Superbonus 110% verso il 90% dal 1° gennaio 2023 con tetto al reddito

Superbonus 110% verso il 90%|Superbonus 110% verso il 90%

Arriva una revisione del Superbonus 110% nella bozza del decreto aiuti quater che è ancora oggetto di valutazione: dal 110% si passerebbe al 90%. Unica eccezione è rivolta solo a chi ha già avviato i lavori.

Il nuovo Governo ha iniziato a lavorare alla modifica dei bonus edilizi e dalle prime indiscrezioni dopo il discorso in Parlamento del Ministro dell’economia Giorgetti sulla Legge di Bilancio 2023, è emersa la possibile riduzione del Superbonus 110% al 90%. Con questa modifica, i criteri per l’assegnazione del maxi incentivo per le ristrutturazioni edilizie diventano meno generosi. Tra gli aspetti positivi vi è l’estensione dello sconto fiscale al 110% fino al 31 marzo per le villette unifamiliari che hanno raggiunto il 30% dei lavori nel mese di settembre.

Potranno continuare ad usufruire del Superbonus 110% anche il prossimo anno quei condomini che, nonostante non abbiano avviato i lavori, hanno già presentato la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata.

Inoltre potrà usufruire del nuovo Superbonus 110% solo il proprietario dell’immobile e i soggetti che hanno diritti reali di godimento sull’edificio o sull’appartamento, come gli usufruttuari. Con tutte le sue modifiche il super incentivo sembrerebbe restare in vigore comunque fino al 31 marzo del 2023 e non fino al prossimo 31 dicembre.

Superbonus 110%: perché si sta pensando ad una riduzione dell’aliquota al 90% con limite al reddito?

Il Superbonus 110% ha senza dubbio rilanciato il settore edilizio, e tutti gli annessi, attraverso la riqualificazione di appartamenti e condomini per un totale di oltre 70 miliardi di euro, ma la modifica al Superbonus 110% è una delle attività programmate dal Governo Meloni appena insediato.

Negli anni, il Superbonus 110% ha subito varie modifiche rispetto alla misura di partenza messa in campo dal governo Conte per rilanciare l’economia. E ora è la volta del governo Meloni. Sono tanti i motivi alla base delle modifiche a cui si sta pensando che porterebbero dal primo gennaio 2023 il Superbonus 110% ad una riduzione al 90% con limite al reddito. Anzitutto la misura ha terminato i fondi e si necessita di un rifinanziamento, ma è stata valutata anche la grave truffa ai danni dello Stato che ha raggiunto la soglia dei 6 miliardi di euro.

Da considerare è anche il blocco definitivo della cessione del credito. A far riflettere è stata la notizia di qualche giorno fa sul blocco dei crediti da parte di Poste Italiane, a seguito di alcune sentenze da parte della Cassazione.

Non solo il Superbonus 110% va verso il 90%, ma altri Bonus ristrutturazione casa non verranno riconfermati oltre il 31 dicembre 2022. Tra questi, verranno accantonati il Bonus facciate e il Bonus barriere architettoniche. Per altri incentivi, invece, si resta in attesa di una riconferma ed altri ancora verranno prorogati in modo automatico fino al 2025.

Superbonus 110% verso il 90%
Superbonus 110% verso il 90% dal 1° gennaio 2023 con tetto al reddito – Canva

Superbonus 110% al 90%: le possibili novità annunciate dal neo Governo

Nell’audizione in Parlamento del Ministro dell’Economia Giorgetti, si è percepito qualcosa di più rispetto agli interventi che interesseranno la misura. La maggior parte dei fondi verranno in aiuto alle famiglie italiane in questo momento di forte crisi economica, soprattutto contro il caro bollettaNumerosi gli interventi, dalle pensioni al Fringe benefit, passando, come anticipato, dai Bonus edilizi e dal Superbonus 110%.

La Legge di Bilancio 2022 ha già stabilito una progressiva riduzione della detrazione fiscale, ma solo a partire dal 2024 con un’aliquota al 70% e al 65% nel 2025, ultimo anno di vita del Superbonus 110%.

Il governo Meloni vorrebbe far partire questa progressiva riduzione già dal primo gennaio 2023. Le modifiche al vaglio del nuovo governo sono due.

La prima, come già accennato, è la riduzione dell’aliquota di detrazione, per tutti al 90% già a partire dal 2023. La seconda ritocca i requisiti di accesso al Superbonus 110% per i lavori sulle villette unifamiliari. La detrazione per così dire “piena” andrà solo se la villetta è adibita a prima casa. Per accedere non si dovrà superare il limite di reddito pari a 15.000 euro. Ma non si tratta del parametro Isee.

Superbonus al 90% e limiti di reddito, arriva il quoziente familiare

Per accedere al Superbonus 110% non si dovrebbe superare, come detto, la soglia dei 15.000 euro: non si tratta però del parametro Isee ma di una sorta di quoziente familiare. Si tratta di un parametro che consentirà una tassazione più equa per le famiglie. Il quoziente familiare dovrebbe quindi accantonare l’ISEE e dovrebbe essere preso come nuovo parametro per la concessione dei vari benefici, in questo caso come requisito di accesso al Superbonus 90%.

Il quoziente familiare prevede la sommatoria delle entrate familiari complessive, diviso per il numero di componenti della famiglia, secondo una scala di equivalenza. Da alcuni è ritenuto un parametro più equo rispetto all’ISEE, altri invece ritengono sia discriminante, in modo particolare per i redditi più bassi.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il Superbonus 110% è l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 del decreto Rilancio, che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire da luglio 2020 per la realizzazione di interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico degli edifici.
  • Secondo i dati emersi da un rapporto Eneanel, al 30 settembre 2021 erano in corso 195 interventi edilizi incentivati con il Superbonus 110%.

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