La bonifica dei siti contaminati in Italia, i SIN

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Bonificare significa risanare e sanificare un’area contaminata e pericolosa nel suolo, sottosuolo e acque sotterranee per evitare che possa diventare un problema per la salute pubblica. Vediamo, nel dettaglio, la bonifica dei siti contaminati in Italia.

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Siti contaminati in Italia: i SIN

I SIN (Siti di Interesse Nazionale) sono delle aree contaminate molto estese, regolamentate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora MiTE – Ministero della Transizione Ecologica) che decreta: “i siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.)”.

In Italia sono circa 40 e vengono selezionati e documentati in base alle caratteristiche del sito, per la qualità e pericolosità degli inquinanti e per l’impatto sull’ambiente circostante, a livello di rischio sanitario ed ecologico.

Cosa comprendono queste aree

I SIN comprendono non solo aree interne al territorio, ma anche le porzioni di fascia costiera, fra cui:

  • aree industriali dismesse o in corso di riconversione.
  • Industriali in attività.
  • Siti con attività produttive ed estrazione di amianto.
  • Aree che a causa di incidenti passati hanno rilasciato sostanze chimiche inquinanti.
  • Discariche non conformi o abusive, cave ed ex miniere.
  • Porti.
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Le Regioni italiane più contaminate

In ciascuna Regione italiana è presente almeno un SIN. Fra queste le più contaminate risultano essere:

  • Sardegna – 445.000 ettari.
  • Campania – 345.000 ettari.

Quali sono le sostanze contaminanti presenti nei SIN?

Fra le numerose sostanze inquinanti presenti nei SIN, alcune sono maggiormente presenti, come

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La procedura per avviare i lavori di bonifica territoriale

Prima di procedere alla sanificazione dei luoghi contaminati, il Ministero dell’Ambiente deve dare il suo benestare finale come autorizzazione ai lavori di bonifica. La procedura riguarda:

  1. indagini: è la fase preliminare dove vengono eseguite numerose analisi idrologiche e territoriali per stabilire la presenza di contaminanti e, nel caso, la sua estensione ed effetto. Oltre che alle cause e alle sostanze presenti. Viene denominato piano di caratterizzazione.
  2. Progetto preliminare di bonifica: viene presentato successivamente all’attestazione di una necessità d’intervento sull’area.
  3. Progetto definitivo di bonifica, che dovrà essere approvato dal Ministero dell’Ambiente.
  4. Lavori di cantiere.
  5. Certificato che attesa la conformità dell’operazione di bonifica sul territorio.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • La superficie complessiva a terra dei SIN è pari a 171.211 ettari e rappresenta lo 0,57% della superficie del territorio italiano.
  • L’estensione complessiva delle aree a mare comprese nei SIN è pari a 77.733 ettari (dati ISPRA 2021).

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