Secondo il report annuale sull’inquinamento Mal’Aria pubblicato da Legambiente, nelle città pugliesi le particelle di polveri supera i limiti consigliati dall’Oms. Di seguito maggiori informazioni a riguardo.
Legambiente, tramite un report annuale sull’inquinamento in Italia, ha lanciato un allarme per le città pugliesi. Qui, infatti, le particelle di inquinamento sono oltre i limiti consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Ecco cosa c’è da sapere.
Quali sono le città più inquinate d’Italia secondo la classifica?
Secondo quanto si evince dal report, le città più inquinate sono Torino, Cremona e Milano. Andria, città pugliese, si posiziona al quinto posto nella classifica nazionale. Nonostante si rientra nei limiti della legge, è evidente come il rischio e l’emergenze delle città è molto alto. Per quanto riguarda gli pm10 (tipologia di inquinamento dove le particelle possono arrivare fino al tratto superiore dell’apparato respiratorio), Andria raggiunge i 34 microgrammi per centimetro cubo, in relazione al limite di 40 microgrammi. Nel 2023, però, la soglia limite scenderà a 20 microgrammi, soglia rispettata da nessuna città pugliese.
Le parole di Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia
“L’inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche sanitario e di salute pubblica di grande importanza. In Europa, è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l’Italia registra un triste primato con più di 52.000 decessi annui da Pm2.5, pari a un quinto di quelli rilevati in tutto il continente. La Direttiva europea sulla qualità dell’aria, recentemente proposta, rappresenta solo il primo step di una sfida importante. Le nuove AQGs (Air Quality Guidelines) impongono un notevole adeguamento rispetto ai valori guida OMS e introducono nuove metriche, come il dimezzamento dei valori di legge attuali”. Il presidente, inoltre, evidenzia come tutte le città pugliesi sono chiamate a contribuire direttamente, tramite politiche efficaci. Per esempio, suggerisce Ronzulli, si potrebbe investire, sul trasporto pubblico, così da favorire una mobilità sostenibile.“Chiediamo al Governo, alle Regioni e ai Comuni” conclude Ronzulli “di mettere in campo azioni coraggiose per creare città più pulite e sicure. La salute è un diritto fondamentale che non può essere compromesso“.
Le proposte di Legambiente per ridurre l’inquinamento
Legambiente ha proposto sei punti precisi finalizzati alla riduzione dell’inquinamento. Nello specifico:
- passaggio dalle Ztl a Zez, ovvero zone a zero emissioni;
- riqualificazione energetica di immobili privati e pubblici;
- agevolazione per riqualificazione degli edifici a emissione zero;
- potenziare trasporto pubblico per garantire una mobilità sostenibile;
- incentivare l’acquisto di auto elettriche;
- sviluppare la sharing mobility.
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