Quanto costa rifare il tetto?

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Quanto costa rifare il tetto? Tra tutte le ristrutturazioni, il rifacimento del tetto non è la più economica. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è necessaria per la sicurezza dell’edificio o per il benessere delle persone che lo vivono. Meglio allora affrontare quest’impresa con cognizione di causa. Ecco tutto quello che c’è da sapere su quest’operazione che richiede una specifica procedura in relazione al tipo di intervento che viene realizzato.

Rifare il tetto

I passaggi per rifare il tetto non sono pochi e devono essere preparati con l’aiuto di vari esperti prima della realizzazione dei lavori. Infatti, per esempio, per accedere in tutta sicurezza al tetto è necessario montare un ponteggio o utilizzare una piattaforma mobile, che serve a smantellare la vecchia copertura e a posare quella nuova.

Inoltre, se l’intervento è finalizzato a migliorare anche l’isolamento termico è necessario installare anche il materiale isolante o la guaina. Infine, se si opta per la ristrutturazione completa della struttura soggetta a cedimento, ciò richiede più tempo e denaro. Tuttavia, la spesa non dipende solo dalla tipologia di intervento, ma anche dalla superficie da ristrutturare e dai materiali utilizzati. In generale, il costo del rifacimento del tetto varia da 30 euro a 200 euro al m.

Quanto costa rifare il tetto
Quanto costa rifare il tetto – shutterstock foto di Palatinate Stock

Scegliere un preventivo su misura con la giusta impresa edile

Provare a calcolare il prezzo del tetto è difficile. Tuttavia, sempre più imprese mettono a disposizione il loro Know-how. Infatti, attraverso semplici moduli online è facile richiedere sia un preventivo, sia un parere professionale. Ciò permette di identificare l’impresa adatta alle proprie esigenze per il rifacimento del tetto. Scegliere un’impresa con molti anni di esperienza garantisce la realizzazione di un lavoro di migliore qualità. Il consiglio è quello di analizzare attentamente più preventivi e confrontare le proposte, relative alla tempistica, di diverse imprese edili.

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Le principali tipologie di lavori

La sostituzione delle tegole è l’intervento più semplice tra quelli di rifacimento del tetto. Anche rifare il tetto in legno lamellare è una delle ristrutturazioni complete più comuni. Il legno ha straordinarie proprietà naturali: è un materiale longevo, leggero, è un ottimo isolante termico e acustico. È ideale specialmente per le sue caratteristiche antisismiche, infatti, l’alleggerimento della struttura permette di aumentare la sicurezza dell’intero edificio. Tra le principali tipologie di lavori, c’è anche il rifacimento del tetto con l’installazione di un impianto fotovoltaico, che permette di migliorare la classe energetica dell’immobile e producendo energia elettrica.

Quanto costa rifare il tetto
Quanto costa rifare il tetto – shutterstock foto di Radovan1

L’importanza dell’isolamento del tetto

Specialmente oggi, nel progetto per il rifacimento del tetto, l’isolamento termico e acustico è molto importante perché contribuisce al mantenimento di una temperatura adeguata ad ogni stagione.

Infatti, in questo modo aumenta il comfort abitativo dell’intero edificio e diminuiscono i consumi energetici garantendo un notevole risparmio in bolletta. Tra i vari materiali con alte proprietà isolanti ci sono i pannelli in sughero, in fibra di legno, in vetro granulare e tra i meno costosi quelli in poliuretano espanso.

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Detrazioni fiscali

Oggi grazie all’Ecobonus è possibile sfruttare vari vantaggi anche in relazione al rifacimento dei tetti. Infatti, quando si effettua la ristrutturazione oppure il rifacimento delle coperture per tetti si può usufruire di agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Stabilità.

Si può detrarre nella dichiarazione IRPEF il 65% oppure il 50% delle spese sostenute. I benefici fiscali al 50% riguardano la semplice ristrutturazione e vengono definiti Bonus Ristrutturazione. Mentre, gli interventi per migliorare l’isolamento termico e che prevedono la coibentazione del tetto rientrano nel cosiddetto Ecobonus e prevedono un’agevolazione del 65%.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Tra gli italiani che hanno intenzione di usufruire del Superbonus, il 58,2% pensa di ricorrere al bonus per effettuare un intervento di isolamento termico.
  • È online il vademecum – pdf dell’Agenzia delle Entrate, in cui sono spiegate le principali disposizioni del  Dl n. 34/2020. Una sintesi di tutte le novità di carattere fiscale come le detrazioni per interventi di efficienza energetica, di riduzione del rischio sismico e per l’installazione di impianti fotovoltaici.

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