I numeri e le strategie del buon gelato italiano

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In Italia il gelato è una cosa seria, anzi serissima. Per due anni consecutivi, 2016 e 2017, l’Italia si è situata sulla vetta della produzione europea di gelato, con una stima di 660 milioni di litri prodotti, lasciando in coda dietro di se Germania, Francia, Spagna e Polonia.
Per esemplificare la reale portata di cifre altrimenti virtuali, immaginate che ogni giorno, per un anno intero, dal bel Paese parta un treno carico di 60 container pieni dello squisito dessert.

Quale sarà il segreto del successo delle gelaterie italiane? Un ottimo prodotto? Un sofisticato marketing? Uno studiato retail design delle gelaterie? O forse tutti e tre i fattori?

I grandi numeri del gelato in Italia

Secondo l’osservatorio Sigep il mercato mondiale del gelato varrebbe 15 miliardi di euro, 9 di questi localizzati sul mercato europeo. Il mercato italiano vale di per sé 3 miliardi di euro, dando lavoro a circa 150 mila addetti e si struttura, potremmo dire, secondo i tradizionali modelli d’impresa prediletti nel nostro Paese: due terzi del “nostro” mercato del gelato è infatti artigianale, configurandosi dal punto di vista imprenditoriale come piccole e medie imprese sempre impegnate nella ricerca e nel raggiungimento dell’eccellenza.

I dati sarebbero addirittura maggiori secondo una ricerca realizzata dalla Camera di Commercio di Milano che include però le attività di pasticceria e gelateria.

Minube

Qualità, marketing esperienziale e retail design, gli ingredienti del successo

In quanto a ricerca ed apripista, la città di Milano è senza dubbio capofila. Il presidente del Gruppo Gelatieri di Assofood (Confcommercio Milano) Luca Maggi, nel comunicato stampa della ricerca summenzionata richiama l’attenzione sul trend in ascesa in città, quello riassumibile nella formula Etichetta Pulita, vale a dire una lista degli ingredienti senza addensanti, coloranti e additivi di sorta, che identifichi un prodotto genuino e naturale.

Quello del mangiar sano, o se vogliamo del mangiare meno ma mangiare meglio, è un trend in crescita. Qualunque consumatore attento può constatare come vi sia una sempre maggiore attenzione alla qualità delle materie prime, alla produzione locale o nazionale, alla stagionalità degli ingredienti già da parte dei ristoratori e delle aziende legate in vario modo al mondo del Cibo.

Nel capoluogo meneghino esistono 783 gelaterie (dati del 2017), passeggiando per alcune vie della città sembra di poter acquistare un gelato ogni dieci passi. Sorge quindi spontaneo chiedersi: ” cosa può fare la differenza nel conquistare la preferenza dei clienti?”

Quello che emerge con sempre maggior chiarezza è che, se il prodotto ha la sua importanza, ciò che fa la differenza nella scelta dei clienti è il resto dell’esperienza che viene offerta. In questo senso è assai probabile che il marketing esperienziale e il retail design delle gelaterie, unito alla qualità del prodotto, avrà un ruolo sempre più determinante.

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source: Goog Cagliar

Spunti molto interessanti al riguardo arrivano dalle dichiarazioni di Trina Chan, direttrice del marketing di Museum of Icecream, una realtà statunitense, che però può ispirare riflessioni coerenti anche con il mercato europeo e nazionale.

Come riportato da Digital and Co. Trina Chan sottolinea come sia fondamentale creare intorno ai clienti una esperienza a 360 gradi, facendo in modo che quando il cliente mette piede nel negozio entri non solo in un luogo ma in una atmosfera. Il retail design delle gelaterie dovrebbe stimolare tutti i 5 sensi, attraverso l’utilizzo dei materiali, l’esposizione, o talvolta la voluta non-esposizione del prodotto, i profumi che permeano gli ambienti e la musica che ne accompagna le attività.

Il fattore umano sempre al primo posto

Gli studi di settore, ma anche una lettura delle recensioni su TripAdvisor, però confermano l’assoluta importanza del “fattore umano” nel creare l’esperienza d’acquisto (o di consumo, in questo caso) più soddisfacente possibile per il cliente.

A giocare un ruolo determinante nell’atmosfera, che dovrebbe essere parte integrante della brand identity, è il personale. Coinvolgimento, cortesia, attenzione, e soprattutto ottima conoscenza del prodotto sono forti fattori di fidelizzazione. Infondo, a chi non piace essere coccolato?

Quale sarà il modo di gustare il gelato nel futuro? Cosa privilegeremo nella scelta della nostra gelateria di fiducia, quella che in cui sappiamo di trovare il nostro comfort food? Di certo marketing esperienziale e retail design delle gelaterie giocheranno un ruolo chiave nella partita per l’affetto dei consumatori.

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