Stato di emergenza umanitaria
A causa della crisi Ucraina, che ormai prosegue da oltre un mese, lo scorso 28 febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge utile ad introdurre urgenti misure. Tra queste ultime vi è lo stato di emergenza umanitaria, dovuto agli sviluppi del conflitto ancora in corso.
La durata del decreto
Questo stato di emergenza, come da decreto, durerà fino al 31 dicembre 2022. L’obiettivo principale è quello di riuscire ad assicurare la massima assistenza ed il soccorso ad una popolazione in grande difficoltà. Come dalle parole del Presidente del consiglio, Mario Draghi, riferite al nuovo stato, infatti: “Ha esclusivamente lo scopo di assicurare il massimo aiuto. È un impegno di solidarietà, che non avrà conseguenze per gli italiani. Non cambia la decisione di porre fine il 31 marzo allo stato di emergenza per il Covid-19”.
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Emergenza umanitaria: assistenza e soccorso
In questo delicato momento storico la grande priorità del Consiglio dei Ministri è quella di offrire la giusta assistenza e tutto il soccorso necessario a tutte le persone in difficoltà che continuano a cercare rifugio nell’Unione Europea.
Una grave crisi è in corso e sono moltissime le donne, i bambini e gli anziani che fuggono dal proprio Paesi con tanta speranza nel cuore e chiedendo aiuto.
Il nostro Paese, quindi, vuole essere in prima linea a fornire quanto di più necessario. Come ha affermato Mario Draghi l’1 di marzo al Senato: “L’Italia è pronta a fare di più, sia attraverso le principali organizzazioni umanitarie attive sul luogo, sia con donazioni materiali“.
Una grande solidarietà italiana
Lo stato di emergenza umanitaria, dunque, ha lo scopo di garantire il massimo sostegno dall’Ucraina ed a tutti i suoi cittadini.
Non vi sono, quindi, conseguenze per il popolo italiano. Questo, infatti, è esclusivamente un grande impegno di solidarietà che potrà cambiare la vita di moltissime persone in difficoltà.
Inoltre, grazie al Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile europea, ad oggi sono già state messe a disposizione dei profughi ucraini oltre 200 tende con più di mille posti letto. Queste verranno disposte sul territorio polacco, dove si stanno allestendo i campi utili ad accogliere coloro che escono dall’Ucraina.
Sostegni e donazioni
I sostegni per questa popolazione in difficoltà arrivano da moltissimi Paesi e stanno realmente facendo la differenza, salvando vite e donando tutto ciò di cui rifugiati necessitano.
Il Fondo per le emergenze del nostro Paese, inoltre, ha aumentato di ben 10 milioni la propria dotazione. In questo modo, vi è la possibilità di incrementare di ben 13 mila posti letto sistemati all’interno dei Centri di accoglienza straordinaria e di altri 2 mila presso il Sistema di accoglienza e di integrazione.
Purtroppo, però, al momento risulta difficile comprendere quanti profughi arriveranno ma, soprattutto, quanti di coloro che arrivano necessitano di essere assistiti. Elementi fondamentali per riuscire ad organizzare al meglio tutto il sistema, facendo fronte ad ogni necessità.
I profughi in Italia
Il nostro Paese accoglie oltre 250 mila persone appartenenti alla comunità ucraina. La maggior parte di questi individui lavora, risiede in Italia da anni ed è riuscita ad integrarsi perfettamente.
Gran parte dei primi profughi in fuga dalla guerra arrivati nel nostro Paese, infatti, hanno cercato riparo presso parenti ed amici ucraini residenti in Italia.
Ad oggi è difficile fare una stima reale di quante persone ancora arriveranno, tutto dipenderà dall’andamento della guerra. Si spera, però, che l’Italia riesca ad offrire un supporto continuo, soddisfacendo le richieste di donne, bambini ed anziani alla ricerca di salvezza.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- L’Ucraina si posiziona 74° nell’indice di sviluppo umano, infatti, è un Paese ancora in via di sviluppo.
- L’Ucraina è uno dei Paesi più poveri del nostro Continente per PIL pro capite.
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