Secondo il nuovo Piano 2030 del settore elettrico elaborato da Elettricità Futura, l’obiettivo principale è quello di arrivare all’84% di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Enel Foundation e Elettricità Futura hanno presentato ai ministri Pichetto e Urso un Piano 2030 per consentire una svolta elettrica italiana definitiva. Di cosa si tratta?
In cosa consiste il piano di svolta?
Enel Foundation in collaborazione con Althesys ed Elettricità Futura hanno presentato ai ministri Gilberto Pichetto Fratin e Adolfo Urso lo studio condotto “La filiera italiana delle tecnologie per le energie rinnovabili e smart verso il 2030“. Si tratta di un progetto che, se portato a compimento, potrebbe portare più di 360 miliardi di benefici economici, con oltre 540 mila posti di lavoro. Inoltre, lo sviluppo porterebbe una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari a 270 miliardi di metri cubi.
Le parole di Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura
“Abbiamo l’opportunità di produrre più energia utilizzando le fonti rinnovabili. I consumi di energia elettrica al 2030 arriveranno a 360 TWh per essere più indipendenti è importante crescere nella produzione del nostro Paese.”
Quali autorizzazioni sono necessarie?
Secondo quanto dichiarato, per realizzare il piano di svolta è necessario passare da un Gigawatt autorizzato all’anno a 10 Gigawatt. Come spiega Re Rebaudengo, parlando delle autorizzazioni “siamo i peggiori in Europa per tempi e costi. Finora gli interventi di semplificazione e il lavoro delle Commissioni hanno migliorato una situazione drammatica, ma non risolto il problema“. In aggiunta, un altro problema riguarda l’individuazione delle aree idonee per la crescita di energia eolica e solare. Continua Re Rebaudengo “Riteniamo che le aree potenzialmente idonee siano tutte quelle che non hanno vincoli morfologica, normativa o di destinazione d’uso. Secondo lo studio Terna-Snam, queste aree sono circa il 27% della superficie. Per raggiungere il nostro obiettivo basta lo 0,3% del territorio”.
Le parole di Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
“L’elettricità prodotta da fonti rinnovabili rappresenta la via fondamentale per attuare gli obiettivi che ci siamo posti entro il 2050. Questo settore oggi rappresenta il motore economico e culturale della transizione energetica. Al ministero stiamo lavorando per sbloccare le procedure e renderle più spedite.”
Le parole di Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy
“L’Italia e l’Europa devono lavorare assieme per una piena sovranità energetica e tecnologica, anche mirando a un’autonomia sul fronte materie prime fondamentali e dobbiamo realizzare una risposta strategica dell’Europa e dell’Occidente alla sfida, anche valoriale, che ci viene posta dalla Cina e dalla Russia. Ambiente e industria con questo governo agiscono all’unisono verso la sostenibilità: sono due binari, finalmente allineati, su cui corre il treno della transizione ecologica. L’Italia può essere un modello sia sul green che sul digitale”.
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