Unesco Italia: alla scoperta delle Opere di difesa veneziane

opere di difesa veneziane|Unesco Italia: alla scoperta delle Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo

Le Opere di difesa veneziane costruite tra il XVI e XVII secolo sono un insieme di opere difensive che si estendono per oltre 1000 km. Tali opere, infatti, sono dislocate fra la regione della Lombardia, fino ad arrivare alla costa orientale dell’Adriatico (Croazia e Montenegro). La Serenissima è nota, infatti, per le numerosissime battaglie combattute a cavallo tra i due secoli sopracitati. Nel solo territorio italiano, i luoghi di difesa veneziani sono 3: le fortificazioni di Bergamo, le mura fortificate di Palmanova e le fortificazioni di Peschiera. Questi 3 luoghi, insieme con i restanti 3 situati al di fuori del territorio italiano, occupano il 52esimo posto nella lista dei beni considerati patrimonio dell’UNESCO.

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Le opere di difesa veneziana tra il XVI ed il XVII secolo

La repubblica marinara di Venezia è stata fra le maggiori potenze commerciali e navali europee. Così, la storia veneziana è stata caratterizzata dalla necessità di difendere sia il c.d. Stato da Terra (da un possibile attacco a nord-ovest delle altre potenze europee), sia lo Stato de Mar. É per questo, infatti, che la dicitura completa nella lista UNESCO è riportata come: “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar Occidentale”. Si tratta, in sostanza, di 6 strutture difensive, risalenti a periodi storici medioevali oppure più recenti (alcune modifiche risalgono al periodo napoleonico ed ottomano). Questi luoghi, oltre ad essere il simbolo del forte potere tattico veneziano, sono situati in paesaggi molto caratteristici, che contribuiscono a donare solennità alle opere di difesa veneziane. Le 3 componenti situate in Italia sono:

  • Le fortificazioni veneziane di Bergamo
  • Le mura fortificate veneziane di Palmanova
  • Le fortificazioni veneziane di Peschiera
Opere di difesa veneziane
Unesco Italia: alla scoperta delle Opere di difesa veneziane – Pixabay di christels

Le fortificazioni veneziane di Bergamo

La Serenissima costruì le fortificazioni di Bergamo nell’arco di circa 20 anni: fra il 1561 ed il 1588.  Questa prima struttura rientra nel sistema di difesa dello Stato di Terra. Per la realizzazione di quest’opera difensiva vennero demoliti 250 edifici. Buona parte della fortificazione, infatti, risultava esistente già nel periodo romando. Ciononostante, la Repubblica marinara, nel corso dei lavori, realizzò tutto interamente da capo, non lasciando nessuna traccia di vecchi elementi di difesa precedenti. Le mura, infatti, si estendono per oltre 6 chilometri e comprendono ingegnosissimi elementi strategici:

  • 100 aperture per bocche da fuoco
  • 14 baluardi
  • 2 polveriere
  • 4 porte
  • 2 piattaforme

Nonostante la minuziosa cura con cui la fortificazione bergamasca venne costruita, questa non fu mai attaccata.

Le mura fortificate veneziane di Palmanova

La Repubblica marinara costruì la fortezza di Palmanova il 7 ottobre 1593. L’opera difensiva costituiva il punto strategico per sventare i possibili attacchi provenienti dall’Austria e dall’Oriente. Palmanova si presenta con una sensazionale e particolarissima forma a stella ed il suo perimetro si estende per 70 ettari. Venezia mantenne il potere di Palmanova per oltre 200 anni, fino a quando Napoleone la conquistò, inserendola nel proprio impero. La fortezza di Palmanova si mostra come un nucleo urbano contenuto fra:

  • 2 mura veneziane
  • 3 cinte murarie concentriche
  • perimetro esterno francese

Le fortificazioni veneziane di Peschiera

Le fortificazioni veneziane di Peschiera costituivano, per Venezia, un collegamento con i suoi territori più occidentali situati oltre il fiume Mincio. All’interno di questa fortificazione, si trova il Canale di Mezzo: una ramificazione del fiume Mincio, già navigabile all’epoca romana. L’opera difensiva di Peschiera aveva origini precedentemente medioevali. La Serenissima, però, la modificò, inserendo, fra le altre modifiche, due porte. La prima porta dava accesso alla città di Verona, la seconda, invece, faceva da entrata alla città di Brescia. Le fortificazioni di Peschiera restarono sotto il dominio veneziano fino al 1797, quando la fortezza passò sotto il potere dell’impero austriaco.

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Criteri di inserimento nella World Heritage List

Le “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar Occidentale” entrano nei beni patrimonio UNESCO fra il 2 ed il 10 luglio 2017. I criteri d’iscrizione che queste opere difensive rispettano sono:

  • Criterio III: Le fortificazioni veneziane rappresentano uno strabiliante esempio di cultura militare difensiva c.d. alla moderna. Inoltre, si estendono oltre i confini prettamente italiani.
  • Criterio IV: La totalità delle 6 strutture difensive veneziane sono il simbolo di strategie di combattimento, capacità tecniche e nuove esigenze architettoniche.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il 31 ottobre 1284 venne decisa la coniazione di una nuova moneta importantissima per la Repubblica marinara di Venezia: il prestigiosissimo Zecchino d’oro. La moneta aveva un peso di circa 3,5 grammi e la sua coniazione venne interrotta soltanto con la caduta della Serenissima.
  • La religione di stato della Repubblica marinara di Venezia era il Cattolicesimo. Da un censimento del 1770, però, si dedusse che i greci ortodossi rappresentavano il 13,3% della popolazione totale. Per questo, nel 1456 i greci ottennero la possibilità di costruire una propria chiesa: la chiesa di San Biagio.

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