L’indagine Qualità della Vita 2022 svolta dal Sole 24 Ore è giunta alla sua 33ª edizione. Quest’anno la città sul podio è Bologna, seguita da Bolzano e Firenze.
Bologna è la prima città in classifica nell’indagine Qualità della Vita 2022 svolta dal Sole 24 Ore. Così, la città che eccelle in istruzione, servizi, ricchezza, demografia e innovazione e punta a diventare un polo strategico nelle scienze, si posiziona per la quinta volta in 12 anni in vetta alla classifica generale delle province italiane per la migliore qualità di vita.
Qualità della Vita 2022: perché ha vinto Bologna?
Bologna, “la Dotta, la Grassa e la Rossa”, già patrimonio dell’Unesco grazie ai suoi storici portici, oltre ad essere conosciuta come città universitaria, è apprezzata come meta turistica da milioni di viaggiatori. Anche quest’anno la città conquista, come anticipato, per la quinta volta in 33 edizioni, la prima posizione nella classifica della miglior città per la Qualità della Vita. Ciò perché, seppur piccola, rappresenta un centro internazionale aperto al mondo che coniuga un’alta qualità dei servizi con l’idea di una città progressista. Non a caso, il suo segreto è l’alto livello di benessere sociale e culturale, che le ha permesso nel corso degli anni di occupare il primo posto della classifica in «Demografia, salute e società» anche grazie alla presenza dell’Alma Mater che dal 1088 alimenta l’economia della conoscenza.
Invece, per quanto riguarda «Ricchezza e consumi», Bologna è seconda solo a Belluno, salendo di due posizioni rispetto all’edizione 2021. In particolare è:
- sesta per ammontare delle pensioni di vecchiaia,
- nona per investimenti in riqualificazioni energetiche.
Infine, in relazione alla categoria «Giustizia e sicurezza», la città emiliana si posiziona al 95° posto (e al 104° per indice di criminalità. Risultato che seppur non eccellente, a dire del sindaco non è reale. Ciò perché basato su crimini e denunce dei cittadini, e non sull’esperienza di milioni city users, tra turisti e lavoratori.
Previsioni future
Per quanto riguarda il futuro le incognite su Bologna riguardano specialmente l’invecchiamento della popolazione, infatti si contano 200 anziani ogni 100 bambini, e la mancata corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro. Tuttavia, il sindaco Lepore è fiducioso. Non a caso l’obiettivo di trasformare la città da Isola Felice, a polo per lo sviluppo tecnologico e scientifico del Paese è ancora attivo.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Oggi Bologna è prima per partecipazione elettorale (73,9%), seconda per basso numero di Neet, seconda per alto tasso di occupazione (74,8%), terza per penetrazione della banda larga.
- Un quarto della popolazione bolognese cambia ogni dieci anni. Ciò grazie all’Alma Mater che continua ad ospitare moltissimi iscritti stranieri (+4% anche quest’anno mentre gli altri atenei perdono studenti).
- A Bologna quasi un terzo delle imprese sono artigiane e il numero di lavoratori che ha un contratto di secondo livello supera il 61% contro il 20% di media italiana. Basti pensare che l’industria manifatturiera vale oltre un quarto del Pil bolognese e il 16% degli addetti opera nel mondo della cooperazione.
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