I risvolti della guerra al 33esimo giorno
I risvolti della guerra Ucraina – Russia: la guerra è al 33esimo giorno. Dopo le forti esplosioni nella notte a Kiev e lanci di missili russi su altre città sembra che le truppe siano in ritirata.
Alla vigilia dei nuovi colloqui tra Kiev e Mosca, in programma domani e dopodomani in Turchia, il presidente Volodymyr Zelensky afferma di essere pronto ad accettare lo status di neutralità dell’Ucraina come parte di un accordo di pace con la Russia. Ciò perché l’assedio intorno a Mariupol è sempre più drammatico. Così, Zelensky, il cui obiettivo è la pace, si mostra pronto ad accettare lo status neutrale dell’Ucraina, al fine di evitare un attacco nucleare.
Lo status neutrale dell’Ucraina
Non a caso lo status neutrale dell’Ucraina era la prima richiesta di Mosca. La Russia ha iniziato la guerra per questo. In ogni caso qualsiasi accordo dovrà essere sottoposto al popolo ucraino tramite un referendum. Il fine ultimo di queste decisioni è quello di ripristinare una vita normale in Ucraina. Infatti, anche il diritto internazionale umanitario richiede che le persone possano partire e che non siano costrette ad andarsene. Tuttavia, le questioni del Donbass e della Crimea devono essere discusse e risolte nei colloqui di pace.
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I risvolti della guerra Ucraina – Russia
L’esercito russo sta preparando nuovi attacchi missilistici contro l’Ucraina e sta rifornendo di proiettili le piattaforme di lancio del sistema missilistico Iskander situate in Bielorussia. Lo ha riferito lo Stato Maggiore di Kiev, citando l’intelligence militare ucraina. Le piattaforme di lancio sono dispiegate vicino Kalinkavichy, nel sud-est della Bielorussia.
Così, la Germania sta valutando l’acquisto di un sistema di difesa antimissile per proteggersi da un potenziale attacco russo, ha annunciato Scholz. Dal campo arriva intanto la notizia che la Russia ha ritirato le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative, secondo l’ultimo rapporto operativo dell’esercito ucraino.
Nessun ritiro russo invece da Mariupol, la città sotto assedio. La zona secondo Zelensky è una vera e propria “catastrofe umanitaria”, affermando che le forze russe hanno portato via dalla città oltre 2.000 bambini. “
In ogni caso non vi sarà alcun corridoio umanitario oggi in Ucraina per motivi di pubblica sicurezza. Lo fa sapere la vice prima ministra Iryna Vereshcuk su Telegram.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo il rapporto, 733 istituti scolastici sono stati danneggiati a causa di bombardamenti e di questi 74 sono stati completamente distrutti. Questi dati non sono definitivi dal momento che non vi è alcuna possibilità di ispezionare i luoghi di bombardamento nelle aree di ostilità attive e nei territori temporaneamente occupati.
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