Alla posizione numero trenta della Lista dei Beni del Patrimonio UNESCO, troviamo l’area archeologica e Basilica patriarcale di Aquileia. Inserita come Patrimonio dell’Umanità nel 1998.
Aquileia: l’area archeologica e la Basilica Patriarcale di Santa Maria Assunta
In Friuli – Venezia Giulia, provincia di Udine, si trova la città di Aquileia, un luogo che racchiude arte, storia e cultura, testimoniato dall’immensa area archeologica lì presente, una delle principali del nord Italia, oltre che dalla Basilica patriarcale.
È stata uno dei centri più ricchi, grandi ed importanti dell’Impero Romano nell’area mediterranea, cuore pulsante del Cristianesimo in epoca medievale in tutta Europa, nonché sede del Patriarcato fino al 1751.
Il sito archeologico presenta delle rovine (non del tutto riportate alla luce) che testimoniano la grandezza dell’antica civiltà romana. Quest’area comprende parte del foro, la Basilica romana, due complessi residenziali, delle (ex) località dei bagni, un anfiteatro, il porto fluviale e dei magazzini. Mentre all’esterno delle mura sono stati rinvenuti monumenti funerari di una piccola necropoli.
Fra gli edifici presenti nella città di Aquileia, spicca la Basilica patriarcale, databile intorno all’anno 1000. Un magnifico esempio di architettura religiosa che racchiude splendidi mosaici del IV secolo.
La Basilica, o Cattedrale di Santa Maria Assunta, è il simbolo di Aquileia, ed è stata eretta dal Patriarca Poppone nel 1031, con il suo campanile, ed ha contribuito in maniera influente nella diffusione del Cristianesimo, nell’Europa centrale.
La storia di Aquileia e della Basilica patriarcale
La città di Aquileia, è stata fondata dai Romani nel 181 a.C. sulle rive del fiume Natisone, per scopi militari, ovvero per contrastare l’invasione dei Galli. Successivamente è divenuta un importante centro di scambi commerciali e culturale dell’Impero Romano.
Ciò che rimane nelle rovine, del foro di Aquileia, (II – III secolo d.C) riecheggia quello spazio che una volta ospitava il centro della vita pubblica, dove uomini d’affari e governatori si riunivano.
Mentre della Basilica Patriarcale e del Battistero, in posizione decentrata rispetto al centro della città, presentano le originarie Aule Paleocristiane ed un bellissimo mosaico pavimentale.
Questo mosaico mostra alcune scene dell’Antico Testamento e si unisce ad altri mosaici riscontrati in altre parti della Basilica: nella Cripta degli Scavi e degli Affreschi, di stampo bizantino.
La Cattedrale racchiude un mix di stili, dovute alle restaurazioni e rinnovi dovuti ad invasioni e distruzioni. Si presenta principalmente con uno stile romanico, dai dettagli gotici e altre parti in stile rinascimentale.
Criteri d’inserimento nella World Heritage List
Aquileia, con la sua area archeologica e la Basilica del Patriarcato, è stata inserita tra i Beni UNESCO nel 1998, per i seguenti criteri:
- Aquileia è stata una delle più grandi e più ricche città dell’Antico Impero Romano.
- Poiché gran parte dell’antica città è rimasta intatta e ancora sepolta, è il più completo esempio di una città dell’antica Roma nell’area del Mediterraneo.
- Il complesso della Basilica Patriarcale di Aquileia è la dimostrazione del ruolo decisivo nella diffusione del Cristianesimo nell’Europa nel primo Medioevo.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia è possibile trovare più di 2.000 iscrizioni, mosaici, statue e altre antichità. Inoltre si trovano resti di bicchieri artigianali e collezioni di monete.
- Aquileia era una delle città più grandi e ricche del primo Impero Romano finché non arrivarono gli Unni a saccheggiarla nel 452, guidati da Attila.
- L’area archeologica copre 155 ettari di superficie.
- Il mosaico all’interno della Basilica si estende per più di 760 m² ed è il più antico e più grande mosaico cristiano in Occidente.
- Nell’area archeologica spunta la domus di Tito Macro, con un’estensione di circa 1500 mq viene considerata la più grande domus romana del I secolo d.C. dell’Italia settentrionale.
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