La montagna è una tra le mete più ambite da chi desidera cambiare vita e trasferirsi in un posto nuovo.
Ma quali sono i pro e i contro dell’andare a vivere in montagna? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Andare a vivere in montagna
Negli ultimi anni si sono registrati dati in crescita delle persone che hanno fatto la scelta di cambiare stile di vita e trasferirsi in luoghi immersi nella natura, lontani dal ritmo stressante della città.
E inoltre, dopo la pandemia e i vari lockdown, in molti hanno preso seriamente in considerazione l’ipotesi di trasferirsi e andare a vivere in montagna.
Le montagne rappresentano il 35,2% del territorio nazionale, percentuale ancora più alta se riferita anche alle zone collinari. Secondo le ultime statistiche sono circa 12 milioni le persone che vivono e lavorano in montagna. E questo territorio è rappresentato da 4000 comuni montani.
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Il territorio montano inoltre è sempre più oggetto di riscoperta, riqualificazione e rilancio tra i giovani, grazie anche a finanziamenti e bandi.
Tra questi, ad esempio, il progetto Appennino, della Fondazione Garrone, che vuole realizzare un nuovo modello di riqualificazione delle montagne puntando sulla nascita di giovani imprese, sul consolidamento di quelle esistenti e sulla sinergia tra loro. E, più in generale, sulla messa in rete di competenze e risorse per promuovere l’imprenditorialità sostenibile a favore dello sviluppo complessivo del territorio e della comunità.
Il fascino di una vita immersi nella natura, respirando aria pulita, ammirando paesaggi innevati e cieli estivi stellati attira sempre di più. Ma vivere in montagna è sicuramente una scelta non facile, che implica anche rinunce e sacrifici. Ecco allora quali sono i pro e i contro dell’andare a vivere in montagna.
Quali sono i vantaggi dell’andare a vivere in montagna
Se state pensando seriamente di cambiare vita e trasferirvi a vivere in montagna ecco quali sono i principali vantaggi di questo tipo di scelta:
- vivere a contatto con la natura
- avere tempi e ritmi di vita meno stressanti
- alimentarsi con prodotti locali, a km zero, più sani e naturali
- riscoprire la vita di comunità, i rapporti di buon vicinato
- poter svolgere lavori all’aria aperta, a contatto con l’ambiente
- seguire il ritmo delle stagioni
- respirare aria pulita
- praticare sport all’aria aperta come il Nordic Walking, lo sci, l’arrampicata, il rafting…
Gli svantaggi di vivere in montagna
Come ogni scelta, anche quella di andare a vivere in montagna, ha non solo aspetti positivi ma anche qualche svantaggio.
Eccone alcuni
- dover percorrere lunghe distanze per alcuni servizi, perché il territorio montano è caratterizzato prevalentemente da piccoli comuni e borghi e quindi per i servizi principali come ospedali, cinema, teatri, ecc è necessario spostarsi;
- se all’inizio il ritmo di vita più rilassante può essere attraente e uno dei motivi principali di questa scelta di vita, a lungo andare per qualcuno potrebbe rivelarsi invece monotono, perché chiaramente gli stimoli sono molto ridotti rispetto a un contesto urbano;
- le condizioni climatiche, perché freddo, neve e pioggia hanno sì il loro fascino quando si vive la montagna da turisti, ma quando entrano a far parte della quotidianità sono aspetti che hanno ripercussioni pratiche nella vita di tutti i giorni;
- uno stile di vita isolato può avere ripercussioni anche sull’umore, quindi anche questo è un aspetto importante da considerare per chi vuole andare a vivere in montagna.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Il 67% dei giovani tra i 18 e i 39 anni nati in montagna scelgono di rimanerci a vivere;
- Il 54 % di persone nate in montagna e che ha fatto esperienze lavorative in altri posti ha poi scelto di tornare a vivere in montagna.
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