Ad oggi, il vaccino è l’arma principale, e anche la migliore, per contrastare il coronavirus che ormai da oltre un anno e mezzo ha generato un’emergenza sanitaria a livello mondiale. Vediamo quanti sono i vaccinati in Italia e qual è la situazione relativa ai nuovi contagi.
Quanti sono i vaccinati in Italia?
La campagna vaccinale contro il Covid-19, iniziata in Italia il 27 dicembre dello scorso anno, sta procedendo con lo scopo di immunizzare la maggior parte degli italiani. Secondo i dati riportati in tempo reale da Il Sole 24 ore il 77,34% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale primario (ovvero ha ricevuto le due dosi di vaccino).
In totale, contando anche il vaccino monodose e i soggetti pre-infettati che hanno ricevuto una dose, è possibile confermare che risulta almeno parzialmente protetto l’80,12% della popolazione italiana. Considerando poi solo gli over 12, ovvero le persone ad oggi oggetto della campagna vaccinale, rispetto alla platea individuata dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 la percentuale di coloro che sono almeno parzialmente protetti è del 87,91% mentre l’84,88% è vaccinato.
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La terza dose di vaccino anti-Covid
Ad oggi risulta che il 16,22% degli italiani ha ricevuto la terza dose di vaccino. I primi ad esservi sottoposti sono stati: il personale ospedaliero, il personale che lavora nelle Rsa e il personale scolastico. Ma dal 1° dicembre anche tutti gli altri possono prenotare la terza dose di vaccino, è possibile farlo attraverso gli specifici portali regionali oppure recandosi in farmacia.
Vaccinazioni aperte anche ai bambini da 5 a 11 anni
Dopo l’Ema (Agenzia europea per i medicinali) anche l’Agenzia italiana del Farmaco ha espresso parere favorevole in merito alla vaccinazione dei più piccoli. Ha dato, quindi, il via libera al vaccino anti Covid Pfizer-BioNtech per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Non si tratta di un obbligo, la vaccinazione resta quindi volontaria. Per la decisione si rimanda i genitori a consultare il proprio pediatra.
Andamento della pandemia fino a oggi
L’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede di vaccinare il 40% della popolazione in ogni paese entro la fine del 2021 e il 70% entro metà del 2022. Stando a tali criteri e visti i dati, precedentemente illustrati, l’Italia è decisamente a buon punto.
Purtroppo, come sta avvenendo un po’ in tutta Europa anche nel nostro paese stiamo assistendo all’aumento costante del numero di contagi giornalieri. Si parla infatti di una quarta ondata. In Italia, a partire dall’inizio di novembre i casi sono in netta crescita, arrivando a toccare punte anche di oltre 15 mila nuovi casi in un giorno, complice anche l’arrivo della nuova variante Omicron. In quest’ottica è bene ribadire l’importanza del vaccino e delle regole che ormai da mesi conosciamo: uso dei dispositivi di protezione individuale, il distanziamento sociale, evitare assembramenti e luoghi affollati. Il vaccino è un’arma insostituibile ma è necessario che questo sia coadiuvato da un comportamento consapevole e volto al buon senso.
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La variante Omicron
Omicron è l’ultima variante scoperta nel virus Sars-Cov-2. Ormai abbiamo imparato a conoscere come un virus, e in questo caso il coronavirus, sia in grado di mutare. Questo significa che quando il virus si replica, ovvero crea delle copie di se stesso, si modifica leggermente. Finora sono state identificate in tutto il mondo centinaia di varianti di questo virus ma la variante Omicron ha destato, sin dal suo sequenziamento, l’attenzione delle autorità sanitarie internazionali. La nuova variante è stata isolata per la prima volta l’11 novembre in Botswana e il 14 novembre in Sudafrica. Ad oggi si sta lavorando per comprenderne tutte le caratteristiche: il grado di contagiosità, i sintomi clinici e la loro gravità.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Alla data del 30 novembre in tutto il mondo sono state somministrate 8.026.780.150 di dosi di vaccino. La percentuale di chi ha ricevuto la prima dose si attesta al 54,5%, mentre a ricevere anche la seconda è il 43,6% della popolazione mondiale.
- In Europa sono 640.503.164 le dosi somministrate complessivamente. Il 70,7% degli abitanti europei ha ricevuto la prima dose mentre è il 67,2% ad aver ricevuto anche la seconda.
- I Paesi che ad oggi registrano le percentuali più alte la Spagna con l’80,5% di popolazione che ha ricevuto la seconda dose di vaccino e la Corea del Sud con l’80%. Mentre i paesi con la più bassa percentuale di vaccinati sono il Bangladesh con il 22% e il Pakistan con il 22,3%. (dati al 30 novembre 2021)
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