Negri
  • Cascina Piatti
  • Visconti Castiglione Maineri
  • Cattaneo Krentzlin
  • Casa Spirito
  • Castiglioni Nai Bossi
  • Mantegazza Macinaghi
  • Trivulzio
  • Birago Clari Monzini
  • Clari
  • Parravicini
  • Cassina Biraga
Il borgo di Cassinetta di Lugagnano tra il Naviglio e il Ticino
Credits: shutterstock_Claudio Giovanni Colombo

Il borgo di Cassinetta di Lugagnano: eventi e attrazioni turistiche

Castelmola presenta 1900 abitanti, di cui 1000 vivono nel borgo. Un’attività molto sentita è legata alle antiche tradizioni e alla religione:

  • La Sagra della Frittella, in onore di Sant’Antonio Abate, festeggiato il 17 gennaio.
  • La Maratona dei Navigli, aprile: corsa non competitiva d i 6, 12 e 21 km lungo il Naviglio e il Parco del Ticino.
  • Il Festival internazionale del Teatro urbano, maggio e giugno: tappa a Cassinetta del Festival Le Strade del Teatro.
  • La Sagra della Rana, La Sagra del Riso, del gorgonzola e del Salame, giugno.
  • La Notte Bianca, giugno.
  • La Festa patronale di San Carlo Borromeo, seconda settimana di settembre.
  • Stracassinetta, settembre: corsa non competitiva di 3 e 6 km che percorre il borgo e permette di scoprire angoli nascosti del territorio.
  • La Sagra dell’Oca e del Brasato d’asinoLa Sagra del Cinghiale, La Sagra della Polenta taragna, settembre.
  • La Sagra della Caldarrosta, novembre.

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Il borgo di Cassinetta di Lugagnano: prodotti da gustare

Il borgo di Cassinetta di Lugagnano presenta tra i prodotti tipici il riso Carnaroli e il gorgonzola Docg. Infatti, assolutamente da non perdere è la ricetta del risotto al gorgonzola come solo gli abitanti del borgo sanno cucinare.

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Da non perdere è la Villa Negri: la prima dimora storica che si incontra sul Naviglio, sulla destra, appena arrivati a Cassinetta e superato il bivio per Albairate. Costruita nel 1761 dal generale austriaco Dembowski, nel 1875 fu acquistata, con la circostante Cascina Piatti, dall’allora sindaco di Milano Gaetano Negri. Posta sulla roggia Visconti, la villa è un po’ discosta dal paese ed è esaltata da un ingresso sontuoso che costituiva il punto di arrivo prospettico dell’ampia veduta che si apriva davanti alla villa Birago-Clari Monzini, situata all’estremo opposto del paese.
  • Inoltre, Villa Birago Clari Monzini è la più antica e grande dimora patrizia sulla riva destra del Naviglio. Un tempo si collegava al canale tramite un viale alberato di 800 metri che da piazza del Teatro proseguiva oltre il corso d’acqua fino alla grande esedra di villa Gambotto Negri.
  • Nonchè Villa Castiglioni Nai Bossi, ovvero l’ultima villa che si incontra sul Naviglio Grande nell’abitato di Cassinetta, lungo la pista ciclabile che porta a Robecco, che risale alla prima metà del Settecento ed è probabilmente opera dello stesso proprietario, l’architetto Carlo Federico Castiglioni.

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